Tutti i premi del Festival di Venezia 2016, edizione numero 73. I premi sono stati assegnati dalla Giuria Internazionale presieduta da Sam Mendes.

Tutti i premi del Festival di Venezia 2016, edizione numero 73. I premi sono stati assegnati dalla Giuria Internazionale presieduta da Sam Mendes.

Spesso e volentieri, cinema e politica vanno di pari passo. Rappresentano un connubio forte, vincente, soprattutto negli Stati Uniti. Impossibile dimenticare la trasposizione cinematografica dello scandalo Nixon, quel Tutti gli uomini del Presidente che proprio quest’anno compie 40 anni e che vinse ben 40 premi Oscar.

Monica Bellucci è stata a Venezia per presentare in concorso On the Milky Road del regista serbo Emir Kusturica che torna trentacinque anni dopo il suo film di debutto Ti ricordi Dolly Bell? che quell’anno vinse il Leone d’oro per l’opera prima.

Vince una donna. Vince la lady vendetta del regista filippino Lav Diaz, The Woman Who Left, pellicola che sfiora le 4 ore. Si aggiudica il Leone d’oro di Venezia 73, Horacia Somostroso — interpretata da Charo Santos-Concio. E’ lei l’attrice feticcio di Diaz, tornata al cinema dopo la parentesi come manager del colosso filippino dei media Asb-Cbn. Una storia curiosa la sua.

Per certi versi, questa edizione della Mostra del cinema di Venezia 73 sembra una storia già scritta. E i titoli di coda parlano americano. I film in concorso che provengono dagli Usa hanno tutti i favori dei pronostici già dalla vigilia.

Tutta l’esperienza di Andrei Konchalovsky in un film sulla Memoria che gli vale il premio «Bresson». Al Lido il suo Il Paradiso riceve applausi malgrado un tema come quello trattato (la Shoah) sia in qualche modo inflazionato.

Arrivato al Lido di Venezia per fare presidente di giuria del Premio MigrArti al migliore documentario della 73. Mostra del Cinema (si tratta di ‘No Borders’ del regista italiano Haider Rashid con Elio Germano, primo film italiano girato in realtà virtuale a 360 gradi), Ferzan Ozpetek ha approfittato della grande attenzione destinata in questi giorni alla settima arte per annunciare il nuovo film di cui sta ultimando la sceneggiatura insieme a Gianni Romoli.

Lo abbiamo detto in passato, lo ripetiamo ora. Era il film più atteso in questa edizione numero 73 del Festival di Venezia e non ha deluso le aspettative: «Jackie» di Pablo Larraín è stato accolto da lunghi e scroscianti applausi al termine della proiezione stampa e si colloca di diritto tra i favoriti per la vittoria del premio più ambito della Mostra, il Leone d’oro.

Una modella bellissima, che esclama frasi quali “Anche tua figlia mangia le persone?” rivolgendosi a un cubano palestrato. E cannibale. Basterebbe questo per descrivere The Bad Bitch, opera dissacrante firmata Ana Lily Amirpour in concorso a Venezia 73.

Una commedia per adolescenti, sulla carta, dovrebbe interessare tutti. E magari fare ridere i più. Ma non è stato così per Piuma durante la sua proiezione alla settantatreesima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Un altro giorno sul Red Carpet. Un altro giorno importante per il Festival del Cinema di Venezia, giunto all’edizione numero 73. Un’edizione che non sta deludendo le aspettative, malgrado le classiche ‘critiche’ che piovono da tutte le parti. Oggi, Martedì 6 settembre, è per tutti la giornata di Kim Rossi Stuart e del suo “Tommaso”. Un’opera profonda, che si colloca fuori rispetto al concorso e che gli esperti apprezzano per via della sua profondità e delle riflessioni interessanti che è in grado di stimolare.

Il 31 agosto comincia la settantatreesima edizione del Festival del cinema di Venezia. La manifestazione sarà in programma fino al 10 settembre e sarà diretta anche quest’anno da Alberto Barbera, che ha preso il posto di Marco Müller nel 2011.

Manca sempre meno al grande evento. Domani, alle ore 20,30, si terrà la serata di pre-apertura della 73° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. L’appuntamento è in Sala Darsena al Lido, con un programma piuttosto impegnativo quanto eccezionalmente interessante. Verranno proiettati “Vedute” di Venezia, dei Lumière, nel centoventesimo anniversario dall’arrivo del cinema in Laguna, e “Tutti a casa” (1960) di Luigi Comencini, nel centenario della nascita del grande maestro.

Quando mancano ormai poco meno di sei giorni all’avvio di una delle kermesse più importanti di sempre, il Festival del Cinema di Venezia 2016 è un ‘carrozzone’ che sta per diventare realtà. Una realtà ricca di novità.
