Silent Souls, nelle sale dal 25 maggio, è la vicenda che racchiude le ultime ore di vita di Aist, operaio quarantenne in una cartiera di Neya, in Russia, e il direttore della fabbrica Miron, che ha perso il giorno prima la moglie Tanya e chiede al collega e amico di eseguire il rituale funebre secondo la cultura Merja, un’antica tribù ugro-finnica del lago Nero.
Il regista Aleksei Fedorchenko si ritrova alla direzione del suo terzo lungometraggio -tratto dal romanzo di Aist Sergeyev-, che ha ricevuto consensi e plausi dal New York Times (Un film evocativo, che resta impresso nella memoria), dall’Herald Tribune (Un viaggio unico nel suo genere, nell’intera storia del Cinema), da Screen Week (Una profonda e commovente poesia cinematografica), e dal grande Quentin Tarantino (Questo film è notevole in ogni sua forma. Grande, semplicemente meraviglioso). E li riceve anche da noi.