L’arrivo di Wang, recensione

Gaia (Francesca Cuttica) è un interprete di cinese che si ritrova a dover svolgere un misterioso incarico per una non meglio precisata istituzione governativa che ha preso custodia un alieno che parla solo cinese. Mr. Wang, questo il nome con cui viene chiamato l’alieno, dopo essere stato consegnato alle autorità da una donna che lo ha trovato ad armeggiare nel suo seminterrato, si ritrova ora legato in una sala interrogatori di una struttura sorvegliato a vista. Gaia si troverà così a far da traduttore alle domande postegli da un personaggio piuttosto ambiguo di nome Curti (Ennio Fantastichini), che non crede ad una sola parola di quello che l’alieno continua a ripetergli e cioè di essere venuto in pace, così non ci vorrà molto prima che l’uomo passi a metodi di coercizione estremi, provocando lo sdegno e la ribellione di Gaia.

Leggi il resto

Tutti al mare, recensione in anteprima

Il tran tran di Maurizio (Marco Giallini) proprietario di un chiosco sul litorale laziale è il medesimo da tanti, forse troppi anni a questa parte con anziana madre al seguito che non smette di comandarlo a bacchetta, qualche incursione di polizia e finanza che rischia di fargli chiudere i battenti, ma che Maurizio riesce a tenere a bada  con il suo fare marpione e qualche gustoso piatto di pesce offerto dalla casa e dalla provenienza alquanto dubbia e naturalmente la galleria di varia umanità rappresentata dai bagnanti che si susseguono giorno dopo giorno a stuzzicare qualcosa, a rinfrescarsi dalla calura a far quattro chiacchiere tanto per tirar giornata.

Così mentre Maurizio di giorno è impegnato con il suo chiosco e la sera con il suo ristorante, sempre il medesimo chiosco ma in versione più raffinata, personaggi di varia umanità gli  fanno da contorno e ne riempiono il quotidiano, vedi la coppia lesbica in conflitto, l’anziano con ricordi di guerra al seguito, lo iettatore, il cornuto ignaro, la starlette del piccolo schermo, il depresso cronico che deciso di farla finita e via discorrendo tra un gelato, un piatto di pasta e una bibita fresca all’insegna di una malinconica e nostalgica Italia da bagnasciuga.

Leggi il resto

Categorie Senza categoria

B-cult, Altri uomini

Oggi nella rubrica dedicata al cinema di genere e ai film che vale la pena di riscoprire tralasciamo i grandi B-movie di sempre per ospitare il crime tutto italiano Altri uomini, diretto negli anni ’90 dal regista e produttore Claudio Bonivento e che vedeva al fianco del protagonista Claudio Amendola un corposo cast di caratteristi poi passati in pianta stabile alla fiction, vedi Tony Sperandeo e Ricky Memphis, imitati poi dallo stesso Amendola in questo film davvero efficace e anni prima dell’involuzione catodica da Cesaroni.

Prima che Michele Placido raccontando le gesta della famigerata Banda della Magliana con il suo Romanzo criminale riportasse in auge il crime made in italy, Bonivento nel 1997 adatta per il grande schermo il libro Io, il Tebano scritto a quattro mani da Antonio Carlucci e Paolo Rossetti che racconta le gesta criminali di Angelo Epaminonda detto il Tebano, boss siciliano e primo pentito italiano che tra gli anni ’70 e ’80 si fece un nome nella malavita milanese.

Leggi il resto

Nastri d’argento 2010: Mine Vaganti e La prima cosa bella vincitori con 5 premi a testa

Nastri d'argento 2010

Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek (miglior commedia) e La prima cosa bella di Paolo Virzì (miglior regista) si sono spartiti i Nastri d’argento 2010, cinque a testa (o 5 a 4 per Mine Vaganti se l’ex aequo vale uno), assegnati dal sindacato giornalisti cinematografici (SNGCI).

L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dall’altissimo numero di ex aequo, cinque. A pari merito sono finiti: Elio Germano (La nostra vita) e Christian De Sica (Il figlio più piccolo) come migliori attori protagonisti, Stefania Sandrelli e Micaela Ramazzotti (entrambe per La prima cosa bella) come migliori attrici protagoniste; Ennio Fantastichini (Mine Vaganti) e Luca Zingaretti (Il figlio più piccolo) come migliori attori non protagonisti; Isabella Regonese (La nostra vita), Lunetta Savino ed Elena Sofia Ricci (entrambe per Mine Vaganti) come migliori attrici non protagoniste; Valerio Mieli (Dieci Inverni) e Rocco Papaleo (Basilicata coast to coast) come migliori registi esordienti.

Leggi il resto

OstiaFilmFest 2010, Festival Internazionale del Cinema di Ostia

foto4ok

Dal 2 al 6 giugno il litorale romano diventa la cornice per un sentito omaggio al cinema italiano ed internazionale e un’occasione per promuovere nuovi talenti che si muovono nell’underground del giovane cinema emergente. Tutto ciò sarà possibile grazie all’OstiaFilmFest, una manifestazione giunta alla sua seconda edizione e nata dalla passione di due cinefili Doc, Francesco Cinquemani (direttore artistico) e Luca Lianza (direttore organizzativo), il primo direttore della rivista Filmaker’s magazine e autore di numerosi corti d’animazione, il secondo noto organizzatore di prestigiosi eventi.

Quest’anno tra le novità l’inserimento di una nuova partnership con l’azienda ACEA, che oltre a sponsorizzare la manifestazione sarà promotrice di un concorso nel concorso riservato ai cortometraggi, la sezione speciale Energia! che selezionerà opere realizzate con l’ausilio di nuove tecnologie come il telefono cellulare, l’alta definizione e la computer grafica.

