Scary Movie 3, recensione

Dopo un veloce prologo con coppia di oche siliconate intente a raccontarsi di una videocassetta maledetta che uccide a 7 giorni dalla sua visione, scopriamo che Tom (Charlie Sheen), agricoltore ed ex-sacerdote in crisi per la tragica perdita della moglie, trova nella sua proprietà uno dei famigerati cerchi nel grano, inquietante preludio ad un’imminente invasione aliena.

Così seguiremo  le peripezie della bella e ambìziosa giornalista Cindy Campbell (Anna Faris), che dovrà confrontarsi non solo con una molesta e inquietante ragazzina in umido intenzionata ad ucciderle il nipotino veggente e sfigato, ma anche con l’imminente invasione aliena i cui indizi la porteranno proprio nella fattoria di Tom, dove come si suol dire tutti i nodi verranno al pettine.

Non sappiamo chi ringraziare, ma finalmente qualcuno ha fermato i fratelli Wayans, che con le loro truci parodie all’insegna del doppiosenso a raffica, e delle  battute da caserma stavano rischiando di massacrare ulteriormente un genere già inflazionato di per sè da pellicole che sfiorano l’orrido, vedi il recente Disaster Movie, e da una nuova schiera di sedicenti sceneggiatori che confondono demenziale con idiota, inconsapevoli che le parodie cinematografiche o spoof-movies che dir si voglia, hanno un background di tutto rispetto e non si improvvisano nel salotto di casa o tra amici.

Il regista David Zucker, nel curriculum il cult L’aereo più pazzo del mondo, Top Secret e la spassosa trilogia de La pallottola spuntata, ci mette una bella pezza mettendo in scena uno spoof-movie nel senso più classico del termine, sicuramente tutto non funziona sempre a dovere, ma alcune gag sono davvero riuscite, per non parlare delle incursioni di Leslie Nielsen nei panni di un esilarante Presidente degli Stati Uniti.

Il film gioca con due classici che sono l’ossatura prinicipale dello script, Il remake The Ring di Gore Verbinski e Signs di M. Night Shyamalan, si punta molto su gag dinamiche, con l’aggiunta di vari omaggi a cult come la trilogia di Matrix dei fratelli Wachowski e l’outsider 8 mile di Curtis Hanson,

Diciamo che premiamo questo terzo capitolo nonostante qualche incertezza, il quarto capitolo andrà molto meglio, primo per il provvidenziale passaggio del testimone al veterano Zucker, ancora ci stiamo riprendendo da un disastroso secondo capitolo, poi per la sempre brava Anna Faris e lo spassoso  Leslie Nielsen, e in ultimo per la confezione che mostra un comparto tecnico davvero notevole, tra una goliardata e l’altra, ci si accorge ben presto che la messinscena ha fatto un bel salto in avanti.