Il curioso caso di Benjamin Button: effetti speciali da Oscar

Effetti speciali, digitali, e visivi, sono fondamentalmente delle tecniche che aiutano ed ampliano la creatività del regista e degli sceneggiatori che grazie a tecniche avanzatissime che vanno dalla computer grafica al tradizionale make-up speciale possono sbizzarirsi nel creare suggestioni visive e mondi fantastici senza alcuna limitazione di sorta.

Oggi parliamo di un ulteriore passo in avanti nella realizzazione di effetti digitali, parliamo della Digital Domain società del regista James Cameron e del suo lavoro sullle immagini e sugli attori della fiaba dark di David Fincher Il curioso caso di Benjamin Button.

La Digital Domain e David Fincher hanno deciso che la parabola della vita di Benjamin Button che nasce ottantenne e gradualmente ringiovanisce fosse il film ideale per esplorare il mondo degli effetti visivi, ed ampliarlo verso il make-up così da digitalizzare completamente il viso ed il corpo del protagonista Brad pitt.

L’idea di base è applicare gli ultimi sofisticatissimi software che catturano espressioni e movimenti del corpo, anche i più impercettibili, e farli gestire da un software che produce  modelli poligonali in 3d che verranno poi applicati direttamente su schermo al momento della fase di post-produzione, stiamo parlando  nel caso del film di Fincher di ben 52 minuti di film in cui sono presenti effetti digitali, il che in soldoni significa 325 inquadrature ritoccate, quindi non solo il personaggio di Brad Pitt, ma anche scene come paesaggi e location varie, hanno subito un salutare restyling.

I modelli poligonali su cui si lavora per questa sorta di applicazione digitale a strati del progressivo ringiovanimento del personaggio provengono da una fase precedente e più manuale che consiste nella scultura di un busto umano su cui applicare il make-up per poi scannerizzarlo e riportarlo virtualmente su pellicola, quindi la parte dicamo più tradizionale rimane l’effettivo punto di partenza per un effetto strabiliante.