Box Office 3-5 settembre 2010: Shrek 4 comanda in Italia, The American batte Machete negli States

Il primo weekend di settembre regala due sorprese al botteghino: in Italia le ghiotte novità non battono Shrek 4 ancora in testa, mentre oltreoceano The American ha la meglio su Machete (ma il weekend dura un giorno in più a causa del Labor Day).

La situazione italiana. Shrek e vissero felici e contenti è ancora primo con 2,81 milioni di euro (11,28 milioni totali): il film deve la sua fortuna all’enorme numero di sale messe a disposizione, oltre 750, e al sovrapprezzo per il 3D, ma è indubbio che il risultato vada al di là delle più rosee aspettative. Alle sue spalle troviamo le deludenti nuove uscite, I mercenari – The Expendables, secondo con 908mila eruo (1,26 milioni totali) e The Karate Kid: La leggenda continua, quarto con 724mila euro (773mila totali), inframmezzati dal sorprendente Giustizia privata, terzo con 755mila euro (seconda media per sala settimanale e 2,88 milioni totali da quando è uscito). Maluccio anche Somewhere di Sofia Coppola, sesto con 474mila euro. Peggio Amore … a mille miglia, ottavo con 152mila euro e Miral, decimo con 66mila euro, non tanto per gli incassi, influenzati dalla scarsa distribuzione, quanto per la media per sala rispettivamente di 902 euro e 1.173 euro. Altro: L’amore buio racimola poco più di 19mila euro.

La situazione americana. I risultati non sono eccelsi: The American, primo con 12,96 milioni (16,1 milioni totali) vince la sfida al botteghino, mettendo in riga Takers, sorprendente secondo con 11,45 milioni (37,9 milioni totali e miglior media settimanale con 5.190 $), Machete, terzo con 11,3 milioni, Cotton L’ultimo esorcismo, quarto con 7,64 milioni di dollari (32,4 milioni totali) e Amore a mille… miglia, quinto con 6,88 milioni di dollari (nonostante fosse il secondo film per numero di sale). Sesto I mercenari con 6,59 milioni (92,15 totali e una media a sala per la prima volta sotto i 2000 dollari).

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Africa United, trailer

Il 22 ottobre uscirà nei cinema Africa United, la commedia drammatica avventurosa scritta da Rhidian Brook, diretta da Bes Gardner-Paterson, con Roger Nsengiyumva, Sherrie Silver, …

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F, trailer

Il 17 settembre uscirà al cinema F, il thriller scritto e diretto da Johannes Roberts, con David Schofield, Eliza Bennett, Ruth Gemmell e Finlay Robertson. …

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Raavan, trailer

Oggi sarà presentato fuori concorso al Festival di Venezia Ravaan il film bollywoodiano diretto da Mani Ratnam con Aishwarya Rai Bachchan, Vikram, Prithviraj, e la …

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Capitan America e Thor, le prime action figures dei film

In attesa di poter vedere le nuove versioni da grande schermo dei supereroi Marvel Capitan America e Thor, il primo impersonato dall’ex-Torcia umana de I Fantastici Quattro Chris Evans, il secondo con le fattezze meno note del Chris Hemsworth già visto nel reboot Star Trek nei panni del padre del capitano James T. Kirk, oggi vi proponiamo un first look sulle prime action figures prodotte per entrambi i cinecomic e presentate in anteprima all’ultimo Comic-Con di San Diego.

Dopo il salto troverete una galleria fotografica ed un video con immagini della sala espositiva della prestigiosa convention californiana in cui erano esposti in anteprima un set da tre figures dedicate al Thor di Kenneth Branagh con Odino (Anthony Hopkins), Thor (Chris Hemsworth) e Loki (Tom Hiddleston) e la prima figure del nuovo Capitan America diretto dal Joe Johnston di Wolfman. (foto ComicBookMovie/Comicsalliance)

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Post Mortem, trailer

Al Festival di Venezia è stato proiettato Post Mortem, il drammatico diretto da Pablo Larrain, con Alfredo Castro e Antonia Zegers. Mario, cinquantaduenne coroner, durante …

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Venezia 2010, 20 sigarette di Amadei entusiasma e accende la polemica

Non poteva di certo mancare anche alla Mostra del Cinema di Venezia la canonica polemica politica e dopo Sabina Guzzanti che a Cannes con il suo Draquila ha criticato duramente l’operato del governo italiano e della Protezione civile durante il terremoto abruzzese, è il turno di 20 sigarette, altro documentario stavolta sulla strage di Nassirya che arriva a Venezia portando con se accuse di tentato boicotaggio e il ricordo di una strage che ha segnato indelebilmente l’intervento italiano in Iraq.

Il documentario di Amadei è stato accolto con entusiasmo al Lido, quindici minuti di applausi, un record per questa edizione del festival, un successo segnato però da alcune accuse avanzate dal regista che ricordiamo è l’unico civile sopravvissuto all’attentato iracheno, esperienza che gli ha lasciato diversi traumi non solo fisici, Amidei infatti soffre di attacchi d’ansia e di panico:

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Pretty Princess, recensione

Mia (Anne Hathaway) è un’adolescente come tante con la sindrome del brutto anatroccolo, sogni di popolarità nel cassetto e un’amore non ricambiato per un ragazzo che sembra non considerarla affatto, ma nella vita di Mia le cose stanno per cambiare perchè ben presto scoprirà di avere sangue blu e di essere nientemeno che una principessa.

La scioccante notizia giunge dalla nonna (Julie Andrews) che dopo aver saputo della morte del futuro re di Genovia, così si chiama il principato rimasto senza sovrano, comunica ad una incredula e terrorizzata Mia che sarà lei per diritto di discendenza l’erede legittimata ad occupare il trono vacante.

