Roberto Faenza: tra impegno, politica e sentimenti

Roberto Faenza nasce a Torino il 21 Febbraio 1943, regista e sceneggiatore, si diploma nel 1965 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per poi laurearsi all’università di Pisa in Scienze politiche.

Nel 1968 esordisce con il film Escalation, duro apologo anti-capitalista, l’anno successivo dirige il fantascientifico H2S in cui esprime le propri perplessità sulla tecnologia ed il suo prepotente affermarsi nel quotidiano. Seguirà una lunga pausa in cui si occuperà della sua carriera di docente e saggista.

Nel 1978 il documentario Forza Italia!, seguito due anni dopo dalla commedia Si salvi chi vuole con Claudia Cardinale e Gastone Moschin.

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Laura Chiatti: un talento tutto da scoprire

Un talento ancora non pienamente sfruttato, si è cercato di affibbiargli ripetutamente delle etichette che mal si addicono a questa ragazza dal carisma attoriale intenso, dalla recitazione sempre contenuta e da una spiccata sensualità mai volgare. La sua identità va definendosi di film in film, e in attesa di un ruolo che ne sfrutti appieno il talento non possiamo che attendere speranzosi l’affermarsi di questa giovane attrice.

Vita e sogni musicali:

Laura chiatti nasce a Castiglion del Lago il 15 Luglio 1982, da padre metalmeccanico e madre commerciante di capi d’abbigliamento, la sua prima passione è il canto, che studia dall’età di undici anni, per partecipare a quattordici ad una manifestazione per giovani talenti, in cui invece che vincere come cantante, viene eletta Miss teenager. La ragazza però non rinuncia al suo sogno e pubblica, purtroppo con scarso successo, due album in lingua inglese, è il 1997.

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Aspettando il sole, Transformers La vendetta del caduto, Rec 2, Live! Ascolti record al primo colpo, The Descent 2, The Caller, Lesbian Vampire Killers

Torniamo ad occuparci di video e trailer, vedendo le scene di ben sette titoli: Rec 2, Aspettando il sole, The Caller, Lesbian Vampire Killers, The Descent 2, Trasformers la vendetta del caduto, Live Ascolti record al primo colpo.

Iniziamo da Aspettando il sole, dalla commedia grottesca italiana di Ago Panini, che uscirà questo weekend nei nostri cinema. Il film, interpretato da Raoul Bova, Claudio Santamaria, Claudia Gerini, Bebo Storti, Vanessa Incontrada, Gabriel Garko, Sergio Albelli, Michele Venitucci, Giuseppe Cederna e Raiz, racconta alcune storie che si intrecciano all’interno di un albergo.

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Claudio Santamaria parla di Baciami Ancora

Claudio Santamaria, che stasera al Festival di Sanremo omaggerà Fabrizio De Andrè in compagnia di Stefano Accorsi e i PFM (Bonolis dice, sarà una riunione di persone che lo hanno amato e che sul palco lo ricorderanno con il sorriso di una musica che cercava di condannare l’ipocrisia), ha parlato del suo prossimo impegno nel sequel de L’ultimo Bacio.

L’idea di Baciami ancora, questo il nome del film diretto da Gabriele Muccino, piace all’attore, che a margine della presentazione di Aspettando il sole di Ago Panini rivela di non aver ricevuto ancora la sceneggiatura.

Santamaria ha aggiunto che comprende la scelta di Giovanna Mezzogiorno di non prendere parte al nuovo capitolo della storia (“Non ho parlato con Giovanna, ma comprendo la sua scelta. Non so bene quali siano le sue motivazioni, se siano artistiche o meno. Per quanto ne so lei dice di non amare i sequel e quindi…“)  e sottolina il piacere di riproporre un personaggio già interpretato (“Mi diverte molto l’idea di riprendere un personaggio e arricchirlo a dieci anni dalla prima volta che l’ho interpretato”).

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Baciami ancora, Muccino prepara il sequel de L’ultimo bacio

Ad otto anni di distanza Gabriele Muccino torna sul set per raccontare le storie dei protagonisti de L’ultimo bacio: il più affermato regista italiano di Hollywood, ha deciso di girare Baciami ancora, il sequel del film, che l’ha lanciato al grande pubblico.

Il film, che racconterà l’evoluzione da ragazzi ad adulti di Carlo e Giulia, le loro vite (i successi, gli errori, i desideri e le delusioni) e quelle degli amici di sempre, verrà girato a Roma l’anno prossimo (la sceneggiatura sarà finita la prossima settima) e uscirà nelle sale nel 2010.

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Favino, Muccino, Santamaria, Vaporidis, Germano, un successo tutto italiano

Di cinema italiano se ne parla e se ne continuerà a parlare all’infinito. Sarà per la miriade di festival che il nostro bel Paese programma; da Venezia a Roma fino ad arrivare a Torino dove tra qualche settimana prenderà il via la seconda della ventiseiesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Nanni Moretti.

