Viggo Mortensen: il destino di un attore

Un attore complesso e dalla personalità artistica dalle molteplici sfaccettature, fotografo, pittore, interpreta con nonchalance killer della mafia e principi erranti, lineamenti spigolosi per una bellezza dai toni cupi e intensi, algido e al contempo capace di trasmettere una vasta gamma di emozioni, una vero talento che il cinema d’autore non manca negli ultimi anni, di utilizzare e fortunatamente, sempre nel migliore dei modi.

Viggo Mortensen nasce a New York City (USA) il 20 Ottobre 1958, padre danese e madre americana, il lavoro del padre lo porta in giro per il mondo il piccolo Viggo cresce tra Argentina, Venezuela, Danimarca e Stati Uniti, dopo il divorzio dei genitori si trasferisce con la madre e comincia a dimostrare ottime attitudini allo studio e allo sport, dopo la laurea si sposa e si trasferisce in Danimarca dove si occupa di poesia e si dedica alla scrittura.

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Good: eutanasia di una coscienza

John Alder è un docente di letteratura afflitto da problemi familiari che ne minano le aspirazioni, sposato con una donna aggressiva e dal carattere nevrotico, due figli molto esigenti e, a peggiorare il tutto, una madre affetta da demenza senile.

In germania è in ascesa il Nazionalsocialismo e nello stesso momento Alden decide di sfogare le proprie frustrazioni scrivendo un libro in cui narra le vicissitudini della madre e dipinge una sorta di smaccato e motivato appoggio all’eutanasia.

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Festival di Roma: 31 Ottobre, l’epilogo

Termina oggi il Festival di Roma, che ci ha regalato, quest’anno, emozioni veramente di grande intensità. Anteprime, competizioni, incontri che hanno visto protagonisti Al Pacino, Michael Cimino, Viggo Mortensen e molti altri.

Ieri, dopo la premiazione Alice, una valanga di proiezioni: Effedia – Sulla mia cattiva strada, l’anteprima di Si può fare, Iri, A Corte do Norte, Martyrs e Theater of War. Ancora: Serce na dloni, Il prossimo tuo , Pride and Glory in anteprima ufficiale e Shen Hai Xun Ren.

Non ci dimentichiamo poi dell’italiano Resolution 819. Lieve scivolone per i film a sfondo politico, come Good e l’ultima opera di Michele Soavi.

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Festival di Roma, il punto del 27 Ottobre, esplode High School Musical 3

Grande giorno, ieri, domenica 26 Settembre per l’anteprima di High School Musical 3: Senior Year. Tutto esaurito, e giovani in delirio per il film e per i ballerini, che saltellano sul Red Carpet.

Più serio il clima de Il Sangue dei Vinti di Michele Soavi, che narra le vicende di una famiglia in preda alle divisioni politiche nel periodo della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il film, che prometteva grandi polemiche, non si è dunque smentito. Il film vede, tra i protagonisti, Barbora Bobulova , Alessandro Preziosi, e Stefano Dionisi.

Il filone politico continua
con la proiezione di Good, che vede protagonista Viggo Mortensen, che il pubblico del festival ha già potuto apprezzare in Appaloosa di Ed Harris; il film si svolge ai tempi del nazismo e vede al centro della trama l’annoso tema dell’eutanasia.

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Festival di Roma – Film non italiani in concorso

Non solo Italia al Festival di Roma. Un festival internazionale come questo non poteva essere carente di una pletora di film provenienti da tutto il globo. Diamo quindi uno sguardo alle sorprese “straniere” che il festival ha in serbo per noi.

Stiamo parlando ad esempio di Good di Vicente Amorim, Easy Virtue di Stephan Elliott e Pride and Glory di Gavin O’Connor.

Il primo vede Viggo Mortensen nei panni di un professore tedesco che cerca di contrastare l’ascesa del nazismo. vissuta in prima persona. Accanto a Mortensen ci sono Jason Isaacs e Mark Strong.

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