
Marley Corbett (Kate Hudson) è una ragazza intelligente e solare, con ottime prospettive di carriera, intraprendente in amore almeno sino a che le cose non si fanno troppo serie, allora è la prima a tirare i remi in barca onde evitare di soffrire per prima. Marley ha degli splendidi amici, una madre che le vuole un bene dell’anima e un padre che è sempre stato assente nella sua vita e che le ha trasmesso quell’insicurezza emotiva che Marley combatte con la sua voglia di vivere, un sorriso sempre pronto ad illuminare le giornate più grigie e a rendere più sopportabili le prove che il destino pone lungo il percorso della vita, ma stavolta il destino non ha lesinato in colpi bassi perchè Marley se la dovrà vedere con un nemico letale e silenzioso, un cancro che la costringerà a guardare la morte dritta negli occhi e se all’inizio la tentazione di distogliere lo sguardo irridendola sino a quasi ad ignorarla avrà la meglio, col tempo che si farà inesorabilmente tiranno Marley troverà tracce di una ritrovata consapevolezza, facendo buon uso dei momenti rimasti per ricostruire rapporti incrinati, crearne di nuovi e comprendere che l’amare e l’essere amati è parte imprescindibile dal vivere quanto il respirare.
Oggi per i film da riscoprire peschiamo nello scaffale dei memorabilia anni ’80 per segnalarvi Sbirri oltre la vita, spassoso ibrido horror che miscela con una corposa dose di cattivo gusto, altrimenti che B-horror sarebbe, action, comedy, poliziesco e zombie-movie.