Venezia 2011, The Ides of March: George Clooney conquista il Lido

Sembra che il Lido abbia molto gradito il Clooney formato regista del dramma politico The Ides of March, che ieri sera ha ufficialmente inaugurato come film d’apertura la sessantottesima edizione del Festival di Venezia, anche se il film era già stato proiettato per la stampa riscuotendo ampi consensi con un George Clooney applauditissimo giunto alla kermesse veneziana in compagnia dello sceneggiatore Grant Heslov e del cast del film che ha visto sfilare sul red carpet Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei ed Evan Rachel Wood.

Clooney in mattinata ha partecipato all’incontro di rito con i giornalisti sfoggiando tutto il fascino di cui un divo made in hollywood dispone, ma quando si è trattato di parlare del contenuto del film l’attore ha voluto ribadire:

Il mio non è un film politico, ma personale. Racconto come vendere l’anima per un obiettivo…Quasi tutti i politici utilizzano la ricchezza come arma di seduzione…The Ides of March non sarebbe un film da consigliare a Dominique Strauss-Khan…Comunque ogni paese ha il suo scandalo sessuale.

The ides of March, tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon Farragut North e scritto da George Clooney e Grant Heslov, racconta l’infrangersi degli ideali di un giovane addetto stampa (Ryan Gosling) durante una campagna presidenziale che vedrà il suo candidato Mike Morris, interpretato da George Clooney svelare al giovane idealista il lato oscuro della politica. A questo proposito alla domanda se ha mai pensato ad una futura carriera politica Clooney è stato piuttosto schietto al riguardo:

Per niente, mi piace fare l’attore, mi piace dirigere e dirmi ‘bravo George scena fantastica’. Insomma lo prendo come un gioco, se sbaglio non rovino la vita a nessuno. (fonte Ansa/TMNews)