The Innkeepers, recensione in anteprima

Dopo oltre un secolo di attività l’albergo Yankee Pedlar sta per chiudere i battenti, restano pochi giorni e alla reception ad accogliere gli ultimi clienti ci sono Claire (Sara Paxton) e Luke (Pat Healy), due ragazzi che hanno trascorso gli ultimi tempi a registrare ed annotare tutti gli strani eventi accaduti nell’albergo, che li hanno portati a credere che il luogo sia infestato e che al suo interno vi si aggiri il tormentato spettro di una sposa suicida abbandonata sull’altare. Luke, che afferma di essere stato testimone oculare di un’apparizione della spettrale sposa, ha anche costruito un sito internet dedicato allo Yankee Pedlar su cui caricare notizie, immagini e registrazioni sonore. Sarà proprio nell’ultimo weekend di apertura che le manifestazioni sovrannaturali si acuiranno in maniera esponenziale, generando visioni orrorifiche che preannunceranno un’incombente tragedia.

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40 Carati, recensione

New York City, Nick Cassidy (Sam Worthington) ex-poliziotto condannato per un furto di diamanti evade durante i funerali del padre e si reca presso l’Hotel Roosevelt registrandosi sotto il falso nome di Walker. una volta in stanza consuma un lauto pasto, scrive un appunto su un foglio, esce dalla finestra sita al 21° piano dell’edificio e cammina lungo il davanzale, pronto a suicidarsi lanciandosi nel vuoto. Ben presto la folla sulla strada sottostante comincia ad accalcarsi e le forze dell’ordine arrivano sul posto. Jack Dougherty (Edward Burns), un negoziatore della polizia è pronto ad ascoltare Nick, ma lui si rifiuta e chiede che sia la detective Lydia Mercer (Elizabeth Banks) ad occuparsi di lui. La Mercer reduce da un recente negoziato andato male con un poliziotto suicida si trova in un periodo di aspettativa, ma è costretta a tornare al lavoro. Quello che la Mercer si troverà di fronte giunta nella stanza d’albergo non sembra affatto un uomo disperato pronto a togliersi la vita, bensì un uomo determinato che si professa innocente e che conscio di essere stato incastrato ha deciso di farsi giustizia da solo, portando alla luce un vero e proprio complotto che coinvolge un losco magnate immobiliare (Ed Harris) e alcune mele marce del suo stesso dipartimento.

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Albert Nobbs, recensione

Irlanda diciannovesimo secolo, Albert Nobbs (Glenn Close) è un cameriere che ha trascorso oltre vent’anni prestando servizio nei migliori alberghi, considerato affidabile e per la sua natura introversa molto discreto, Nobbs in età matura è finito a servire in un piccolo albergo gestito da Mrs. Baker (Pauline Collins), eccentrica albergatrice che ignora che il gentiluomo che si trova di fronte tutti i giorni sia in realtà una lei, si perchè dietro il compito Nobbs si cela una donna dal passato tormentato, costretta a fingersi uomo per poter sopravvivere e che da anni risparmia ogni singolo scellino guadagnato sognando di aprire un’attività  in proprio. A scuotere il sonnolento tran tran dell’albergo giungerà l’imbianchino Hubert Page (Janet McTeer), che non solo scoprirà il segreto di Nobbs, ma si rivelerà anch’esso una donna. La scoperta in principio scioccherà Nobbs, ma in seguito saputo che Page ha anche una moglie, aprirà a Nobbs nuovi possibili scenari per un futuro fino a quel momento pensato in solitario, ma che forse non dovrà per forza essere tale.

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La verità nascosta, recensione

Il direttore d’orchestra Adrian (Quim Gutiérrez), che ha appena ricevuto un’offerta per dirigere la Filarmonica di Bogotá, chiede alla sua fidanzata Belen (Clara Lago) di abbandonare la Spagna e seguirlo in Colombia, dove la coppia si trasferirà in una villa immersa nel verde. di proprietà di un’agiata vedova di Berlino in procinto di tornare in Europa. Belen in seguito ad alcuni comportamenti tenuti da Adrian, stizzita e ingelosita lo lascerà con un video-messaggio lasciando intendere all’uomo che non tornerà mai più, ma da quel momento della ragazza si perderà ogni traccia. Adrian sarà così costretto a denunciarne la scomparsa alla polizia locale finendo inevitabilmente tra i sospettati. Nel frattempo, in preda alla disperazione e ai fumi dell’alcol, Adrian fa la conoscenza della bella cameriera Fabiana (Martina García), tra i due nascerà una relazione e Fabiana si trasferirà nella villa dell’uomo scoprendo ben presto, sia che Adrian è sospettato dalla polizia di essere la causa dell’improvvisa scomparsa della sua fidanzata, sia che nella casa sembra aleggiare una strana presenza che le causa una profonda inquietudine.

