Arthur, poster e nuove immagini

Il 2011 sarà senza dubbio l’anno dei remake e tra i titoli spunta anche qualche comedy come Arthur, remake dell’Arturo anni ’80 di Steve Gordon, commedia con protagonisti all’epoca Dudley Moore e Liza Minnelli che oltre a fruire di un sequel vinse due Oscar per il miglior attore non protagonista (John Gielgud) e per la miglior canzone con il classico Arthur’s Theme (Best That You Can Do), hit interpretata da Christopher Cross.

Il nuovo Arthur diretto dal regista televisivo Jason Winner avrà come protagonista il comico inglese Russell brand (In viaggio con una rockstar) supportato da Jennifer Garner, Helen Mirren e Nick Nolte.

dopo il salto poster e un set di nuove immagini tratte dalla pellicola nelle nostre sale a  partire da luglio 2011.

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Arthur, foto dai set di New York

Oggi vi proponiamo una galleria di foto scattate sui set newyorchesi del remake Arthur, il regista Jason Winer all’attivo molta tv tra cui il pilot dell’acclamato serial comedy Modern Family ci ripropone un versione riveduta, corretta ed aggiornata della comedy campione d’incasso del 1981 con Dudley Moore e Liza Minnelli.

Nel cast di questo remake che ricordiamo racconta le gesta di un immaturo e viziato riccastro dedito all’ozio e all’alcol, il comico Russell Brand che ritroveremo nella comedy di Jona Hill In viaggio con una rockstar affiancato da Helen Mirren, Jennifer Garner e Nick Nolte.

Dopo il salto tutte le immagini.

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Quel pazzo venerdì, recensione

Tess e Anna Coleman (Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan) sono madre e figlia, la prima vedova in procinto di risposarsi con a carico tutto lo stress regalatogli da una vita da adulta, la seconda adolescente senza responsabilità di sorta e in cerca di una libertà che è più figlia di ribellione e frustrazione per una figura paterna scomparsa prematuramente che di vero bisogno.

Tess cerca di imporre paletti e limiti, Anna la sfida superandoli e provocando l’autoritaria figura materna tanto per imporre una millantata personalità ancora tutta da dimostrare e una passione per la musica rock non compresa dalla madre.

Così sarà un pizzico di magia cinese e un paio di biscotti della fortuna a portare un pò di chiarezza nella vita di entrambe, un bel venerdì mattina come tanti diventerà una sorta di prova del fuoco per le due che si risveglieranno l’una nel corpo dell’altra per un magico scambio di identità, ma non di personalità.

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Iremake invadono hollywood: in arrivo quelli di Atto di forza, La storia infinita e Arturo

Se mancano idee nuove Hollywood come risolve? Semplicemente lanciando i remake dei film! In realtà gli autori americani (e non solo), di idee ne hanno, ma i produttori per non rischiare di spendere troppi soldi per vedere un film floppare, preferiscono ripiegare su progetti, che il successo l’hanno già ottenuto: è il caso di Atto di forza, La storia infinita ed Arturo.

Iniziamo da quest’ultimo: pare che la Warner, stia lavorando al remake di Arturo, la commedia brillante di Steve Gordon, datata 1981, in cui si raccontava la storia di un uomo che seppur costretto a sposare una ereditiera si innamora di una cameriera. Per il ruolo di protagonista che fu di Dudley Moore si pensa all’attore Russell Brand, mentre bisogna ancora trovare una attrice all’altezza di interpretare il ruolo di Liza Minelli.

Sempre la Warner ha buttato gli occhi e speso un bel po’ di soldi per accaparrarsi i diritti de La storia infinita, il celebre fantasy degli anni ottanta, tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende. L’obiettivo della casa di produzione, che potrebbe affidare alla Kennedy/Marshall o alla Appian Way di Leonardo Di Caprio il compito di sviluppare la storia, è quello di dare maggior profondità al romanzo.

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Mark Herman: l’Inghilterra che sogna

Mark Herman, regista inglese dalla non prolificissima filmografia, classe 1954, studia cinema in due prestigiose scuole inglesi, la National Film School e la Leeds polytechnics, il suo primo lungometraggio Tutta colpa del fattorino (1992) è una commedia dai toni farseschi interpretata da Dudley Moore e Bryan Brown, un’opera sopra le righe, ben recitata, ma alla continua ricerca di un equilibrio, un film riuscito a metà, ma non dimentichiamo che è pur sempre un’ opera prima.

Già con la seconda pellicola, Grazie signora Thatcher (1996), Herman raggiunge quell’equilibrio tanto cercato, una commedia sul proletariato inglese che ha ancora voglia di sognare, una miniera chiude, molti lavoratori restano disoccupati, la passione per la musica, alcuni di loro suonano in una banda musicale, li porterà a realizzare un sogno, nonostante le traversie incontrate lungo il cammino.

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