Sotto il sole della Toscana, recensione

underthetuscansun_usFrances Mayes (Diane Lane) è una scrittrice neo-divorziata nel periodo più difficile della sua vita, la depressione è dietro l’angolo e solo uno scossone al tran tran quotidiano potrebbe ridarle la spinta giusta per risalire la china.

Così la sua amica Patti ( Sandra Oh) pensa che una bella cura a base di sole italiano le possa giovare e le regala dieci giorni da passare nell’incantevole Toscana, Frances accetta, ma la vacanza prende una direzione inaspettata e la donna, per nulla immune al fascino bucolico della bella regione italiana, acquista una villa per restaurarla e andarci a vivere.

Nel frattempo la vita di Frances scorre tranquilla tra i sapori della terra e la passionalità degli uomini italiani, e così tra pappagalli da dolce vita e Marcello (Raoul Bova), un bel latin-lover da copertina, Frances riscopre se stessa, l’amore e perchè no, anche l’ispirazione.

Sotto il sole della Toscana è un film estremamente furbo e sin troppo ammiccante, in una Toscana da spot pubblicitario e un Italia vista con gli occhi e nostalgia tutti americani, si snoda una sorta di edulcorato romance a tratti davvero troppo stucchevole che se incanta per i due fascinosi protagonisti, lascia molto interdetti per l’uso smodato di stereotipi e clichè che fanno sembrare gli italiani delle anacronistiche macchiette.

Tutto è troppo, troppo bello, troppo bucolico, troppo incantevole, i personaggi iper-romantici e ultra-passionali, certo se fosse uno spot sarebbe perfetto, manca solo Gerard Depardieu che spunta dalla cucina affermando sornione tengo o’ core italiano, ma in un film è tutt’altra storia.

Se all’inizio si viene piacevolmente intrigati da questa versione romantica e da fiaba dell’Italia, dopo un pò ci si accorge di stare dentro ad un fumettone romance dall’eccessiva patinatura

Questo non vuol dire che il film non piacerà ad una grossa fetta di pubblico, perlopiù femminile, disposto a sacrificare il realismo a favore di un edulcorata versione rosa della storia, ma per chi cerca un minimo di contatto con la realtà e  una storia d’amore e un racconto che sappiano emozionare senza sfrontati ammiccamenti, questo film lascia decisamente il tempo che trova.