Bianco, rosso e Verdone, Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, Molto rumore per nulla, Truman Capote – A sangue freddo, Malombra, stasera in tv

Chi cerca film di qualità sul piccolo schermo questa sera, sabato 2 ottobre, sarà più che accontentato. Tra le varie proposte televisive spicca “Truman Capote. A sangue freddo“, pellicola di Bennet Miller interpretata da un fantastico Philip Seymour Hoffman nei panni del giornalista, scrittore e drammaturgo Truman Capote.

Truman Capote. A sangue freddo

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Carlo Verdone compie sessant’anni sul set di Manuale d’amore 3

Oggi vogliamo celebrare insieme a voi il compleanno di uno dei maggiori autori e interpreti del cinema italiano, quel Carlo Verdone che proprio oggi spegne sessanta candeline sul set di Manuale d’amore 3 di Giovanni Veronesi.

Verdone resta uno dei baluardi della sempre più maltrattata commedia all’italiana nel senso più nobile del termine, l’attore romano proveniente da una lunga gavetta televisiva dove ha costruito molti dei suoi personaggi più amati. ha saputo nel corso della sua lunga e prolifica carriera distaccarsi dal format televisivo cercando di raccontare una commedia altra, tratteggiando e caratterizzando di volta in volta  perdenti, fobici, tamarri e cinici, tutte maschere comunque dotate di una grande umanità di fondo.

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Viaggi di nozze, recensione

Seguiamo le vicissitudini di tre coppie di novelli sposi dalla celebrazione dei matrimoni sino ai rispettivi viaggi di nozze:

Raniero e Fosca: lui è uno stimatissimo medico vedovo, un vero schiavo del lavoro, impegnato 24 ore su 24 con i suoi pazienti, maniacale e pignolo oltre il sopportabile, tedia la nuova consorte con il costante ricordo della sua precedente moglie e alla povera Fosca (Veronica Pivetti), impossibilitata nello sfuggirgli non resterà che un ultimo e liberatorio gesto estremo.

Giovannino e Valeriana: Lui è un tipo impacciato, eternamente indeciso e succube della famiglia, lei è molto innamorata e dopo un lunghissimo fidanzamento è riuscita finalmente a portarlo all’altare, ma proprio quando le cose sembrano filare lisce e una ritemprante crociera attende i neo-sposini, ecco che Giovannino è costretto a rientrare a Roma per assistere l’anziano padre rimasto solo dopo la repentina fuga della badante.

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E’ morto Angelo Infanti

E’ morto ieri in un ospedale di Tivoli Angelo Infanti, l’attore settantunenne, ricoverato dopo un malore nella giornata di sabato è deceduto a causa di un arresto cardiaco. Il volto di Infanti è indissolubilmente legato al personaggio di Manuel Fantoni che l’attore interpretò in Borotalco, uno dei grandi successi di Carlo Verdone.

Nonostante la sua notorietà presso il grande pubblico sia legata a due film di Verdone, il già citato Borotalco, ma anche all’esordio di Verdone su grande schermo Bianco, Rosso e Verdone, Infanti ha una corposa filmografia alle spalle che lo vede apprezzato interprete per molte pellicole internazionali e tanto cinema di genere.

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B-cult, Poliziotto sprint

Oggi per i B-cult ripeschiamo un classico action-poliziottesco del 1977, Poliziotto sprint con il compianto Maurizio Merli nei panni di un asso del volante della squadra Mobile della polizia di Roma.

Il film diretto da Stelvio Massi, che tornerà successivamente a dirigere Merli anche ne Il commissario di ferro e Un poliziotto scomodo, si discosta dal classico poliziesco all’italiana per l’uso massiccio di rocamboleschi inseguimenti e scene di stunt che hanno fatto diventare questo film un cult anche tra gli amanti delle automobili d’epoca.

