Prometheus, recensione in anteprima

Nel 2089 gli archeologi Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) e Charlie Holloway (Logan Marshall-Green) scoprono una mappa stellare che accomuna varie culture antiche non collegate tra loro. La coppia di studiosi interpreta questa scoperta come un invito a visitare quelle coordinate e a far luce sui precursori degli esseri umani. Peter Weyland (Guy Pearce), anziano amministratore delegato della Weyland Corporation, finanzia la costruzione dell’astronave Prometheus, un vascello scientifico che seguirà le indicazioni dei due archeologi che condurranno sulla luna LV-223.

Giunto a destinazione l’equipaggio, una volta uscito dal sonno indotto dalla stasi, sarà accolto da David (Michael Fassbender) un sofisticatissimo androide che ha vegliato su di loro durante l’intero viaggio. Approdati sul planetoide nel 2093 un team scenderà in esplorazione sulla superficie per affrontare quello che potrebbe rivelarsi l’evento scientifico più importante dell’intera storia del genere umano, capace di portare l’uomo ad un livello superiore di consapevolezza e di comprensione dell’universo stesso, rispondendo a quesiti irrisolti che da sempre circondano l’essere umano e la sua unicità.

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Adorabili amiche, recensione

Quattro amiche di lunga data Nelly (Jane Birkin), Gabrielle (Caroline Cellier) e Chantal (Catherine Jacob) decidono di accettare un invito che vedrà Philippe (Thierry Lhermitte), un vecchio amor perduto che le tre cinquantenni hanno in comune, convolare a nozze. Chantal che fa la promoter in un supermercato è satura del marito fedifrago, Nelly è una insegnante d’inglese dal carattere solare che vorrebbe dare uno scossone alla sua vita e Gabrielle, ricca e single, ha il terrore d’invecchiare ed ha sviluppato una sorta di dipendenza dal sesso con cui si stordisce e che almeno temporaneamente le fa dimenticare il tempo che passa. Tutte e tre condividono una lotta quotidiana con una solitudine che incombe e con un quotidiano con cui non si sentono in sintonia. A bordo di una vecchia Citroen attraverseranno la Borgogna in cerca di novità e soprattutto di certezze perdute.

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Biancaneve e il cacciatore, recensione in anteprima

C’era una volta un magnanimo re di nome Magnus (Noah Huntley), l’uomo aveva perduto la sua amata regina Eleanor (Liberty Ross) ma ella prima di andarsene gli aveva donato Biancaneve (Kristen Stewart) una figlia bellissima, dal cuore puro e dai modi gentili. Quando un esercito oscuro frutto di potente magia nera minaccerà il regno, re Magnus porterà il suo esercito in battaglia sconfiggendo l’orda di soldati oscuri e liberando dalla loro prigionia Ravenna (Charlize Theron), una bellissima donna che ben presto farà capitolare il sovrano da troppo tempo solo, sposandolo e diventando la matrigna di Biancaneve. Purtroppo quello che il sovrano ignora è che Ravenna è una potente e malvagia strega ossessionata dalla giovinezza e che cova un odio profondo verso gli uomini, ad eccezione di Finn (Sam Spruell), suo fratello e fidato braccio destro.

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Paura 3D, recensione in anteprima

Marco (Claudio Di Biagio), Simone (Lorenzo Pedrotti) e Ale (Domenico Diele) ammorbati dalla noia da periferia decidono di passare un weekend alternativo in una lussuosa villa di un nobile che ha deciso di passare fuori il fine settimana, In possesso delle chiavi della casa il terzetto si intrufola nella villa del marchese Lanzi (Peppe Lanzi) un tipo strano che ha una grande passione per le auto d’epoca che ama collezionare. Purtroppo per gli improvvidi intrusi un guasto alla macchina costringerà Lanzi a rientrare in netto anticipo sul previsto cogliendo sul fatto i ragazzi che nel frattempo esplorando la casa hanno scoperto una cantina in cui è tenuta prigioniera, nuda e legata, una giovane ragazza (Francesca Cuttica).

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Il Dittatore, recensione in anteprima

L’ammiraglio generale Hafez Aladeen (Sacha Baron Cohen) è un infantile, borioso e libidinoso despota antisemita in perenne conflitto con l’occidente, che oltre a porre un vero e proprio embargo sul petrolio estratto nel suo paese, la fittizia repubblica nordafricana di Wadiya, sta anche lavorando alacremente allo sviluppo di armi di distruzione di massa. Dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite decide di intervenire militarmente, Aladeen intraprende un viaggio diplomatico alla sede dell’ONU di New York onde rivolgersi al Consiglio e farlo desistere dai suoi intenti bellicosi. Giunto negli States Aladeen però viene rapito da Clayton (John C. Reilly), un sicario ingaggiato dal suo perfido zio Tamir (Ben Kingsley). Tamir sostituisce quindi Aladeen con un sosia di nome Efawadh, un fantoccio che può manipolare a suo piacimento e a cui far firmare un documento di democratizzazione e apertura di Wadiya che include l’annullamento dell’embargo sui giacimenti di petrolio del paese. Nel frattempo Aladeen riesce a sfuggire ai suoi carcerieri e privo della sua folta barba, che gli è stata rasata rendendolo praticamente irriconoscibile, vaga senza meta per la città dove incontra la graziosa attivista Zoey (Anna Faris), che decide di aiutarlo offrendogli un lavoro.

