L’uomo che sussurrava ai cavalli, Gli uomini dal passo pesante, Fair Play, Non dire mai addio, Viaggi di nozze, Stuart Little 2, L’uomo che sapeva troppo, Abbronzatissimi 2, Alta tensione, stasera in tv

Agosto si chiude con una carrellata di film in prima serata. Film che hanno fatto la storia del cinema e che sono degni di nota per le emozioni che trasmettono. Coloro che questa sera desiderano trascorrere due ore di relax dinanzi al piccolo schermo hanno dunque numerose opzioni.

viaggidinozze

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Alexandre Aja dirigerà il remake di Cimitero vivente?

Buone nuove per il remake di Cimitero vivente (Pet Sematary), l’horror del 1989 tratto da Stephen King sembra potrebbe fruire della regia di Alexandre Aja, ad ipotizzarlo il sito Twitch Films che parla di trattative in corso per dirigere questo remake da tempo annunciato. Tanto per rinfrescarvi la memoria libro e film originale parlavano di un padre in lutto che scoperti i benefici stile Lazzaro di un cimitero per animali vi seppelisce il figlioletto morto, per vederlo tornare indietro in versione demoniaco baby-killer.

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B-cult, Alta tensione

Il prossimo 4 marzo esce nelle sale italiane il remake Piranha 3D del francese Alexandre Aja (la nostra recensione in anteprima QUI) ormai trasferitosi in pianta stabile in quel di Hollywood dove ha realizzato il remake del cult-cannibal di Wes Craven Le colline hanno gli occhi e un’incursione nel filone possessione demoniaca con il discreto Riflessi di paura.

Aja che con il Pascal Laugier di Martyrs e lo Xavier Gens di Frontiers rappresenta una delle nuove leve del cinema horror-splatter francese, dopo il debutto in patria nel ’99 con il dramma-romance a sfondo fantascientifico Furia, trova per nostra fortuna la sua strada con Alta tensione un piccolo gioiello che si lancia in una digressione su disturbi della personalità e ossessione omicidia con corpose e decisamente gradite iniezioni di splatter e gore all’insegna dell’eccesso artistico.

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Piranha 3D, recensione in anteprima

Dopo un incipt in cui un povero pescatore (Richard Dreyfuss) finisce risucchiato nelle profondità di un lago scosso da un terremoto che crea una crepa sul fondo liberando
acccidentalmente un’orda di voraci pirahna preistorici, sulle rive del lago in questione si da inizio ad un’orgiastica festa primaverile in cui orde di giovinastri sono intenti ad accoppiarsi, alzare il gomito e bruciare i pochi neuroni che la natura gli ha messo a disposizione godendo di seni al vento, magliette bagnate, musica assordante e discinte starlette del porno.

Mentre la festa raggiunge il suo culmine Julie Forester (Elisabeth Shue) sceriffo della cittadina lacustre e il suo vice Fallon (Ving Rhames) scoprono il corpo martoriato del pescatore e dopo aver catturato un esemplare degli zannuti e voraci pescioloni con l’aiuto di un team di sismologi, lo portano all’esperto biologo marino Carl Goodman (Christopher Lloyd) che li mette al corrente del fatto di avere di fronte dei veri e propri fossili viventi dalla voracità e aggressività senza eguali.

Così lo sceriffo decide di dichiarare lo stato d’emergenza e chiudere il lago ai bagnanti, più facile a dirsi che a farsi perchè tra ormoni e alcool il branco di giovinastri non ci pensa minimamente a porre fine al baccanale e come se non bastasse i tre figli dello sceriffo, gli adolescenti Laura (Brooklynn Proulx) e Zane (Sage Ryan) e il fratello maggiore Jake (Steven R. McQueen) che avrebbe dovuto tenerli ben lontani dal lago, si ritrovano invece su una barca che sta affondando assediati da una parte del branco di pirahna, visto che un altro gruppo nel frattempo ha raggiunto le sponde del lago pronto ad unirsi alla festa e pasteggiare allegramente con decine di ignare prede.

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Film parodia di Star Wars, Balle Spaziali

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Oggi per gli spoof-movies ci occupiamo del classico Star Wars che il re della parodia cinematografica Mel Brooks parodiò nel lontano 1987 con il suo Balle spaziali, all’epoca della sua uscita non molto apprezzato, ma che oggi è da molti considerato un vero cult.

Il difetto più grande di questa parodia è di arrivare a sancire il livello di empasse creativo del genere e del regista Brooks, e di doversi confrontare con una serie di capostipiti del genere come Frankenstein Jr., Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Alta tensione.

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Martyrs: recensione

poster-italiano-per-martyrs-1177622Lucie è una ragazzina che riesce a sfuggire ad un sadico torturatore che la tiene prigioniera in un vecchio mattatoio abbandonato, raggiunta la strada viene ritrovata ed accolta in un istituto, le ferite fisiche col tempo si rimarginano mentre quelle psicologiche si acuiscono partorendo mostri difficile da soggiogare.

Nell’istituto Lucie conosce la dolce e gentile Anna che la prende sotto la sua ala protettiva, le due ragazzine crescono insieme e anna col passar degli anni  sviluppa un affetto che ben presto si trasformerà in amore, ma la sua amica cova una demoniaca presenza dentro di sè, figlia della violenza ricevuta e del sangue versato.

Quando Lucie ormai cresciuta e in preda ad un raptus, irromperà in una tranquilla casa di campagna massacrando un’intera famiglia, toccherà ad Anna lottare con il mostruoso lato oscuro della sua amica.

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Barry Levinson: una penna da Oscar

Barry Levinson nasce a Baltimora (Maryland-USA) il 6 Aprile 1942, regista e sceneggiatore il suo iter scolastico lo vede negli anni ’60 studiare giornalismo all’Università di Washington per poi abbandonare e dedicarsi alla recitazione presso la Oxford Company di Los Angeles.

Alla fine degli anni ’60 inizia un lungo e proficuo sodalizio artistico e sentimentale con la sceneggiatrice Valerie Curtin, arrivano i primi ingaggi per alcuni show televisivi, ed i primi premi. nei primi anni ’70 il regista colleziona una serie di Emmy grazie alla trasmissione televisiva The Carol Burnett Show.

Nel 1975 la sua prima sceneggiatura per il grande schermo Street girls, poi Mel Brooks lo vuole per gli script di L’ultima follia di Mel Brooks e Alta tensione, nel 1979 collabora nuovamente con la Curlin, divenuta nel frattempo sua moglie, la sceneggiatura scritta con lei per Richard Donner, …e giustizia per tutti si guadagna una nomination agli Oscar.

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Recensione: Riflessi di Paura

Gli specchi riflettono, e a volte fanno riflettere. Capita a volte di chiedersi se all’interno dello specchio possa realmente esistere la tridimensionalità di un mondo, analogo al nostro, ma per certi versi opposto. La letteratura è densa di attribuzioni simbolistiche a carico degli specchi.

Gli specchi esistono fin dall’antichità: si trattava di specchi rudimentali, costituiti da superfici metalliche, di bronzo, ad esempio, perfettamente lucidate. Col tempo le tecniche per riuscire a vedere la nostra stessa immagine si sono affinate, ma il concetto è rimasto inalterato.

Cosa anasconde uno specchio? Oltre alla vanità di chi ci si riflette, si intende. A cercare la risoposta ci pensa stavolta l’ ex poliziotto Ben Carson (Kiefer Sutherland). Un incidente sul lavoro ne ha compromesso in modo definitivo la carriera e la vita familiare.

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