La storia non sfugge però ad elementi tipici del genere, c’è il canonico poliziotto dai modi spicci che in questo caso utilizza un sin troppo ostentato talento per la guida per catturare criminali non mancando occasione di trasformare le strade della Capitale in una pista da corsa.

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I bruttissimi, Pierino torna a scuola

ScreenHunter_04 Jun. 23 10.59 (300 x 454)Per la serie nostalgia canaglia, Alvaro Vitali dopo aver incarnato l’icona da barzelletta formato scuola elementare nella saga dedicata all’irriverente e discolo Pierino, essere stato scopiazzato e aver egli stesso rimaneggiato il suo personaggio con un paio di spin-off all’amatriciana, tenta di riportare sullo schermo un personaggio che sente pesantemente lo scorrere del tempo.

Ad otto anni di distanza da Pierino colpisce ancora esce nelle sale Pierino torna a scuola, un sequel tanto inadeguato da rivelarsi un’arma a doppio taglio mostrando fino in fondo la fragilità di una serie di film figli di un periodo e di una generazione che riportare sullo schermo in pieni anni ’90 si rivela un azzardo imperdonabile. La regia di questo ultimo sequel, anche se in realtà ce ne dovrebbero essere in giro altri due mai distribuiti, è affidata a Mariano Laurenti.

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I bruttissimi, Bagnomaria

Bagnomaria []Oggi per I bruttissimi ci occupiamo di Bagnomaria, esordio sul grande schermo di Giorgio Panariello, uno di quei talenti televisivi che decide di traslocare in toto le proprie  macchiette da tubo catodico, alcune delle quali nel giusto ambito davvero divertenti, sul grande schermo, nella veste dell’one man show ad episodi, terreno irto di ostacoli ed insidioso se non si hanno personaggi dotati di un minimo di personalità ed una sceneggiatura perlomeno funzionale, che dovrebbe in questo caso amalgamare in maniera credibile, elementi da monologo/sketch televisivo  ben poco relaistici e oltremodo caricaturali.

Nonostante Panariello sia stato supportato in fase di scrittura da Leo Benvenuti (Don Camillo e l’onorevole Peppone) e Piero De Bernardi (Questi fantasmi, Fantozzi) tende a strafare e invece di mettersi nelle mani di qualche veterano si cimenta anche nella regia, mettendo in scena una sequela di scenette costellate da gag viste e straviste, con personaggi tanto funzionali in tv, che sul grande schermo diventano quasi grotteschi.

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Frasi da cinema: Bianco, rosso e verdone

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Furio (Carlo Verdone) sta tormentando e stressando per l’ennesima volta la povera consorte in preda all’angoscia in vista di un viaggio da incubo per raggiungere la Capitale dove sono in corso le elezioni.

L’ossessivo Furio prima di uscire di casa e aver consultato per l’ennesima volta la famigerata lista delle cose da fare, si trattiene qualche minuto per un’ultima telefonata.

Dall’altro capo dell’apparecchio un alquanto silenzioso operatore dell’ACI che ascolta l’inusuale richiesta dell’immane rompiballe di turno.

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Carlo Verdone: attore, regista e…Verdone

Carlo Verdone è diventato uno di quei totem della commedia italiana come Alberto Sordi o Vittorio Gassman, a cui lui stesso fa riferimento, ed intelligentemente, ha scelto di allontanarsi dalla recitazione, indubbiamente impeccabile e spassosa, delle sue macchiette che scavavano nei vizi e nelle virtù dell’italiano medio, distaccandosene a suo rischio e pericolo, ma arricchendo i suoi personaggi di nuove e intriganti sfaccettature.

La maturità artistica che ha preso piede in lui, l’ha costretto suo malgrado a crescere attorialmente e ad intraprendere la strada della commedia più sofisticata, dai toni meno caserecci, sicuramente questo salto gli è costato una bella fetta di pubblico, ma gli ha permesso di esplorare una commedia più adulta e consapevole, non schiava di stereotipi o personaggi ingombranti.

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