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True Justice-La confraternita, recensione

Torniamo ancora in quel di Seattle per altri due casi che coinvolgono la squadra di poliziotti sotto copertura capitanata da veterano Elijah Kane (Steven Seagal). Stavolta Kane e i suoi uomini se la vedranno con la banda dei Tong che è in procinto di stringere un’alleanza con la famigerata Yakuza, spietata e tentacolare mafia nipponica. Dopo una sparatoria in un magazzino tra i Tong e una gang ispanica, Kane e il suo team avranno uno scontro in cui un uomo dei Tong verrà ucciso e uno arrestato. Nel frattempo in una delle banche della città Leroy Jacobs, padre di famiglia ormai disperato dopo aver perso il figlio in Iraq e il sequestro della sua casa pignorata dalla banca, irrompe armato di fucile nella filiale in cui lavora l’impiegato addetto al suo mutuo e sequestra tutti i presenti chiedendo di parlare con Kane.

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The Double, recensione in anteprima

Dopo l’uccisione a sangue freddo di un’importante personalità politica, il veterano Paul Shepherdson (Richard Gere), ex-agente operativo della CIA viene convocato per un briefing d’emergenza che riguarda un possibile ritorno in attività di Cassius, nome in codice di un letale killer sovietico in attività ai tempi della Guerra fredda, che si credeva ormai morto e a cui proprio Shepherdson all’epoca aveva dato la caccia. Nonostante una minuziosa relazione presentata al consesso da Ben Geary (Topher Grace), un giovane analista dell’FBI, Shepherdson non è affatto convinto che Cassius sia ancora vivo, ma il direttore della CIA Tom Highland (Martin Sheen) lo convince a tornare in campo per accertarsi che questo omicidio, dal modus operandi così peculiare sia solo una mera coincidenza. Così Shepherdson tornerà in pista supportato da Geary che su Cassius ha scritto un vero e proprio saggio, ma quello che i due agenti porteranno alla luce sarà un segreto che era meglio per tutti restasse sepolto.

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Star Wars episodio 1 – La minaccia fantasma 3d, recensione in anteprima

All’inizio c’era Dart Fener, la Morte Nera e Luke Skywalker con la principessa Leila, ma era solo il 1977 quando uscì il primo di tre titoli della trilogia classica (quella di mezzo, per intenderci); dopo 20 anni dall’uscita di Star Wars, è nel 1997 che il primo episodio incontra le sale e -a distanza di 15 anni- vede il ritorno al cinema, dal 10 febbraio,  con una dimensione in più: Star Wars episodio I – La minaccia fantasma 3d.

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Tre uomini e una pecora, recensione in anteprima

Mentre sono in vacanza su una paradisiaca isola tropicale l’inglese David Locking (Xavier Samuel) e l’australiana Mia Ramme (Laura Brent) si incontrano, si piacciono e si innamorano. Entro la fine di una settimana da sogno, David propone a Mia di sposarlo e lei accetta. David torna così in Inghilterra per dare la lieta notizia ai suoi tre migliori amici: lo sbruffone, ma sensibile Tom (Kris Marshall), l’ingenuo e ipocondriaco Graham (Kevin Bishop) e il depresso cronico Luke (Tim Draxl) recentemente scaricato dalla sua ragazza. I tre all’inizio non la prendono molto bene, specialmente perchè il matrimonio avrà luogo in Australia e c’è la possibilità che David si trasferisca lì stabilmente, ma poi visto l’amico al settimo cielo e sinceramente innamorato, i tre fanno buon viso a cattivo gioco e lo accompagnano da Mia, dove il gruppetto farà la conoscenza della famiglia Ramme composta dalla madre Barbara (Olivia Newton-John), dal padre Jim (Jonathan Biggins), dalla sorella Daphne (Rebel Wilson) e dalla pecora di famiglia Ramsy a cui il padre di Mia, influente personalità politica è molto affezionato. Mancano poche ore alla cerimonia e una catastrofe di proporzioni ovine sta per abbattersi sui futuri sposi…

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Millennium: Uomini che odiano le donne, recensione

Il giornalista investigativo e co-proprietario della rivista Millennium, Mikael Blomkvist (Daniel Craig), ha appena perso una causa per diffamazione intentata contro di lui dall’ambiguo uomo d’affari Hans-Erik Wennerstrom. con Blomkvist e la rivista condannati a pagare un salato risarcimento che potrebbe causare la chiusura del magazine. Nel frattempo, l’esperta hacker Lisbeth Salander (Rooney Mara) sta conducendo una ricerca per la Milton Security proprio riguardo a Blomkvist, il controllo è stato commissionato da Henrik Vanger (Christopher Plummer), direttore generale delle Industrie Vanger che vuole ingaggiare il giornalista per far luce sulla scomparsa della nipote, Harriet Vanger avvenuta quarant’anni prima e che Vanger sospetta essere stata uccisa da un membro della famiglia, ma l’indagine di Blomkvist, supportata dalla tormentata Salander aprirà nuovi ed inaspettati scenari e metterà entrambi sulle tracce di un serial-killer.

