Hairspray-Grasso è bello, recensione

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Baltimora ann’60, il sogno di molte adolescenti è quello di partecipare come pubblico danzante ad un seguitissimo show musicale televisivo condotto dall’amatissimo showman Corny Collins (James Marsden).

Tra queste adolescenti c’è Tracy Tunvlad (Nikky Blonski), che nonostante qualche chilo di troppo ha il ritmo nel sangue ed ama ballare piu di qualsiasi altra cosa, così insieme all’amica Penny (Amanda Bynes), fantastica da sempre di diventare la star dello show e conquistare Collins.

La famiglia di Tracy cerca di proteggerla da eventuali delusioni, ma mentre la madre Edna (John Travolta) cerca di scoraggiarla avendo lei stessa qualche chilo di troppo e qualche delusione alle spalle, il padre Wilbur (Christopher Walken) non vuole che la figlia sacrifichi i suoi sogni per paura, e si schiera dalla sua parte.

Il destino farà il resto, perchè uno dei volti femminili dello show dovrà essere sostituito e Tracy deciderà nonostante i dubbi della madre di partecipare ai provini, e non solo li supererà, ma diventerà la star dello show impressionando il suo idolo di sempre, realizzerà il suo sogno e combatterà affinchè ragazzi di colore possano partecipare alla trasmissione.

Un’operazione remake per nulla facile quella affrontata dal regista, ballerino e coreografo Adam Shankman, un veterano delle comedy made in Hollywood di ultima generazione con all’attivo l’esordio nel family-movie di Vin Diesel (Missione Tata) e un paio di romance da manuale come Prima o poi mi sposo e I passi dell’amore.

Il problema reale per la nuova produzione non era l’aggiornamento, ma i contenuti dell’originale scritto e diretto nel 1988l da quello che è considerato il re del trash made in USA John Waters, e interpretato dalla drag queen Divine,

Shankman decide di dare un’ulteriore rilettura edulcorandone i lati più trasgressivi, trasformando l’originale di Waters in un verto e proprio musical per famiglie, tutto è colorato e politicamente corretto, persino un John Travolta en travesti risulta perfettamente in tono con l’atmosfera easy di tutta l’operazione.

La confezione da film per tutti risulta vincente, unico problema potrebbe essere il cantato che è preponderante sui dialoghi, quindi chi non ama il musical tout-court è avvisato, trasformando la pellicola già dal travolgente incipit in vero e proprio musical da grande schermo colorato, divertente e con una colonna sonora di alto profilo.