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W.E. – Edward e Wallis, recensione

Su schemo scorrono le storie parallele di due donne fragili, ma al contempo determinate nella loro ricerca dell’amore, una che si svolge nel passato durante gli anni trenta e vede protagonista la celebre Wallis Simpson (Andrea Riseborough), americana divorziata che rubò il cuore al re d’Inghilterra Edoardo VIII (James D’arcy) che abdicò per lei e per lei subì l’esilio dalla sua patria e una che si svolge ad oltre sessant’anni di distanza, nel 1998 a New York dove Wally Winthrop (Abbie Cornish) ossessionata da questa storia d’amore struggente si identifica con la duchessa di Windsor e intraprenderà un doloroso percorso che la porterà fuori da un travagliato matrimonio e verso una maternità cercata con tutte le sue forze, mentre sullo sfondo scorreranno le immagini della più grande storia d’amore del ventesimo secolo e di uno dei più grandi scandali a corte che scosse dalle fondamenta la monarchia britannica.

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Il mio nome è nessuno, recensione

1899 un giovane vagabondo che si fa chiamare Nessuno (Terence Hill) e con un incredibile istinto da pistolero viaggia attraverso l’Ovest americano e finisce per incrociare la strada con Jack Beauregard (Henry Fonda), un leggendario cacciatore di taglie ormai anziano che sta pensando di ritirarsi in Europa. Nessuno è un grande ammiratore di Beauregard e segue sin da ragazzino tutte le sue imprese, ma il suo entusiasmo e l’idealizzazione dell’uomo si scontreranno con la realtà di un vecchio pistolero stanco, incattivito e disilluso che in cuor suo è consapevole, ma non accetta che il suo mito sia ormai al tramonto. Nessuno però non demorderà e nonostante la riluttanza di Beauregard lo convincerà a tentare un’ultima impresa titanica che se riuscirà inciderà a fuoco il suo nome nel mito del vecchio West.

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Carjacked, recensione in anteprima

Lorraine Burton (Maria Bello) è una donna profondamente insicura che dopo un brutto divorzio alleva da sola il suo figlioletto di sette anni Chad, senza uno stipendio che le permetta di vivere con dignità e con il marito, un militare violento e prevaricatore, che la vessa psicologicamente e minaccia di toglierli la custodia del figlio. Una sera Lorraine di ritorno con il figlio da una seduta di terapia di gruppo è diretta verso casa con la sua automobile, quando fa una breve sosta ad un distributore di benzina. Una volta rientrata in macchina ad attenderla non c’è solo il figlio, ma anche Roy (Stephen Dorff) un rapinatore di banche in fuga dalla polizia. Roy sequestra madre e figlio costringendoli asd intraprendere un viaggio per Tijuana in Messico. Lungo il cammino Lorraine comincerà a comprendere l’indole violenta e psicopatica del suo sequestratore e cercherà con ogni mezzo di difendere l’incolumità del figlio.

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Darling Companion, recensione

Beth Winter (Diane Keaton) sta affrontando quella che viene comunemente definita sindrome del nido vuoto, lei e suo marito Joseph (Kevin Kline) stanno per salutare anche la seconda figlia (Elizabeth Moss) che sta per sposarsi con un affascinante veterinario e ben presto lascerà la casa di famiglia. Il rapporto tra Beth e Joseph è in crisi, il loro matrimonio arranca tra la tristezza di lei e l’egocentrismo di lui. Un bel giorno Beth trova in autostrada Freeway, un cane abbandonato che prenderà con se riversando sull’animale tutto l’affetto che non può più dare quotidianamente alle sue figlie e sopperendo alle attenzioni che suo marito non sembra più in grado di dargli.

