Shark 3D, nuova clip per il thriller-horror con squali

Disponibile online una nuova clip tratta da Shark 3D (Bait) diretto da Kimble Rendall e in uscita nei cinema italiani  distribuito da Medusa il prossimo 5 settembre. Il film, che transiterà anche al prossimo Festival di Venezia, è interpretato da Julian McMahon, Xavier Samuel, Phoebe Tonkin, Sharni Vinson, Alice Parkinson, Alex Russell e Lincoln Lewis.

Una mostruosa onda anomala provocata da uno tsunami si abbatte sulla costa australiana, radendo al suolo la città e inghiottendo il supermercato, il parcheggio e tutto quello che si trova nel mezzo. I pochi sopravvissuti riemergono a fatica dalla melma e tentano di mettersi in salvo arrampicandosi sugli scaffali, ma la scena che si presenta davanti ai loro occhi è raccapricciante: l’acqua continua a salire portando con sé detriti e cadaveri mentre i cavi elettrici penzolano pericolosamente a pochi centimetri dall’acqua. E come se questo non bastasse, alcuni voraci squali bianchi iniziano ad attaccare tutto ciò che si muove…

1 commento su “Shark 3D, nuova clip per il thriller-horror con squali”

  1. A parte la palese scopiazzatura del gia’ pessimo “Deep Blue” di qualche anno fa, ci troviamo di fronte all’ennesimo shark movie coi pescioloni cattivi realizzati in dozzinale CGI e animati in maniera biologicamente implausibile! Ora, passi per la bassa profondita’ dell’acqua e fin li’ ci puo’ anche stare ma lo squalo bianco per sua natura odia gli spazi angusti, non sta mai fermo e per sopravvivere deve stare in costante movimento in mare aperto e libero; sarebbe impossibile per un pesce di quelle dimensioni muoversi e compiere evoluzioni e salti in maniera tranquilla e disinvolta in 10 mt cubi d’acqua tra scrivanie e carrelli della spesa, ma per cortesia…!!!! Se davvero rimanesse intrappolato in uno spazio cosi’ ristretto, impazzirebbe andando in convulsione sino alla morte…Inoltre per effettuare salti ed uscite dall’acqua di quella portata avrebbero bisogno di almeno 10-12 metri di “rincorsa” partendo dal basso e seguendo una traiettoria diagonale, un po’ come fa per cacciare le foche…

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