Scherzi d’amore, recensione

sp_revenge_header []L’affascinante Rose (Christine Lahti) è una donna che affronta l’avanzare dell’età con un’incredibile classe, ha una famiglia decisamente invidiabile, un bel marito e un lavoro che la soddisfa, insomma sembra che niente possa incrinare tutta quest’armonia. Invece è proprio la sua età. o perlomeno è quello che pensa Rose, che innescherà un devastante cataclisma emotivo nella sua vita che in men che non si dica la lascerà senza marito e senza un lavoro,

Purtroppo il bel maritino Nathan (Brian Kerwin), anche lui in piena crisi di mezz’età, si innamora della sua assistente, la giovane Mindy (Abby Brammell), una caso da manuale, con relativo abbandono del tetto coniugale e scatenando le ire della sconfortata Rose che sentirà ancor più il peso della sua età dovendosi confrontare con una ragazzina.

Potrebbe andar peggio? Certamente, perchè Nathan, che è il direttore della rivista per cui lavora Rose, nonchè il suo capo, la licenzia paventando una fantomatica nuova e più giovane linea editoriale. Sembra proprio che la situazione sia irreparabile, ma quando Rose sembra aver toccato il fondo, qualcosa nella sua vita cambia, il ritorno di un suo ex-fidanzato nella sua vita metterà tutto il disastro sotto una nuova prospettiva e quella che sembrava la sua fine, si rivelerà solo un nuovo inizio.

Deliziosa questa comedy televisiva, così come deliziosamente intrigante è la sua protagonista, la talentuosa Christine Lahti, una beniamina del piccolo schermo (Chicago Hope) che non disdegna qualche puntatina cinematografica come con la comedy Bebè Mania di Leonard Nimoy e il drammatico Fuga per un sogno di Edward Zwick.

Ottimo copione per un adeguato e in alcuni casi limitante formato televisivo, dialoghi brillanti e un cast in parte per un tv-movie che fa dell’intrattenimento virtù, e ci parla di crisi di mezz’età, amore e cambiamenti, insomma della vita, senza tralasciarne alcuni fastidiosi e inevitabili effetti collaterali.