Inizia così per Mia in gran segreto un training per principesse con annesso corso accelerato di bon ton e portamento e un repentino cambio di look che grazie ad un vero artista del make-up trasformerà un brutto anatraccolo quindicenne in uno splendido cigno.

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Venezia 2010 lunedì 6: ieri entusiasmo per 1960 di Salvatores, oggi fuori concorso il Vallanzasca di Placido

Ultima settimana per la Mostra del Cinema di Venezia, ieri  il documentario fuori concorso 1960 di Gabriele Salvatores, il boom economico italiano vissuto attraverso i ricordi di due fratelli, ha conquistato una gremitissima platea che ha accompagnato i titoli di coda con dieci minuti di applausi.

Il regista a Venezia anche in veste di giurato ha confermato la messa in onda del suo documentario il 16 ottobre su Rai Tre e parlato di consumismo e politica:

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Amore a mille…miglia, recensione

Erin (Drew Barrymore) è un’aspirante giornalista, all’eterna ricerca di un lavoro sicuro che tra uno stage e l’altro è rimasta scottata dall’ennesimo mancato grande amore, Garrett (Justin Long) è insoddisfatto, odia il suo lavoro e si ritrova a sfogare le sue pene d’amore davanti ad una birra e con un paio di amici, visto che è da poco diventato single.

Il luogo dell’incontro è un pub come tanti in quel di New York che diventa il palcoscenico di un feeling che nasce repentino e si trasforma in un flirt breve, ma intenso destinato purtroppo a terminare quando i due saranno costretti a tornare alle loro vite, Erin terminate le vacanze estive tornerà a San Francisco, mentre Garrett resterà nella Grande Mela.

Quando i due si accorgono che il filarino estivo in realtà sembra essere diventato qualcosa d’inportante, ecco che comincerà una complicata, ma partecipata relazione a distanza tra sexy-telefonate e romantiche video-chat.

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Somewhere, recensione

Johnny Marco (Stephen Dorff) è una star partorita dalla Hollywood più vacua e dissoluta, la sua è un’esistenza totalmente scollegata dalla realtà, tanto che la sua residenza è una suite del leggendario hotel di Los Angeles Chateau Marmont dove ha trovato la morte l’attore John Belushi, si è ferito Jim Morrison e dove hanno transitato la Garbo, Marilyn Monroe e James Dean.

Il quotidiano di Marco è scandito da festini a base di droga, discinte spogliarelliste e sesso occasionale, il tutto immerso in un torpore che aiuta a nascondere un’apatia di fondo a cui si aggiungono interminabili corse senza meta in Ferrari, sedute fotografiche, conferenze stampa e via così, un caotico giorno vuoto dietro l’altro.

A sconvolgere il torpore delle giornate di Marco spunterà la figlia undicenne Cleo (Elle Fanning) frutto di un matrimonio fallito che spingerà l’uomo al cambiamento con piccole invasioni di campo, non facendo altro che mettere di fronte a Marco un diverso punto di riferimento e le responsabilità di un ruolo, quello di padre, mai realmente preso in considerazione.

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Karate Kid, il merchandise ufficiale

In attesa di proporvi il merchandise ufficiale del nuovo The Karate Kid-La leggenda continua che vede protragonisti la star orientale Jackie Chan e il talentuoso figlio d’arte Jaden Smith, abbiamo selezionato un pò del merchandise reperibile in rete riguardo la serie originale che bisogna dire, ad oltre vent’anni dall’uscita del primo film The Karate Kid-Per vincere domani, va ancora forte.

Dopo il salto vi proponiamo una ricca galleria fotografica con magliette e costumi che visto l’uscita del remake stanno godendo commercialmente di una seconda giovinezza, vedi le t-shirt e i kimono da torneo del temibile dojo dei Kobra-Kai, ma anche il kimono donato dal maestro Myiagi a Daniel in una replica perfetta con tanto di fascia per la fronte.

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Star Wars Episodio 3-La vendetta dei Sith, recensione

La Repubblica Galattica versa in una crisi senza precedenti, la guerra dei cloni ha incrinato il labile equilibrio che si era raggiunto con l’elezione alla guida del senato del Cancelliere Palpatine (Ian McDiarmid) che ora è nelle mani del generale ribelle Grievous che lo ha sequestrato per ordine del Conte Dooku (Christopher Lee).

Mentre su Coruscant imperversa la battaglia, il cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) e il suo allievo Anakin Skywalker (Hayden Christensen), ignari che Palpatine e il malvagio Darth Sidius signore dei Sith siano in realtà la stessa persona, organizzano una missione di recupero per salvare il Cancelliere.

La missione di salvataggio avrà successo e il Cancelliere Palpatine verrà liberato, ma Anakin verrà ancora una volta guidato dal Lato oscuro e metterà in atto la sua vendetta uccidendo il conte Dooku e allontanandosi per l’ennesima volta dagli insegnamenti Jedi.

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Venezia 2010 domenica 5: ieri applausi per Mazzacurati, oggi fuori concorso Salvatores e Ligabue

Si chiude il primo week-end della Mostra del Cinema di Venezia, ieri protagonista Catherine Deneuve che in Potiche del francese Francois Ozon veste i panni di una moglie-trofeo che si trova a dover sostituire il marito sequestrato da alcuni scioperanti alla guida di una fabbrica di ombrelli:

Spero davvero che questo film possa aiutare le donne ad acquisire maggiori diritti e spazio nel mondo, perchè seppur un miglioramento c’è stato col passare degli anni, ancora non c’è lo stesso riconoscimento nella società.

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