Il Cinemaniaco intervista Stallone e De Niro: “Noi felici, mai rivali”

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Storica presentazione europea, a Roma, per il lancio continentale de Il Grande match, film diretto da Peter Segal, nelle sale italiane dal 9 gennaio, dove le due star interpretano insieme nel ruolo di due ex pugili alle prese con l’incontro decisivo della loro carriera.

Sylvester Stallone plasticamente “ringiovanito” oltre che abbronzato, coppola e look da pensionato per Robert De Niro. Il Cinemaniaco c’era.

 Chi era più bravo a combattere sul set?

Stallone: A volte lui era più veloce di me, altre volte lo sorprendevo io. Ma alla fine possiamo dire che boxava meglio chi aveva dormito di più” (Ride).

Geloso della carriera dell’altro?

Stallone: Eccome! Era lui che mi portava via tutti i ruoli più interessanti!”

De Niro: “Ma dai, in realtà non c’è mai stata competizione fra noi. E poi abbiamo molto in comune. I Martini, ad esempio” (Ride).

Avete imparato qualcosa l’uno dall’altro?

De Niro: “Sylvester è stato davvero fondamentale. E’ molto più bravo di me a boxare e mi ha spiegato un sacco di cose che non sapevo. O che avevo dimenticato”,

Stallone:”Ho imparato una cosa fondamentale da Bob. Nelle pause della lavorazione io parlo molto, scherzo con tutti e spreco un sacco di energie. Lui invece parla davvero poco, sembra quasi assorto. Poi si accende la luce della macchina da presa e solo a quel punto esplode. E ti travolge con la sua incredibile energia”.

Che ne pensate dello sport che avete portato sullo schermo, la boxe?

Stallone: “E’ molto più di due uomini che si prendono a pugni in faccia. Al cinema poi è  la metafora della lotta quotidiana che conduce ogni uomo”.

De Niro:  “Penso che i film sullo sport più popolari siano quelli sulla boxe, perché quella sul ring è la battaglia che portaimo avanti da quando veniamo al mondo fino a quando muoriamo”.

Felici di questa esperienza?

Stallone: “E’ il film che io stesso avrei voluto vedere. Una di quelle cose irripetibili, che non si verificherà mai più di sicuro. Beh, ora con la boxe abbiamo chiuso”. (Ride)

Un bilancio?

De Niro:  “Invecchiando ti rendi conto che molte cose perdono d’importanza e che faresti meglio a prendere quello che viene con maggior leggerezza,. Io posso dire di sentirmi fortunato perché ancora oggi c’è un pubblico che mi segue. Ho avuto tanto successo e gli unici rimpianti o rimorsi che posso averre  fanno parte della mia sfera personale, privata. Naturalmente  nulla che abbia voglia di raccontare in pubblico”.

Fine del match. Pari, ai punti. Cose che succedono con i mostri sacri. O meglio, i pesi massimi.