Leggi il resto

Un alieno per i Manetti Bros?

manettifantascienza

Sta circolando sul web questa fotografia proveniente dal set del film di fantascienza che stanno girando a Roma i Manetti Bros., già registi della serie tv de L’ispettore Coliandro. Mistero sulla trama del nuovo film ideato dai Manetti, una produzione indipendente low budget (circa 200.000 euro) che vede coinvolti Ennio Fantastichini (fresco vincitore del Premio David di Donatello come migliore attore non protagonista in “Mine vaganti“), Francesca Cuttica (già interprete in “La prima linea“) e Juliet Esey Joseph (vista in “Zora la vampira“, “Butta la Luna” e “Crimini“).

I tre, come conferma la foto, dovranno vedersela con forme aliene che saranno realizzate in computer graphic 3D: Ennio Fantastichini dovrebbe essere un agente segreto, una sorta di Man in Black versione italiana che, dopo aver catturato un extraterrestre, deve farlo parlare. Purtroppo l’alieno conosce solo il cinese …

Leggi il resto

David di Donatello 2010: trionfa Vincere di Bellocchio, ma il miglior film è L’uomo che verrà

Marco Bellocchio

Vincere di Marco Bellocchio trionfa ai David di Donatello 2010: il film colleziona otto riconoscimenti, di cui sei tecnici, quello per il miglior regista e quello per il miglior film. L’uomo che verrà di Giorgio Diritti è il miglior film della stagione (e si porta a casa un totale di tre statuette).  La prima cosa bella di Paolo Virzì, favorito alla vigilia, deve accontentarsi del premio per la sceneggiatura e di quelli per i due attori protagonisti, Valerio Mastrandrea e Micaela Ramazzotti. I due attori non protagonisti migliori, invece, sono quelli di Mine Vaganti, Ilaria Occhini e Ennio Fantastichini.

Da segnalare: Baaria di Giuseppe Tornatore rimane quasi a bocca asciutta se non fosse per il premio per il miglior musicista, Ennio Morricone; la migliore canzone di un film è Baciami Ancora di Jovanotti; Valerio Mieli è il miglior regista esordiente grazie al suo Dieci inverni.

In apertura di serata Stefania Sandrelli ha letto una lettera di protesta firmata dal movimento Centoautori:

Leggi il resto

Mine vaganti, recensione in anteprima

la-locandina-di-mine-vaganti-146788

Tommaso (Riccardo Scamarcio)  è letteralmente fuggito da Lecce in cerca di libertà e indipendenza rifugiandosi in quel di Roma, e in questi anni oltre ad aver mentito ai genitori sul suo indirizzo di studi all’università, Tommaso si è laureato in lettere invece che Economia e commercio e vuol fare lo scrittore, non ha ancora avuto il coraggio e l’occasione di confessare al padre Vincenzo (Ennio Fantastichini), proprietario di un rinomato pastificio, di essere omosessuale.

Cosi sarà l’espletamento di alcune pratiche notarili per l’ingresso di un nuovo socio nell’azienda di famiglia portata avanti dal fratello Antonio (Alessandro Preziosi), la scusa per tornare a Lecce e confessare tutto, e farlo magari in maniera plateale seduto a tavola davanti a tutto il parentato, come ha  immaginato di fare per tanto tempo.

Confessato il suo intento ad Antonio, anch’egli all’oscuro che il fratello fosse gay, durante una cena con tanto di ospiti importanti, Tommaso sta per fare la sua rivelazione, ma il fratello lo anticipa facendosi avanti per primo e confessando anch’egli la propria diversità. Dopo qualche momento di imbarazzo e incredulità voleranno parole grosse, e Antonio verrà cacciato di casa dal padre che sconvolto ed esterefatto avrà un malore.

Leggi il resto

Categorie Senza categoria

Questione di gusti, recensione

Immagine []

Oggi per il canonico post dedicato ai cortometraggi vogliamo proporvi il corto Questione di gusti, realizzato da Pappi Corsicato dopo Il seme della discordia lungometraggio presentato al Festival di Venezia lo scorso anno.

Un coppia di riccastri decisamente snob organizza un party in cui si ritrova tutta la crema dell’alta società, durante il party per mettersi in bella mostra la coppia si racconterà di fronte agli invitati alcune scappatelle, vantando una mente aperta ed un rapporto molto libero, ma come vedremo le cose non stanno proprio così.

Leggi il resto

Festival di Roma 2009 secondo giorno, dopo Triage oggi Meryl Streep e James Ivory

Isabella_Ragonese_Valeria_Solarino_Viola_di_mare---02 []

Entriamo finalmente nel vivo della manifestazione, ieri sera inaugurata ufficialmente la quarta edizione del Festival del Cinema di Roma con la proiezione di Triage, dramma sulla guerra del bosniaco Danis tanovic, il regista in principio non era interessato alla regia, poi il collega Anthony Minghella gli consigliò il romanzo e il resto si è visto ieri alla proiezione romana.

Quando fui contattato nel 2002 non volevo dirigere questo film, volevo al massimo scriverne la sceneggiatura. Ma un anno più tardi mi resi conto che era impossibile abbandonare il progetto e dissi a Scott Anderson (l’autore dell’omonimo libro da cui è tratto il film) che la persona adatta a dirigere Triage doveva avere l’esperienza di guerra che avevo avuto io.

Leggi il resto