Io, Lei e i suoi Bambini: recensione

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Nick (Ice Cube) è quello che si definisce un single e playboy incallito, ma anche per lui arriva ben presto il colpo di fulmine, lei è Susanne (Nia Long) una bella divorziata che però ha due figli da accudire ed un lavoro che la impegna molto, non impedendogli però di essere un’amorevole mamma in carriera.

Un imprevisto che sembra un vero colpo di fortuna, Susanne dovrà per lavoro rimanere a New York per le vacanze, permette a Nick  di poter dimostrare alla donna la sua maturità e la serietà delle sue intenzioni, così si offre volontario per portare la coppia di ragazzini da Washington a New York cosi da poter riunire la famiglia e far capitolare Suzanne.

Nick non sa che quello che sta per intraprendere più che un viaggio sarà un incubo perchè le due piccole canaglie hanno architettato un piano per eliminare l’ennesimo spasimante della madre.

Discreto family-movie che ci mostra il cattivaccio rapper da action Ice Cube in un’inedita versione babysitter per forza, sulla scia di film come Missione tata con con il nerboruto Vin Diesel, tematica poi proseguita anche nel disneyano  Cambio di gioco con l’ipertrofico ex-.wrestler The Rock, ancora un duro che ci mostrerà la sua indole paterna anche in questo caso dopo aver subito di tutto e di più da un paio di pestiferi marmocchi.

Il film non funziona sempre, si ride a corrente alternata, questo dovuto anche al protagonista che non conta un’adeguata gamma di espressioni necessarie ad una comedy, e nei momenti in cui la situzione richiederebbe una certa capacità reciatativa si notano le carenze che in questo caso l’esile sceneggiatura cerca, non sempre riuscendovi, di coprire.

Io, lei e i suoi bambini, vistose mancanze a parte, comunque funziona, e svolge dignitosamente il suo intento principale che è quello di intrattenere senza tediare un target di pubblico il più variegato possibile, il film nel 2007 ha avuto un sequel, Finalmente a casa, nuovo regista e cast confermato.