Proprio in virtù del cinema di casa nostra, quest’oggi vogliamo dare lustro o perlomeno conto, a cinque giovani attori, chi più o chi meno emergenti, ma tutti sulla cresta dell’onda, che hanno fatto e continuano imperterriti a far impazzire le adolescenti, non solo partenopee, con le loro interpretazioni, a volte sarcastiche e perfino effimere, ma pur sempre di grande qualità.

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Recensione: La terra degli uomini rossi

Arriva alla Mostra, dopo Ozpetek e Avati, il terzo dei quattro film italiani in gara per il Leone di Venezia: Marco Bechis con BirdWatchers – la terra degli uomini rossi. Il regista italo-cileno, già in gara a Venezia con il suo terzo film Hijos-Figli (2001), racconta l’estinzione dei Kaiowa, antica tribù del Sudamerica.

Pellicola ambientata nel Mato Grosso do Sul (Brasile), oggi. I fazenderos conducono la loro esistenza ricca e annoiata. Possiedono campi con coltivazioni transgeniche che si perdono a vista d’occhio e trascorrono le serate in compagnia dei BirdWatchers, i turisti venuti ad osservare gli uccelli.

Ai limiti delle loro proprietà cresce il disagio degli indios. Costretti in riserve, gli indigeni, un tempo legittimi abitanti di quelle terre, conducono una vita priva di qualsiasi prospettiva; molti di loro, spesso i giovani, si suicidano. E’ proprio un ulteriore suicidio a scatenare la ribellione.

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65ma Mostra del Cinema: dai Birdwatchers di Marco Bechis al ferragosto di Gianni Di Gregorio

Il primo giorno di settembre coincide alla Mostra del Cinema di Venezia, con la proiezione di altre due pellicole di casa nostra entrambe in concorso: Birdwatchers: La terra degli uomini Rossi, del regista Marco Bechis e Pranzo di Ferragosto diretto da Gianni Di Gregorio. Ieri intanto abbiamo assistito ai pareri contrastanti della stampa e del pubblico circa Il papà di Giovanna di Pupi Avati, mentre unanime l’entusiasmo per la pellicola d’animazione di Myazaki, Ponyo On The Cliff By the Sea: la pesciolina rossa protagonista del film ha conquistato tutti, meritandosi applausi a scena aperta. Doveroso il tributo al maestro Dino Risi, scomparso di recente con la proiezione della versione restaurata de I Mostri realizzata dalla Cineteca Nazionale: Centro Sperimentale di Cinematografia, in collaborazione in collaborazione con Sky Cinema, con tanto di scene inedite.

Sul Lido ieri è stato anche il giorno di Natalie Portman (assolutamente snob!), che ha ricevuto il premio Diamanti per il suo impegno umanitario, il riconoscimento viene assegnato ogni anno dall’associazione Kine’o, in collaborazione con San Pellegrino, fra gli altri premiati all’Hotel Des Bains, Elio Germano, Vittoria Puccini, Violante Placido, Alessandro Gassmann, Kasia Smutniak, Micaela Ramazzotti, il regista Riccardo Faenza e il produttore Aurelio De Laurentiis. Proprio oggi il cortometraggio Eve diretto dalla Portman inaugurerà la sezione Corto Cortissimo.

Primo settembre, si diceva, dedicato agli uomini rossi di Marco Bechis, una coproduzione italo-brasiliana dal nutrito cast: Abrisio da Silva Pedro, Alicelia Batista Cabreira, Claudio Santamaria, Matheus Nachtergaele, Ademilson Concianza Verga, Ambrosio Vilhava, Chiara Caselli, Fabiane Pereira da Silva. La vicenda, ambientata in Brasile nel Mato Grosso do Soul, racconta la ribellione degli indios contro lo strapotere dei ricchi proprietari delle piantagioni transgeniche.

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65ma Mostra del Cinema di Venezia: che la festa abbia inizio!

Corredata dalla scenografia del premio Oscar, Dante Ferretti, che vede al centro tre Leoni d’Oro in volo verso il nuovo Palazzo, prende il via oggi a Venezia la 65. Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica (27 agosto – 6 settembre 2008), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

L’edizione di quest’anno, che pone una particolare attenzione verso le produzioni di casa nostra, prevede cinque sezioni: Venezia 65, Fuori concorso, Orizzonti, Corto Cortissimo, Questi fantasmi: Cinema italiano ritrovato (1946-1975). Verranno proiettati in concorso: 49 lungometraggi in prima mondiale, 3 cortometraggi in prima mondiale, 5 lungometraggi in prima internazionale.

Il cinema italiano è presente, tra le tante opere, con la pellicola in concorso di Pupi Avati: Il papà di Giovanna, con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Francesca Neri, Ezio Greggio, Serena Grandi, BirdWatchers – La terra degli uomini rossi, una coproduzione italo-brasiliana diretta da Marco Bechis, con Claudio Santamaria, Alicélia Batista Cabreira, Chiara Caselli, Abrisio Da Silva Pedro, il nuovo film di Ferzan Özpetek, Un giorno perfetto, interpreatato da Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Stefania Sandrelli e Il seme della discordia di Pappi Corsicato, con Caterina Murino, Alessandro Gassman, Martina Stella, Michele Venitucci, Isabella Ferrari.

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