Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, Banlieue 13, I perfetti innamorati, La banda dei Babbi Natale, Wanted – Scegli il tuo destino, I due presidenti, Scelta d’amore-La storia di Hilary e Victor, stasera in tv

Continua lo speciale su Alberto Sordi, a dieci anni dalla sua scomparsa, su Rai 3. “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico…” è solo una delle pellicole di ottima fattura in onda questa sera in prima fascia. Ecco l’elenco completo.

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The Queen-La regina, recensione

Inghilterra 1997, il governo inglese subisce un repentino cambio di fronte ai vertici, dopo diciotto anni di governo conservatore un laburista conquista il titolo di premier britannico, si tratta di Tony Blair (Michael Sheen) che annuncia una modernizzazione del paese, termine che crea diffidenza in sua maesta Elisabetta II (Helen Mirren), ma il premier al suo primo colloquio con la sovrana d’Inghilterra promette di rispettare la famiglia reale e l’istituzione monarchica.

Solamente tre mesi dopo a Parigi la tragedia che stroncherà la vita dell’amatissima Lady Diana Spencer che perde la vita in un incidente automobilistico insieme al suo compagno Dodi Fayed, così mentre il premiere inglese prepara un discorso che defineirà Lady diana la principessa del popolo e milioni di persone sono in procinto di partecipare al funerale dell’ex-moglie del principe Carlo d’Inghilterra, nella residenza estiva scozzese in quelle ore la famiglia reale è divisa sull’approccio da tenere nei confronti della morte di Lady D., la regina madre dopo la separazione del figlio non pensa sia il caso di trattare l’ex-nuora come un membro della famiglia reale, ma Carlo non è d’accordo e nel frattempo trascorre una settimana prima che regina e figlio tornino a Buckingham Palace e mostrino il proprio cordoglio per l’accaduto, un silenzio troppo lungo che i sudditi inglesi non gradiranno e solo la presenza della famiglia reale ai funerali dell’ex-principessa riporterà un pò di serenità tra sudditi e sovrana.

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I peggiori effetti speciali del 2010

Visto che l’anno sta per volgere al termine continuiamo con le nostre classifiche che tra il serio e il faceto cercano di dare un’idea di cosa sia stato il meglio ed il peggio che è transitato su grande schermo quest’anno.

Oggi ci occupiamo dei peggiori effetti speciali, intesi sia come effetti visivi che come make-up speciale, che di fatto hanno lasciato il segno, in negativo sull’anno cinematografico che sta per terminare.

Dopo il salto trovate la nostra lista che ci siamo divertiti a stilare ripensando a qualche make-up imbarazzante o a qualche sequenza in CGI da dimenticare, eleggendo nel contempo sia il peggior film dell’anno dal punto di vista degli effetti speciali che la peggior sequenza, quest’ultima giudicata non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal risultato finale.

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Box Office 10-12 dicembre 2010: Rapunzel primo in Italia, Le Cronache di Narnia il Viaggio del veliero negli States

Il secondo weekend di dicembre non regala novità nella classifica degli incassi al botteghino italiano, che confermano nelle prime quattro posizioni i film di sette giorni fa. Deludenti, invece, in America gli esordi de Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero e di The Tourist.

La situazione italiana. Rapunzel – L’intreccio della torre è ancora primo con 1,45 milioni di euro (7,59 milioni totali), davanti a A Natale mi sposo, secondo con 1,2 milioni di euro (7,6 milioni totali), Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, terzo con 952mila euro (3,57 milioni totali) ed Harry Potter e i doni della morte – parte 1, quarto con 560mila euro (17 milioni totali). Sale in quinta posizione Jackass 3D con 419mila euro. Le novità raggranellano pochi spiccioli a causa della scarsa distribuzione e di una media per sala inferiore ai mille euro: I due presidenti incassa 54mila euro, Cyrus 5.768 euro e RCL – Ridotte capacità lavorative 3.295 euro.

La situazione americana. Le cronache di Narnia: il viaggio del Veliero esordisce in prima posizione con 24,5 milioni di dollari (81 milioni nel resto del mondo), ma con una media di sala inferiore a quella che ci si attendeva, pari a 6.892 dollari, soprattutto se si pensa che più del cinquanta percento degli introiti arrivano dal cinema 3D. In seconda posizione si piazza The Tourist con soli 17 milioni di dollari. In entrambi i casi si rischia il flop. A seguire troviamo Rapunzel L’intreccio della torre, terzo con 14,55 milioni di dollari (115,6 totali a cui si devono aggiungere i 192 del resto del mondo), Harry Potter e i doni della morte – parte 1, quarto con 8,5 milioni (257,6 totali che diventano 777 contando anche il resto del mondo), Unstoppable – Fuori controllo, quinto con 3,75 milioni (74,2 totali) e il sorprendente Cigno nero – Black Swan, sesto con 3,33 milioni (5,6 totali) nonostante le sole 90 sale, grazie alla straordinaria media a copia di 37mila dollari. Altro la distribuzione limitata di The Fighter, soli quattro cinema, regala al film 320mila dollari e la terza miglior media dell’anno (80mila dollari a sala).

Andiamo a riassumere i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Al cinema dal 10 dicembre 2010: Cyrus, I due presidenti, In un mondo migliore, My Lai Four, RCL – Ridotte Capacità Lavorative

Questa settimana usciranno al cinema cinque nuovi film, nessuno dei quali, a causa della scarsa distribuzione, può puntare al podio del box office. I titoli sono: l’inglese I due presidenti, l’americano Cyrus, il danese In un mondo migliore, e gli italiani RCL – Ridotte capacità lavorative e My Lai Four.

Dopo il salto come di consueto potete leggere le sinossi, la lista dei protagonisti e vedere le locandine dei nuovi film da oggi in sala.

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I due presidenti-The special relationship, recensione in anteprima

E’ il 1996 quando Bill Clinton (Dennis Quaid) Presidente degli Stati Uniti d’America in corsa per il secondo mandato alla Casa Bianca punta sul laburista Tony Blair (Michael Sheen) che di li a poco diverrà il Primo ministro inglese, il loro primo incontro sarà l’inizio di un rapporto che andrà oltre la canonica fase diplomatica, iniziando come un rapporto amicale in cui Blair subirà una sorta di infatuazione politica verso il suo collega statunitense.

Questa relazione proseguirà con contatti frequenti tra i due presidenti e su scelte comuni che li vedranno schierarsi e supportarsi a più riprese durante i rispettivi governi, attraversando diverse crisi come il processo di pace dell’Irlanda del nord che Clinton appoggiò apertamente facilitandone l’evoluzione, fino al sexgate che travolse l’amministrazione Clinton con uno scandalo sessuale senza precedenti.

Un idillio che neanche la scappatella con impeachment del Presidente americano sembrerà scalfire più di tanto, ma ben presto quando le due personalità politiche affronteranno la crisi del Kosovo e si parlerà di guerra ed intervento armato, si scoprirà che in realtà la specialissima relazione che sino a quel momento ha legato i due politici soccomberà alle leggi della politica e della ragion di stato.

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