Anche Steve McQueen nel biopic su Paul Robeson

Il regista del film premio Oscar “12 anni schiavo” collaborerà con Harry Belafonte alla produzione del biopic su Paul Robeson.

STEVE MCQUEEN - «L'appassionato raccontastorie». Di Lupita Nyong'o.

Steve McQueen ha svelato i suoi piani  la sera di lunedì all’Hidden Heroes durante un evento tributo a New York, dicendo che negli ultimi sette anni avrebbe davvero voluto realizzare un film su Robeson

I personaggi più influenti del momento

La rivista americana Time ha pubblicato la classifica dei 100 personaggi più influenti e carismatici del momento. Si va da Robert Redford a Steve McQueen, da Amy Adams a Matthew McConaughey.

In copertina c’è Beyoncé al grido di “She’s the boss”, e nessun italiano compare nella lista dei 100. Fuori quindi Mario Balotelli e Mario Draghi, presenti l’anno scorso. 

12 anni schiavo di Steve McQueen è il Miglior Film

Il film che l’Academy ha giudicato il migliore della cinquina quest’anno è “12 anni schiavo” di Steve McQueen.

12 anni schiavo

Il regista era davvero entusiasta e Brad Pitt, che del lungometraggio è produttore e interprete, ritirando la statuetta insieme a tutto il cast ha affermato:

Grazie per questo grande onore. È stato un vero privilegio lavorare sulla storia di Salomon Northup. 

Oscar 2014: vince La Grande Bellezza, Miglior Film 12 anni schiavo

Si è appena conclusa la cerimonia degli Oscar 2014, al Dolby Theatre di Los Angeles, brillantemente condotta da Ellen DeGeneres.

oscar2014

A vincere come Miglior Film in questa serata è stato “12 anni schiavo” di Steve McQueen, grande delusione quindi per “American Hustle” che non è riuscito a portare a casa nessuna statuetta. Ma la notizia che più ci ha emozionato è stata la vittoria  de “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino come Miglior Film Straniero.

Oscar 2014: novità dall’Accademy e previsioni

Tutti noi non vediamo l’ora che arrivi la fantastica serata degli Oscar, vedere DiCaprio finalmente vincere la statuetta, gli abiti delle signore più glam di Hollywood e magari l’atteso ritorno dell’Oscar in casa nostra.

oscar2014

Coppie artistiche: quelle degli Oscar 2014

L’imminente cerimonia degli Oscar, oltre a farci conoscere molti bei film che presto potremo vedere nelle sale (o che abbiamo già apprezzato) porta alla luce un altro aspetto del cinema: il sodalizio artistico tra regista e attore.

The Wolf of Wall Street, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio di nuovo insieme

Senza andare troppo lontano, sappiamo ormai tutti che a concorrere alla tanto ambita statuetta ci sarà anche “La grande bellezza“ di Paolo Sorrentino, film che vede indiscusso protagonista Tony Servillo.

Non è la prima volta che Sorrentino sceglie Servillo per un suo film, era già successo per il suo esordio con “L’uomo in più”, per “Le conseguenze dell’amore” e “Il divo”.

Dalle sale agli Oscar: “12 anni schiavo” al cinema dal 20 febbraio

12 anni schiavo

Promette più che bene “12 anni schiavo”, il nuovo film di Steve McQueen, che uscirà al cinema il 20 febbraio, in virtù della distribuzione di BiM.

La pellicola è tratta a partire da una storia vera e, a dir poco, incredibile. Quella di un uomo che effettua la sua dura lotta per la sopravvivenza e per la libertà.

Siamo negli Stati Uniti. Sono gli anni in cui non si è ancora in un clima bellico. Quelli che hanno preceduto cronologicamente la guerra civile americana.

Qui, un signore di nome Solomon Northup (interpretato da Chiwetel Ejiofor), vive la sua storia. Solomon è un nero nato libero nel nord dello stato di New York, che viene rapito e venduto come schiavo. Un evento che ‘sconvolge’ per sempre la sua esistenza.

Solomon, dal giorno del suo rapimento prima e dal giorno della sua vendita in un secondo momento, dovrà misurarsi quotidianamente con un universo feroce in cui regna solo ed esclusivamente la crudeltà.

Il film restituisce perfettamente questo clima. Basti pensare al perfido mercante di schiavi che viene interpretato da Michael Fassbender.

Poi, però, c’è sempre una sorta di rovescio della medaglia. Un fortunoso approdo di salvataggio.

