World Invasion: Battle Los Angeles, prime foto dal set con gli alieni!

Dopo i cacciatori di materia grigia dello Skyline firmato dai fratelli Strause, ecco la seconda avanguardia di alieni pronti ad invadere l’assolata e popolosa Los Angeles nel film World Invasion: Battle Los Angeles.

Il regista sudafricano Jonathan Liebesman responsabile dell’intrigante versione horror della Fatina dei dei denti di Al calar delle tenebre e dell’efferato prequel Non aprite quella porta: L’inizio, ispirandosi  ad un fatto di cronaca bellica avvenuto nel ’42 e con un budget di 100 milioni di dollari ci narra le gesta di un’eroica pattuglia di Marines capitanati da Aaron Eckhart che si lanceranno in una feroce battaglia all’ultimo alieno.

Dopo il salto grazie al sito Cinema blend diamo un primo sguardo agli invasori con foto dal set che vedono gli esperti di effetti speciali e make-up al lavoro. (foto Joblo.com).

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Sucker Punch, nuove immagini

Torniamo ad occuparci dell’instancabile Zack Snyder che appena archiviato il fantasy d’animazione Il regno di Ga’Hoole-La leggenda dei guardiani e terminata la post-produzione dell’imminente Sucker Punch, già è al lavoro sul nuovo Superman formato reboot.

Snyder con Sucker Punch rivisita la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie con un cast tutto al femminile di letali guerriere in gonnella, capeggiate dall’australiana Emily Browning, per lei ruoli negli horror Al calar delle tenebre e The Uninvited e nel fantastico Lemony Snicket-Una serie di sfortunati eventi.

Proprio di Sucker Punch sono le nuove immagini che ci giungono dal sito Filmofilia e che vi proponiamo subito dopo il salto. Il nuovo film di Snyder pesca suggestioni da cinecomic, manga, videogame e fantasy insomma un bel frullatone che se miscelato a dovere potrebbe rivelarsi davvero sorprendente.

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Jason Voorhees & soci: professione Boogeyman

Certo che fare il Boogeyman è un mestieraccio, nottatacce insonni a sbirciare da piccoli armadi a muro o infilati sotto lettini angusti, impegnati a far scricchiolare il pavimento o a mostrare  un fugace squardo o solo uno spicchio d’ombra, così da poter far urlare il pargolo o la ragazza di turno con relativo accorrere dei genitori.

E poi quando vorremmo saltar fuori brandendo il nostro coltellaccio d’ordinanza ben affilato, e sfoggiare tutto il repertorio di mostruose espressioni e grugniti preparate con cura per tutta la giornata, dobbiamo per contratto sparire dal nostro amato ed oscuro nascondiglio, così che i genitori di turno possano tranquillizzare la prole mostrandogli che l’uomo nero non esiste, che non c’e nessuno nell’armadio, che nessuno è in attesa sotto il letto pronto, non appena la notte cala e luci si spengono, a strisciare fuori per divorare piccoli e teneri marmocchi o affettare con dovizia giovani e urlanti teenager.

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