Frasi da cinema, American Beauty

American Beauty di Sam Mendes:

5 Oscar 2000: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior attore (Kevin Spacey), miglior fotografia
3 Golden Globe 2000: miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura

Mi chiamo Lester Burnham. Questo è il mio quartiere, questa è la mia strada, questa è la mia vita. Ho quarantadue anni, fra meno di un anno… sarò morto. Naturalmente io questo ancora non lo so. E in un certo senso sono già morto….

Lester Burnham: Ricordate quei poster con la scritta “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita”? Beh, questo è vero per tutti i giorni tranne uno: il giorno che muori!

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Golden Globe 2011, nomination: Il discorso del re guida con 7, The Social Network e The Fighter 6

Sono stati annunciati i film candidati ai Golden Globe 2011: il maggior numero di nomination, setta, le ha ottenute Il discorso del re. A seguire The Social Network e The Fighter con sei candidature a testa. Presenti anche gli altri favoriti Cigno Nero – Black Swan e Inception. Tra gli attori doppia nomination per Johnny Depp grazie alle sue interpretazioni in Alice in Wonderland e The Tourist.

L’unica soddisfazione per l’Italia arriva nuovamente da Io sono l’amore, il film di Luca Guadagnino: il film, che non abbiamo candidato agli Oscar, è stato inserito nella cinquina del Miglior Film Straniero insieme a Biutiful, Le Concert, The Edge e In un mondo migliore.

Dopo il salto trovate la lista completa dei film e dei protagonisti che il 16 gennaio si giocheranno la vittoria finale. Per scoprire le nomination delle fiction americane vi invito a visitare Serietivu.

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Golden Globe 2011: Robert De Niro vince il Cecil B. DeMille Award

Sarà Robert De Niro a ricevere quest’anno il Cecil B. DeMille Award, il premio alla carriera istituito nel 1952 dagli organizzatori dei Golden Globe, assegnato dalla giuria formata dalla stampa estera. A dare la notizia sono stati il presidente della Hollywood Foreign Press Association Philip Berk e l’attore Kevin Spacey.

Per l’attore, che succede nell’albo d’oro a Steven Spielberg, si tratta di una sorta di risarcimento: nella sua carriera è stato candidato per ben otto volte al globo d’oro riuscendo ad accaparrarsene soltanto uno nel 1980 grazie al ruolo di Jack La Motta in Toro Scatenato.

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Golden Globe 2010 i vincitori: tra i film trionfa Avatar, niente da fare per Baaria

Golden Globe 2010 Avatar

Avatar è ufficialmente il candidato numero uno per la vittoria finale agli Oscar 2010: questa notte il film di James Cameron ha trionfato ai Golden Globe Awards portandosi a casa i premi come Miglior Film Drammatico e per la Migliore regia. Cameron ha commentato:

Se dobbiamo andare su un altro pianeta per apprezzare le meraviglie del mondo che abbiamo qui, questa è la magia del cinema

I sessantasettesimi globi d’oro danno altre importanti verdetti: Sandra Bullock e Meryl Streep sono ancora le migliori attrici (drammatica la prima, comedy la seconda), Jeff Bridges batte Clooney tra gli attori drammatici, Up è il miglior film d’animazione e Il nastro bianco, purtroppo per noi italiani e per il nostro Baaria, è nuovamente il miglior film straniero. Anche tra gli attori non protagonisti i nomi sono quelli sulla bocca di tutti: Christoph Waltz di Bastardi senza gloria e Mo’nique di Precious.

Dopo il salto trovate la lista di tutti i vincitori della categoria cinematografica (con relativa galleria fotografica). Se siete curiosi di scoprire quali serie televisive sono state premiate questa notte a Los Angeles vi invito a visitare Serietivu.

