L’Esorcista compie quarant’anni: gli spettatori sono ancora ‘posseduti’

Nel club degli ‘anta’, spesso, ci si entra coi capelli brizzolati se si tratta di esseri umani. Ma per i film non funziona così? Più invecchiano, più ringiovaniscono. Se sono horror, poi, fanno ancora più paura.

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Il 19 giugno è un compleanno che molti festeggeranno. Quello de “L’Esorcista”. Il film di William Friedkin uscì nella stessa data ma nel 1973 sconvolgendo l’America. L’effetto del film nelle sale fu dirompente. C’è chi svenne, chi manifestò segni di isteria, di panico, chi chiamò l’ambulanza a seguito di seri malori.

I malati di cuore vennero da subito allertati dai medici. Un film che fece, dunque, breccia nella realtà come pochi altri. Un film reale. Una pellicola in grado di creare sussulti e cambiare per sempre la storia del genere horror.

Impossibile, dunque, non festeggiare questa ricorrenza, così come è impossibile non considerare “L’Esorcista” come una delle pellicole culto di una generazione e di quella che l’ha seguita.

Così, tra nove giorni, presso le sale del circuito Nexo Digital, per un solo giorno, la pellicola di Friedkin torna in versione restaurata e digitalizzata in modalità Director’s Cut, con 11 minuti di scene terrificanti in più. Scene che vennero tagliate nell’edizione del 1973. Un’ottima occasione per rivedere questo capolavoro, tornando su quel cantiere archeologico in Iraq dove tutto ebbe inizio.

Per l’autore di questo ‘classico’ ci sarà poi un importante riconoscimento durante la prossima Mostra del cinema di Venezia che lo premierà con il Leone d’oro alla carriera proprio in concomitanza con il suo settantottesimo compleanno.