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Detachment – Il distacco, recensione in anteprima

Henry Bathes (Adrien Brody) è un insegnante introverso che vaga di scuola in scuola impartendo da supplente istruzione e conoscenza, ma senza mai rimanere abbastanza a lungo per instaurare un qualsivoglia rapporto o parvenza di attaccamento con i suoi studenti, che gli scorrono davanti come volti indefiniti e caratteri appena abbozzati. Una situazione ideale per chi cerca di nascondersi alla luce del sole, almeno fino a quando un giorno Henry approda al suo prossimo incarico, una supplenza in una grigia scuola superiore con una scolaresca problematica. Al suo ingresso in questa scuola particolare il suo carattere schietto invece che straniarlo dal contesto lo avvicinerà agli studenti e un mondo sopito di emozioni verrà risvegliato in lui da tre figure femminili, tanto diverse quanto complementari nel riempire la sua esistenza vissuta in sordina: la studentessa Meredith (Betty Kaye), l’insegnante Miss Madison (Christina Hendricks) e una prostituta adolescente di nome Erica (Sami Gayle), a cui Henry ha concesso un breve riparo dalla strada. Ognuna di queste donne rappresentanti di un intrigante microcosmo al femminile, come Henry, vivono in un limbo in cerca di qualcosa di bello cui aggrapparsi, in un mondo crudele in cui apparentemente non c’è spazio per l’amore.

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Safe, recensione in anteprima dell’action con Jason Statham

Luke Wright (Jason Statham) è un lottatore di arti marziali miste con un passato nebuloso alle spalle e una gabbia dove combattere per un po’ di adrenalina e qualche soldo per sbarcare il lunario. Purtroppo per Luke un incontro non va come come gli era stato imposto, lui vince l’altro finisce in coma e un losco allibratore e un boss della mafia russa si trovano con parecchi soldi in meno. La vendetta sarà atroce, la moglie di Luke verrà uccisa e lui sarà costretto ad un esilio come senzatetto senza alcuna possibilità di legarsi a qualcuno che finirebbe in poco tempo morto ammazzato. Disperato, svuotato e sull’orlo del suicidio Luke trova la sua via di redenzione e uno scopo per tornare a lottare diventando angelo custode e guardia del corpo di Mai (Catherine Chan), una ragazzina cinese con capacità matematiche sbalorditive e un codice cifrato in suo possesso a cui sono interessati la mafia russa, le Triadi cinesi e una squadra di poliziotti corrotti…

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Viaggio in paradiso, recensione di Get the Gringo

Dopo aver rapinato un boss della droga, una coppia di rapinatori oltrepassa il confine con un paio di borse colme di contanti, ma vengono intercettati dalle autorità e mentre uno di loro ferito muore dopo uno spettacolare incidente d’auto l’altro, che chiameremo Gringo (Mel Gibson), finisce nelle mani di alcuni poliziotti corrotti che gli rubano il bottino e lo seppelliscono in una prigione messicana sperando che nessuno lo venga a cercare. Purtroppo per loro non sarà così perchè il legittimo proprietario dei soldi invierà alcuni scagnozzi oltreconfine per recuperare il maltolto. Nel frattempo Gringo mentre cerca di sopravvivere alla prigionia, stringerà amicizia con un ragazzino di dieci anni che nasconde un segreto e la sua bella madre, entrambi ospiti del boss che controlla il carcere.

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Iron Sky, recensione in anteprima

Nel 2012 il Presidente degli Stati Uniti in carica (Stephanie Paul) programma una missione sulla Luna per promuovere la sua rielezione, ma i due astronauti che compongono l’equipaggio dopo l’allunaggio scopriranno qualcosa di incredibile, il lato oscuro della luna è occupato da una gigantesca base nazista dove gli eredi del Terzo Reich stanno preparando da decenni un’invasione della Terra grazie ad una nuova arma, la potentissima Götterdämmerung, un vascello spaziale che guiderà la flotta del nuovo Führer (Udo Kier) alla conquista dell’intero pianeta, per portare a termine il piano di conquista del mondo immaginato da Hitler prima della sua disfatta che culminò con il suo suicidio in quel di Berlino il 30 aprile 1945.

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21 Jump Street, recensione in anteprima

Morton Schmidt (Jonah Hill) e Greg Jenko (Channing Tatum) sono ex-compagni di scuola che si incontrano di nuovo all’accademia di polizia. I due ai tempi delle superiori erano su fronti opposti, Schmidt era un nerd dagli ottimi voti, ma sfortunato in amore, mentre Jenko era uno studente pessimo e un atleta molto popolare amato dalle ragazze. Nonostante le palesi differenze caratteriali i due finiscono per sviluppare un’improbaile alleanza presso l’accademia supportandosi a vicenda durante il corso per diventare agenti e diventando di fatto grandi amici. Dopo aver conseguito il diploma da agente i due lavoreranno insieme come partner e dopo un primo agognato arresto mandato a monte per palese inettitudine, i due verrano spediti in una task-force di poliziotti sotto copertura nota come 21 Jump street e in men che non si dica si ritroveranno infiltrati come studenti in una scuola, a caccia di alcuni giovani spacciatori di una nuova droga sinteitca che ha causato la morte di un ragazzo.

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