Venezia 70: l’edizione è per palati forti

Sarà un’edizione particolare quella che inizierà dopodomani al Lido. Se l’eros è l’ingrediente segreto di Venezia 70, non mancheranno film molto ‘forti’. Violenza, amputazioni, pedofilia, incesti, necrofilia e prostituzione. Ci sarà di tutto anche quest’anno alla Mostra del Cinema lagunare. In cartellone , nelle diverse sezioni, sono moltissimi i film che affrontano tematiche estreme con un linguaggio decisamente forte.

Moebius

In cima alla lista dei ‘dannati’ c’e’ ancora una volta il regista sudcoreano Kim Ki-duk, che ha già shockato il Lido tredici anni fa con il suo ‘L’isola’ e l’ormai famosa scena della protagonista che si inserisce degli ami da pesca nella vagina.

Questa volta il regista è fuori concorso con “Moebius“, censurato ripetutamente in Corea del Sud e in prima mondiale a Venezia, che narra la profonda crisi autodistruttiva di una famiglia, passando per episodi incestuosi ed arrivando a mostrare un’evirazione, in un vortice di violenza decisamente respingente.

Come detto più volte dal direttore della Mostra, Alberto Barbera, quello di Kim Ki-duk e’ il film più crudele del cartellone, che assume la provocazione come elemento fondante. Barbera ha aggiunto che

Anche per noi selezionatori la prima reazione è stata un pò troppo!. Una reazione di totale rifiuto, poi, superando un facile disgusto abbiamo colto la dimensione importante, autorale dell’opera.