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Hugo Cabret, recensione

Parigi 1930, il dodicenne Hugo Cabret (Asa Butterfield), orfano di madre vive con suo padre (Jude Law) un abilissimo maestro orologiaio. Purtroppo Hugo perderà anche il padre a causa di un devastante incendio e di lui gli resterà solo un automa rotto che i due stavano riparando. Hugo dopo la morte del padre sarà affidato allo zio, un orologiaio alcolizzato che è responsabile della manutenzione degli orologi nella stazione ferroviaria di Gare Montparnasse, suo zio prima di scomparire gli insegnerà a prendersi cura degli orologi. Hugo si ritroverà così a vivere da solo tra le mura della stazione, occupandosi segretamente degli orologi, rubando cibo e lavorando sull’automa. Il ragazzino per portare a termine la riparazione dell’automa, che è diventata il suo scopo nella vita, ruba parti meccaniche ed attrezzi da un negozio di giocattoli, ma verrà scoperto dal proprietario George Meliés (Ben Kingsley) che minaccerà di consegnarlo all’ispettore della stazione (Sacha Baron Cohen), togliendo ad Hugo un prezioso diario con schizzi e progetti del padre. Sarà il tentativo di Hugo di recuperare il diario che lo porterà in una fantastica avventura tra libri, cinema e misteri in cui sarà affiancato dalla graziosa Isabelle (Chloe Moretz), appassionata di libri e figlia adottiva di Meliés.

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Dorme, recensione in anteprima

Diretto da Eros Puglielli, Dorme è una commedia grottesca che narra la storia di Ruggero, un giovane diciottenne della periferia romana lasciato dalla fidanzata Anna perché troppo basso; il ragazzo però non si rassegna e cerca di parlare con la giovane amata a telefono, ma ogni volta gli viene risposto: Anna dorme.

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Qualcosa di Straordinario, recensione in anteprima

Qualcosa di Straordinario (titolo originale Big Miracle) è la storia di una famiglia di balene intrappolate sotto il ghiaccio dell’Alaska, tratta da un evento realmente accaduto negli anni ’80, un salvataggio incredibile che ha unito il mondo.

Con Drew Barrymore e John Krasinski, la pellicola rispecchia gli eventi accaduti nel 1988 e, cinematograficamente parlando, ha una forza trascinante e le dinamiche tra i diversi personaggi sono ben calibrate al punto focale della vicenda, ossia liberare prima possibile la famiglia di grandi cetacei in pericolo di vita.

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Hesher è stato qui, recensione in anteprima

Dopo aver perso la madre in un incidente d’auto la vita in casa e fuori per TJ (Devin Brochu) si è fatta dura, suo padre (Rainn Wilson) è caduto in una forte depressione che lo ha reso apatico e dipendente dagli psicofarmaci e sua nonna (Piper Laurie), per quanto possa provare a reagire è troppo anziana per riuscire a sostenere entrambi. Dopo un litigio con il padre ed un incidente con la bici TJ fa la conoscenza di Hesher (Joseph Gordon-Levitt) un ragazzo sbandato, preda di pulsioni rabbiose che vive alla deriva. Il ragazzino involontariamente farà perdere ad Hesher l’alloggio che occupava abusivamente mettendolo nei guai con la polizia e non ci vorrà molto perchè TJ se lo ritrovi a bivaccare in casa. Inizierà così per la famiglia Forney una stramba convivenza all’insegna del surreale con questa vera e propria mina vagante, che insieme alla graziosa commessa di un supermercato (Natalie Portman) parteciperà in un modo piuttosto singolare all’elaborazione del lutto di TJ e suo padre.

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War Horse, recensione in anteprima

Ted Narracott (Peter Mullan), un fattore inglese del Devon in preda ai fumi dell’acol entra in competizione con il proprietario della sua fattoria e acquista ad un’asta un cavallo per una somma spropositata, che rischia di costargli molto più caro delle ghinee sborsate. Infatti il cavallo sembra completamente inadatto a lavorare nei campi , ma il figlio Albert (Jeremy Irvine) convinta anche la madre Rose (Emily Watson) infuriatasi per la bravata del marito si prende l’impegno di allevare il cavallo, irrobustirlo e prepararlo al duro lavoro con l’aratro. Incredibilmente e contro le previsioni di tutti Joey, questo il nome dato da Albert al puledro dimostrerà una forza e un’intelligenza fuori dal comune e stabilirà un forte legame con Albert, che purtroppo con l’avvento della guerra si vedrà portare via il cavallo da un ufficiale dell’esercito britannico (Tom Hiddleston) in partenza per il fronte. Da quel momento in poi per Joey inizieranno una serie di peripezie che lo vedranno spostarsi attraverso la Francia, passando di trincea in trincea e di mano in mano mentre il suo padroncino, nel frattempo arruolatosi non ha dimenticato la sua promessa di ritrovarlo e di riportarlo a casa con lui.

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