Tim Hill dirigerà il remake di Corto Circuito?

Deadline ci informa che la Dimension Films sta negoziando un accordo con il regista Tim Hill (Hop) per dirigere il remake di Corto Circuito. Già nel 2009 lo studio aveva intrapreso delle trattative con Steve Carr (Il superpoliziotto del supermercato) per dirigere uno script di Dan Milano. Deadline ci aggiorna sul progetto annunciando che Hill si farà carico del progetto e supervisionerà uno script nuovo di zecca.

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Che fine ha fatto Steve Guttenberg?

Oggi per i desaparecidos hollywoodiani ci occupiamo di Steve Guttenberg, un attore molto richiesto negli anni ’80 e che nella sua filmografia vanta campioni d’incasso del calibro di Scuola di polizia (1984), il film che lo trasformerà  in un beniamino del pubblico all’indomani di un ruolo nel film A cena con gli amici (1983) di Barry Levinson.

Guttenberg sceglierà di proseguire sulla strada lastricata di fama e rassicuranti ruoli all’insegna del family-movie sbanca-botteghini con il dittico di Ron Howard Cocoon-L’energia dell’universo (1985) e Cocoon-Il ritorno (1988), altri tre capitoli di Scuola di polizia, il fantascientifico Corto Circuito (1986), la comedy Tre scapoli e un bebè (1987) e il sequel Tre scapoli e una bimba (1990), senza disdegnare qualche sonoro flop come High Spirits-Fantasmi da legare (1988) che segnerà il principio di un fisiologico declino da sovraesposizione.

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Robot, 90 anni di fantascienza al cinema e non solo

Nonostante sia trascorso quasi un secolo il termine robot, che proprio in questi giorni compie 90 anni, è ancora uno dei termini più rappresentativi dell’universo fantascientifico, dalla notte dei tempi si è contribuito a creare un vero e proprio immaginario popolato da versioni meccanizzate e antropomorfe dell’essere umano che con il passare dei decenni hanno subito fisiologiche ed inevitabili mutazioni, vedi allora coniare termini come cyborg, androide o replicante adattandoli di volta in volta al concetto di umanità e coscienza di se, all’essere in quanto esistere con tutti i dilemmi che ne possono conseguire.

Il cinema dal canto suo ha saccheggiato l’immaginario dei piu grandi scrittori di fantascienza per dare corpo ad un esercito di automi in celluloide dalle più svariate fogge e dalle diverse personalità, lo scrittore Isaac Asimov va oltre immaginando una società il cui i robot rappresentano il quotidiano e coniando le Tre leggi fondamentali della robotica che ritroveremo applicate ne L’uomo Bicentenario e violate nel thriller-fantascientifico Io, Robot, oltre che citate dall’androide Bishop nel sequel Aliens-Scontro finale.

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