Che fine ha fatto Steve Guttenberg?

Oggi per i desaparecidos hollywoodiani ci occupiamo di Steve Guttenberg, un attore molto richiesto negli anni ’80 e che nella sua filmografia vanta campioni d’incasso del calibro di Scuola di polizia (1984), il film che lo trasformerà  in un beniamino del pubblico all’indomani di un ruolo nel film A cena con gli amici (1983) di Barry Levinson.

Guttenberg sceglierà di proseguire sulla strada lastricata di fama e rassicuranti ruoli all’insegna del family-movie sbanca-botteghini con il dittico di Ron Howard Cocoon-L’energia dell’universo (1985) e Cocoon-Il ritorno (1988), altri tre capitoli di Scuola di polizia, il fantascientifico Corto Circuito (1986), la comedy Tre scapoli e un bebè (1987) e il sequel Tre scapoli e una bimba (1990), senza disdegnare qualche sonoro flop come High Spirits-Fantasmi da legare (1988) che segnerà il principio di un fisiologico declino da sovraesposizione.

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Che fine ha fatto Barret Oliver?

Torniamo ad occuparci delle meteore hollywoodiane dando uno sguardo alla carriera dell’attore Barret Oliver divenuto famoso per il suo Bastian ne La storia infinita, film fantasy che nel 1984 lo ha visto lanciatissimo dopo aver transitato nel serial Supercar (1982) e nel primo episodio dell’Incredibile Hulk (1981), oltre al dramma a sfondo bellico Fratelli nella notte (1983) diretto dal Ted Kotcheff di Rambo con protagonista Gene Hackman.

Tutti i ruoli offerti ad Oliver che seguiranno negli anni di’80 saranno diretta conseguenza della popolarità ottenuta con La storia infinita e quindi a sfondo fantastico o fantascientifico, così dopo aver partecipato al cortometraggio Frankenweenie dell’esordiente Tim Burton arrivano in sequenza D.A.R.Y.L. (1985) in cui interpreta un ragazzino figliato da un sofisticato esperimento scientifico, il nipotino David nel dittico di Ron Howard con nonnetti e alieni Cocoon-L’energia dell’universo (1985) e Cocoon 2-Il ritorno (1988), un ragazzino con poteri telepatici che tiene in scacco la sua famiglia nell’episodio Prigionieri di Anthony del film Ai confini della realtà (1986).

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Paul, recensione in anteprima

Graeme Willy (Simon Pegg) e Clive Gollings (Nick Frost) sono due nerd inglesi in trasferta negli States in quel di San Diego per partecipare al Comic-Con, leggendaria convention meta ogni anno di vere e proprie orde di fanboys e appassionati di fumetti e decideranno di utilizzare proprio la convention come punto di partenza per un viaggio in camper che toccherà tutte le tappe più famose che ogni appassionato di ufologia sogna di visitare, culminando nel mezzo del deserto del Nevada dove si dice abbia sede la famigerata area 51, Santo Graal per ogni ufologo del pianeta.

I due amici non sanno che la loro gita oltreoceano sta per trasformarsi in una delle avventure piu folli e surreali che abbiano mai vissuto, visto che durante un tratto del loro viaggio incroceranno nientemeno che un alieno in carne ed ossa, proprio un omino grigio di quelli descritti in migliaia di fumetti, libri e documentari, ma la cosa piu strana e che Paul, questo è il soprannome del piccoletto, oltre ad essere sboccato e campione di ogni vizio è più umano di quel che ci si possa aspettare con tutti i pregi e i difetti del caso.

Paul racconterà a Graeme e Clive di essere fuggito da una base segreta dove. dopo anni di consulenza per il governo e divenuto ormai obsoleto e oltremodo scomodo,  stava per diventare materia di studi anatomici con tanto di autopsia che lo avrebbe visto  protagonista, naturalmente superato il terrore iniziale ai due britannici nerd non parrà vero di poter aiutare un alieno a tornare sul suo pianeta e nella missione di salvataggio i due coinvolgeranno anche la timida e religiosissima Ruth (Kristen Wiig) che si troverà nel bel mezzo di una caccia all’alieno con tanto di Men in Black sulle loro tracce e un padre armato e pericoloso con tutta l’intenzione di riportarla all’ovile.

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20th Century Fox: il sogno hollywoodiano

La società viene fondata nel 1904 a New York da William Fox, un immigrato ungherese di 25 anni, che mise in vendita la sua ditta di abbigliamento ed acquistò la licenza per trasmettere nel suo negozio dei film. I prezzi dei biglietti di questi primordiali cinema si aggiravano intorno ai cinque centesimi, il signor Fox da furbo imbonitore attirava la clientela facendo esibire un prestigiatore all’entrata del locale.

Il cinema usufruiva di sedie pieghevoli messe a disposizione da Fox che le aveva sua volta noleggiate da un negozio di pompe funebri del quartiere. In realtà il pubblico assisteva alla proiezione di una sorta di cortometraggi proiettati su un muro bianco grazie ad una scatola bianca che ingrandiva le immagini.

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Ron Howard: una vita per il cinema

Noto al grande pubblico per l’interpretazione del Richie Cunnigham nella serie tv Happy days, in realtà Ron Howard è uno dei più quotati cineasti di Hollywood, la sua carriera è costellata di successi e riconoscimenti, quando le major hanno bisogno di solidità, sicurezze sulla produzione e capacità di gestire grossi budget e probabili blockbuster Ron Roward è il regista su cui fare affidamento.

Ron Howard nasce a Duncan (Oklahoma-USA) il 1° Marzo 1954, comincia la sua lunga carriera ancora neonato in una serie di spot pubblicitari, nel 1959 recita nell’episodio La giostra del serial Ai confini della realtà, nel  1963 è nella commedia Una fidanzata per papà di Vincent Minnelli, nel frattempo studia cinema alla University of Southern California, ma non completerà mai i corsi.

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Recensione: Matrimonio a 4 mani

Amanda (Mary-kate Olsen) e Alyssa (Ashley Olsen) sono due bambine identiche, inconsapevoli l’una dell’altra che trascorrono le loro vite in due mondi completamente differenti, Amanda vive in un orfanotrofio dove Diane (Kirstie Alley) una dolce assistente sociale tenta di trovarle invano una famiglia decente, ma Amanda in cuor suo vorrebbe avere Diane come mamma.

Alyssa vive tra gli agi, anche lei ha perso la madre ma fortunatamente ha ancora il padre, il miliardario Roger Kellaway, ma alla piccola Alyssa la futura matrigna non piace proprio, perchè oltre che antipatica si rivela un’avida cacciatrice di dote.

Il destino farà incontrare le due, che dopo un primo comprensibile stupore stringeranno un patto d’amicizia ed escogiterannno un diabolico piano, scambiarsi di posto, con il doppio scopo di rovinare il matrimonio all’antipatica matrigna e far incontrare e innamorare l’assistente sociale Diane ed il vedovo miliardario, il tutto possibilmente condito con un bel E vissero felici e contenti…

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