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Golden Globe 2010 tutti i nominati: comanda Tra le nuvole, poi Nine e Avatar. C’è anche Baaria

Tra le nuvole

Sono state annunciate a Beverly Hills le nomination ai sessantasettesimi Golden Globes, i prestigiosi premi cinematografici e televisivi. La prima notizia, che riguarda anche noi italiani è che, tra i candidati alla vittoria della prestigiosa statuetta nella categoria film stranieri c’è anche Baaria: il film di Tornatore dovrà fare i conti in particolare con Gli abbracci spezzati di Almodovar e il pluripremiato Il nastro bianco di Michael Haneke.

Prima di lasciarvi alla lista completa dei nominati cinematografici (quelli televisivi li trovate su Serietivu) alcune annotazioni: tra i film drammatici insieme ad Avatar e Tra le nuvole compare anche il film rivelazione Precious; tra i film commedia la sfida dovrebbe essere tra Nine e 500 giorni insieme, ma la cinquina composta da E’ complicato, Julie & Julia e Una notte da leoni (sorpresa!) è veramente tosta; Meryl Streep, Sandra Bullock e Matt Damon sono in doppia nomination; il più nominato è stato Tra le nuvole, sei candidature (ma può vincere solo 5 globi dato la doppia nomination nella categoria attrici non protagoniste), seguito da Nine, con cinque, Bastardi senza gloria e Avatar con quattro.

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Gomorra escluso dagli Oscar? Polemiche e frasi in libertà

L’esclusione di Gomorra alla corsa dell’Oscar 2009 come miglior film straniero non è stata presa bene dai diretti interessati, anche perché ha scatenato polemiche impensabili e fuori luogo: se il produttore Procacci non si sa spiegare di vedere il film tagliato fuori, soprattutto dopo aver perso ai Golden Globe sul filo di lana contro Valzer con Bashir e dopo aver visto la critica americana entusiasta, Vittorio Cecchi Gori spara contro al film, definendolo una cine-inchiesta.

Gomorra non è un film, ma una cine-inchiesta e gli Oscar invece, premiano i film. Gomorra ha voluto trattare lodevolmente un problema grave e segnalare un’emergenza. Da questo punto di vista, tanto di cappello, non alimento polemiche, ma il mondo non finisce in Campania e noi in Italia spesso pecchiamo di provincialismo. Insomma, da che mondo è mondo, gli Oscar hanno premiato pellicole e mai documentari o cine-inchieste più adatte alla tv che al cinema. Per farla breve, ritengo che Gomorra sia un prodotto valido, ma più adatto a Porta a Porta o Annozero piuttosto che alle sale cinematografiche.

Gli fa eco il presidente del Codacons Carlo Rienzi che dice:

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I Sutherland: Donald e Kiefer destini incrociati

La caratteristica che più accomuna Sutherland padre (Donald) al figlio (Kiefer) è senza dubbio la duttilità, la capacità di ricoprire i ruoli più disparati con la garanzia pressoché matematica d’ottenere un risultato che risponde alle aspettative, la chiave del successo dei due attori è tutta qui, quanto basta per includerli nel novero dei più amati dal pubblico.

Che Donald McNichol Sutherland fosse capace di tutto lo si intuisce dalla sua biografia. Nato in Canada nel 1934, fa il dj in una radio privata e nello stesso tempo si paga gli studi per diventare attore, un sogno destinato a divenire realtà che il nostro persegue strenuamente, al punto da imbarcarsi per l’Inghilterra dove si iscriverà alla London Academy for Dramatic Arts.

Ogni ruolo sembra adatto a lui, Donald non sfigura mai neanche quando a inizio carriera, il cinema italiano gli concede la grande occasione di proporsi ma in film di bassa qualità. Col passare del tempo parti più decorose si profilano all’orizzonte come quella del capitano Pierce nella versione cinematografica di Mash a firma Robert Altman. Anche il nostro Federico Fellini, si accorge di lui e gli offre il ruolo del protagonista in Casanova, cosi come un altro grande maestro di casa nostra Bernardo Bertolucci lo trasforma nel cinico Attila del suo Novecento: il legame con l’Italia è forte. Con quel viso da eterno marpione, il sorrisetto ironico e irriverente Donald Sutherland da l’idea di saperla lunga e nulla sembra poterlo turbare.

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