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Oggi per i B-cult vi proponiamo di rispolverare un classico anni’80, Venerdì 13, uno slasher-movie che sulla scia dell’Halloween di Carpenter cavalcò l’onda di un filone in evoluzione, e non solo riuscì a farsi distribuire da una grande major, ma figliò ben nove sequel, uno spin-off e il recente remake prodotto da Michael Bay.
Il regista e produttore Sean S. Cunningham fiutò l’affare, su questo non vi è dubbio, già collaboratore di Wes Craven si rese conto del potenziale e dell’appeal di questo nuovo filone thriller/horror che faceva della suspence e dell’omicidio coreografico un tratto distintivo.
1978, il regista John Carpenter decide di realizzare uno script con la produttrice e sceneggiatrice Debra Hill che ha per protagonista una baby-sitter insidiata da un maniaco con maschera e coltellaccio, budget duecentomila dollari e una crew fatta di alcuni amici e la partecipazione di un’esordiente Jamie Lee Curtis, futura scream queen e reginetta degli horror anni ’80 e del grande Donald Pleasance.