Le persone che stanno nei dintorni, infatti, sono a volte anche protagoniste di rari gesti di inaspettata gentilezza. Così, Solomon si sforza di sopravvivere senza smarrirsi e senza farsi rubare l’unica cosa che gli è rimasta: la cosa più importante, quella che difficilmente possono strappare a un uomo. La sua dignità.

Nel dodicesimo anno della sua incredibile epopea, avviene l’incontro tra Solomon e un abolizionista canadese (interpretato dal sempre ottimo Brad Pitt).

Questo incontro cambierà per sempre la vita di Solomon Northup.

“12 anni schiavo” è senza ombra di dubbio uno dei film che (secondo le previsioni) dovrebbero fare maggiormente incetta di Oscar.

C’è tuttavia da fare una precisazione, o meglio gli ‘scongiuri’. Ultimamente le storie che legano gli Usa allo ‘Schiavisimo’ non hanno entusiasmato gli ‘Academy Addicted’. Basti pensare al caso – “Lincoln“. Il film con Daniel D. Lewis, l’anno scorso, fece incetta di nomination. Ambientato proprio nel periodo dello ‘Schiavismo’, volto a rappresentare la battaglia del celebre presidente americano nei confronti di questa grave forma di oppressione, non ottenne poi la fortuna desiderata in termini di ‘Statuette’.

Hunger, recensione in anteprima

Irlanda del Nord, 1981 seguiamo la routine quotidiana della guardia penitenziaria Raymond Lohan (Stuart Graham), dal controllo della propria auto ogni mattina in cerca di un qualche ordigno esplosivo, fino al culmine di una giornata di violenze perpetrate ad oltranza, i cui segni sono ben tangibili sulle nocche delle mani sporche di sangue e doloranti per i pugni inferti ai detenuti.

Nella prigione di Long Kesh il detenuto dell’IRA Davey Gillen (Brian Milligan), rifiutatosi di indossare l’uniforme carceraria, dopo essere stato completamente denudato e provvisto solo di una coperta viene rinchiuso in una cella già occupata da Gerry Campbell (Liam McMahon), che nel frattempo per protesta ha imbrattato le mura di feci. I due inizieranno una convivenza tra colloqui con i famigliari e ulteriori forme di protesta che culmineranno sempre in pestaggi e forme di coercizione violenta da parte dei secondini.

Shame, recensione

Brandon (Michael Fassbender) è un trentenne di New York che vive la sessualità in modo compulsivo ed anaffettivo, il suo continuo bisogno di appagare quella che si mostra da subito come una vera e propria patologia, lo ha portato negli anni ad assumere una serie di comportamenti borderline che lo hanno imprigionato in un quotidiano fatto di materiale pornografico, rapporti sessuali occasionali spesso e volentieri rappresentati dai servigi di svariate prostitute, tutto per sfogare quello che la sua mente gli impone come istintivo bisogno primario. Brandon pur se non lo palesa e nonostante le sue numerose conquiste è di fatto un asociale e quando arriveranno due figure femminili a scuotere il suo abitudinario tran tran quotidiano, la tormentata sorella Sissy (Carey Mulligan), cantante con il suo carico di disperazione e una fascinosa collega d’ufficio che gli mostrerà il lato emotivo del relazionarsi con l’altro sesso, per John i problemi si acuiranno con l’incrinarsi del suo precario e virtuale equilibrio mentale che subirà un traumatico contatto con la realtà, portandolo sempre più in basso, ma anche verso una disperante consapevolezza della situazione in cui versa.

Shame, 6 nuove immagini con Michael Fassbender

Rilasciate via Filmofilia 6 nuove immagini per il drammatico Shame, seconda collaborazione tra il regista Steve McQueen e l’attore Michael Fassbender dopo il pluripremiato Hunger del 2008. Fassbender interpreta un uomo che vive la propria sessualità in modo compulsivo e che si trova costretto ad una forzata ed imbarazzante convivenza con la sorellina ribelle (Carey Mulligan). Dopo il salto trovate una sinossi del film e le nuove immagini.

Michael Fassbender parla del remake di Robocop

In attesa di una data di uscita ufficiale per lo scandaloso Shame di Steve McQueen, vi proponiamo un’intervista di Collider al protagonista del film, l’attore Michael Fassbender, che però non si concentra sul film in questione, ma sul fatto che il regista José Padilha (Tropa de Elite) vorrebbe Fassbender come protagonista del suo remake di RoboCop, in programma per un rilascio nelle sale nel 2013.