I due mondi: per non dimenticare

Esistono due mondi paralleli, uno è quello in cui viviamo, confortevole, sicuramente stressante, ma stracolmo di cose profondamente inutili, l’altro è quello che ogni tanto ci appare fugace e lontano nei servizi dei telegiornali, un mondo duro, affamato e rassegnato, popolato di bambini soldato perduti in una bellissima e malata Africa, oppure ancora quello raccontato negli spot, che cercano con volti noti di risvegliare le nostre coscienze un pò assopite dal quotidiano, ecco sono questi i due mondi…

Ogni tanto bisogna premiare con un pò di visibiltà anche quei cortometraggi che fanno dell’impegno sociale e della denuncia il loro scopo ultimo, ed è con questo proposito che oggi vi presentiamo il cortometraggio I due mondi, realizzato da Renato Longobardi, uno sferzante messaggio diretto a chi fa dello spreco virtù e del denaro unico scopo di vita.

La tecnica e quella del videoclip, con l’accostamento di un azzeccato, e per una volta non invadente tema musicale, ad una serie di fotografie che mostrano volti, oggetti e richiami visivi ai due mondi paralleli del titolo quello del consumismo più sfrenato e quello della tragedia della fame e della povertà.

Percentuali e numeri fanno capolino per trasmetterci materialmente le cifre del disastro umanitario che affligge il globo, montaggio serrato che a volte sembra troppo frenetico, ma che in realtà sembra studiato per concentrare in pochi secondi concetti visivi con cui  tentare una sorta di input subliminale alla ricerca di un raffronto quasi imposto a chi guarda, per tenere alta l’attenzione e sempre in primo piano il messaggio. Un’ottimo esempio di come si possa trattare un tema così importante senza cadere in un facile e tediosa retorica, un lavoro veramente riuscito.