I bruttissimi, Parentesi tonde

Ha coraggio da vendere l’esordiente Michele Lunella nel  mettere insieme per il suo Parentesi tonde un cast da brividi per il suo primo lungometraggio, si parla di nomi del calibro di Raffaella Lecciso, Francesca D’auria, Karim Capuano e Rocco Pietrantonio, inutile che vi scervelliate pensando ai curriculum sfoggiati da queste celebrità, qui siamo di fronte ad una commediola nazional-balneare di quelle che provano a sfruttare la popolarità tutta televisiva di personaggi figliati dai reality che si cibano di gossip e ospitate nei nostrani salotti televisivi.

Il film di Lunella è infarcito di luoghi comuni e personaggi tagliati con l’accetta che sembrano usciti dritti dritti dalla peggior fiction italiana di sempre, dopo la visione si ha quasi la tentazione di rivalutare Moccia e i cinepanettoni.

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Tomas Milian non ha gradito che Er Monnezza sia stato interpretato da Claudio Amendola

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Tomas Milian non ha gradito che Claudio Amendola abbia interpretato senza interpellarlo, il ruolo dell’amatissimo poliziotto burbero cult Er Monnezza nel film del 2005 Il Ritorno del monnezza (fonte Tv Sorrisi e Canzoni).

L’attore cubano, che è arrivato in Italia per girare un film a 20 anni dalla sua ultima apparizione nel nostro Paese, dice:

Torno perché devo chiudere un ciclo visto che qualcuno indegnamente ha rovinato quello che ho costruito negli anni. Non l’ho visto (riferito al film con Amendola), ma poiché si trattava del mio personaggio avrebbe dovuto informarmi.

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Recensione: Torno a vivere da solo

Giacomo (Jerry Calà), dopo essersi sdoganato dai genitori 26 anni fa, andando a vivere da solo a Milano, oggi è un agente immobiliare di successo, con tanto di moglie viziata, Francesca (Tosca D’Aquino), che ha un debole per le scarpe, e due figli Chiara (Marcedes Henger) e Mirko (Rudy Smaila) che lo usano come bancomat.

Infelice della situazione che si è creata, Giàgià come è chiamato dagli amici, decide di separarsi dalla moglie, riprendere possesso del suo loft che ha ancora molti degli accessori che l’hanno reso famoso, dal wc collegato al jukebox al tavolo con le gambe autoreggenti, e tornare a vivere da solo.

I problemi, rispetto ad una volta, sono diversi: adesso Giacomino deve imparare a gestire, non sono più i genitori asfissianti, che ormai sono vecchi (interpretati da Paolo Villaggio e Gisella Sofio), ma la famiglia allargata, i rapporti con gli amici, tra cui quello con Ivano (Enzo Iacchetti), gay innamorato di lui e quello con Nico (Don Johnson) donnaiolo che vive la sua stessa situazione, e le nuove relazioni con le donne tra tutte Jessica (Eva Henger),ex di Nico e Telma (Nara de Natividade), la modella.

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Torno a vivere da Solo, trailer dell’ultimo film di Jerry Calà

Dal 5 dicembre in molte sale italiane fa il suo ritorno cinematografico Jerry Calà: dopo il suo non entusiasmante Vita Smeralda, il comico punta a rifarsi e a diventare il terzo incomodo tra i cinepanettoni di Boldi e De Sica, proponendo il sequel del film Vado a vivere da solo, di cui è attore e regista, dal titolo Torno a vivere da solo.

Nel cast del film, insieme a lui, ci sono, tra gli altri, Paolo Villaggio, Enzo Iacchetti, Randy Ingerman, Tosca D’Aquino, Eva Henger e Don Johnson (doppiato in milanese).

Torno a vivere da solo racconta la storia di Giacomo, un affermato agente mobiliare milanese, che decide di lasciare la sua compagna napoletana, i suoi due figli adolescenti, i suoi genitori in crisi e la sua città, Milano, per andare a vivere da solo, affrontando la separazione. Ad aiutarlo ci saranno i suoi amici, che gli faranno sopportare la difficile vita da divorziato, fatta di visite settimanali, alimenti da pagare e nuove amanti da corteggiare.

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Jerry Calà torna a vivere da solo

Il 28 novembre, Torno a vivere da solo. Protagonista del sequel cult Vado a vivere da solo è sempre Jerry Calà che, diretto nel 1982 dal regista Marco Risi, vestiva i panni di uno studente inconcludente e fuoricorso alle prese con una decisione campale: lasciare i genitori per cominciare a vivere per conto proprio, in una squallida mansarda. Prospettiva allettante per il sogno di “libertà”, ma che si rivela piena di imprevisti.

La commedia, che uscirà nelle sale la fine di novembre, è questa volta basata su una sceneggiatura dello stesso Calà e di Gino Capone. Il film riprende le vicende di Giacomo affermato agente immobiliare, che scappa da sua moglie Francesca, una napoletana approdata a Milano negli anni ’80 e dalla famiglia, in cerca di evasione dalla routine e dallo stress quotidiano.

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