Festival di Roma 29 ottobre: ieri ‘occupato’ il red carpet, oggi Animal Kingdom e John Landis

Seconda giornata per la quinta edizione del Festival di Roma, ieri una serata piuttosto movimentata ha scandito il red carpet e la proiezione del film d’apertura Last Night, che avrebbe dovuto veder sfilare le attrici Keira Knightley ed Eva Mendes protagoniste della pellicola della regista Massy Tadjedin.

Il red carpet invece delle due dive americane ha visto protagonista un corteo di manifestanti contro i tagli del governo al settore cinematografico, corteo che ha visto uniti nella protesta il presidente di giuria Sergio Castellitto e un folto gruppo di attori e registi, tra questi Kim Rossi Stuart, Massimo Ghini, Carlo Verdone, Paolo Virzì senza dimenticare un sit-in di maestranze composto da macchinisti, elettricisti e tecnici.

Vediamo ora, dopo la doverosa cronaca extra-festivaliera, cosa ci riserva il programma odierno iniziando con i film in concorso che per la Selezione ufficiale prevedono l’italiano La scuola è finita, il documentarista Valerio Jalongo esplora la fiction e il mondo giovanile e l’iraniano Dog Sweat di Hossein Keshavarz, ancora il linguaggio del cinema-verità per narrare il quotidiano di sei ragazzi iraniani.

Per la sezione Alice nella città in programma Quartier lointain di Simon Garbaski, un quarantenne tra sogno e realtà torna bambino ripercorrendo la misteriosa scomparsa del padre, The Runway dell’esordiente Ian Power, una situazione straordinaria smuove una sonnolenta cittadina irlandese e infine Brothers di Paul Fraser, tre fratelli di diciassette, undici e sette anni a bordo di un furgone intraprendono un viaggio in cerca di un pezzo di ricambio per un orologio che appartiene al padre morente.

Concludiamo con gli eventi speciali, tra questi vi segnaliamo fuori concorso il crime Animal Kingdom, esordio dell’australiano David Michod vincitore del Sundance 2010, l’anteprima del lungometraggio d’animazione Winx Club 3D-Magica Avventura e gli incontri con il regista John Landis e l’attrice Fanny Ardant. (foto Zimbio)