Beverly Hills Cop-Un piedipiatti a Beverly Hills, recensione

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Axel Foley (Eddie Murphy) è un poliziotto di Detroit dall’incredibile faccia tosta che non ama le regole e le mezze misure, e utilizza sistemi ben poco ortodossi per catturare criminali e sventare piccoli traffici illegali nella sua città, purtroppo ogni arresto portato a termine è seguito da una serie di disastri che mettono in cattiva luce il dipatimento e fanno infuriare i suoi superiori.

Foley si rtiroverà senza volerlo nel bel mezzo di uno scottante caso di traffico di valuta, quando un suo vecchio amico d”infanzia che vive di truffe ed espedienti viene freddato da un paio di killer, il caso però finisce nelle mani di un collega di Foley e quest’ultimo è costretto ad usufruire di un periodo di vacanza per indagare non ufficialmente in quel di Los Angeles.

Infatti l’ultimo posto frequentato dall’amico prima di partire per Detroit, è una galleria d’arte di Beverly Hills dove Foley incontrerà Jenny un’altra amica d’infanzia che per aiutarlo gli presenterà il direttore della galleria e suo capo, l’ambiguo Victor Maitland (Steven Berkoff).

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Gli Aristogatti, recensione

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In una romantica e galeotta Parigi di inizio ‘900 la gatta Duchessa e i suoi tre cuccioli vivono tra gli agi ed il lusso in un splendida casa di un’anziana nobildonna, che intuendo che i suoi gatti sarebbero sopravvissuti a lei decide di includerli in un testamento lasciandogli ogni suo bene.

All’eventuale dipartita dei micetti la donna chiede al suo avvocato di  inserire come ulteriore beneficiario della sua fortuna il maggiordomo Edgar, che ascoltata la conversazione pensa bene di non aspettare tanto, diamine sette vite sono un’eternità, decidendo di sbarazzarsi subito di Madame e miagolante prole.

Drogato con del sonnifero il pasto di Duchessa e dei suoi micetti, a farne le spese anche l’ignaro Groviera topino scroccone, Edgar carica i gatti sul suo sidecar e si allontana dalla villa intenzionato ad abbandonarli il più lontano possibile, ma l’interventi di un paio di esagitati cagnoloni interrompe la corsa di Edgar che perderà lungo la strada cesto e gatti, che finiranno in mezzo alla vegetazione, mentre il maggiordomo proseguirà indenne la sua corsa.

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Halle Berry, Matthew Fox e Colin Farrell ai Golden Globe 2010

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Il gruppo dei presentatori dei sessantasettesimi Golden Globe Awards si è amplliato aggiungendo la tre volte nominata ai globi (vincitrice nel 2000) Halle Berry, l’attore di Lost (nominato nel 2006) Matthew Fox e il vincitore del globo lo scorso anno Colin Farrell.

Il trio si aggiunge ai già annunciati Jennifer Aniston, Julia Roberts e Michey Rourke. Con loro, tra l’altro, ci saranno anche Robert De Niro e Leonardo DiCaprio che premieranno con il Cecil B. De Mille Award il loro amico e regista Martin Scorsese.

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Soul Kitchen, trailer italiano

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L’8 gennaio verrà distribuito anche in Italia Soul Kitchen, la commedia di Fatih Akin, presentata al Festival di Venezia 2009 dove ha vinto il Gran Premio della giuria.

Oggi potete vedere, dopo il salto, il trailer italiano del film che racconta la storia di Zinos, il proprietario di un ristorante che, per amore, decide di partire per la Cina, lasciando il locale al fratello ex detenuto Illias.

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Mine vaganti teaser trailer

Il 12 marzo farà il suo esordio nelle nostre sale Mine vaganti, la commedia corale diretta da Ferzan Ozpetek, con Nicole Grimaudo, Riccardo Scamarcio, Alessandro …

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Caffè ristretto, cortometraggio

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Un uomo un tantinello stressato dopo una forsennata corsa per le strade del centro, e distratto da una serie di coincitate conversazioni al cellulare, si ritrova in uno strano non luogo, isolato e in preda al panico….

Molto divertente e surreale questo Caffè ristretto, cortometraggio diretto da Massimiliano Cammuso, che nel corto interpreta anche l’avvocato De Bonis, realizzato in 48 ore per il 48hour Film Project di Roma.

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Frasi da cinema, Star Trek 2-L’ira di Khan

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All’Accademia della Flotta Stellare il tenente Saavik (Kirstie Alley) sta affrontando uno dei test più difficili di sempre e che solo l’allora cadetto James Tiberius Kirk (William Shatner) riuscì a superare in una maniera molto poco ortodossa e diciamo a suo modo creativa, il famigerato test della Kobayashi Maru.

Naturalmente il test fallisce miseramente e dopo una simulazione delle disastrose conseguenze, l’ammiraglio Kirk regala al tenente Saavik una delle sue perle di saggezza:

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I bruttissimi, Postal

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Inarrestabile l’ascesa di mr. Uwe Boll nella classifica dei peggiori registi i tutti i tempi, e lui indomito se ne frega altamente delle orde inferocite di videogiocatori, delle petizioni on-line e della critica, continuando imperterrito a metter mano ai videogame piu amati di sempre e a farne quando va male delle caserecce e inguardabili trasposizioni low-budget vedi Alone in the dark o House of the dead, e quando va bene insipidi filmetti da direct-to-video vedi In the name of the king e Bloodrayne.

E quando va peggio? Beh quando va peggio Boll si lancia in iperboliche riletture che mettono a dura prova non solo la pazienza dei videogiocatori, ma anche del semplice spettatore che si trova di fronte a follie come Postal, trasposizione di un famoso videogame che potremmo inserire nella categoria degli sparatutto, insomma più alto è il bodycount, più ci si diverte (vedi video in coda al al post).

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I 50 migliori film del decennio secondo AV Club

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Dopo la classifica dei peggiori 19 film del 2009, AVClub alza il tiro e ci propone i 50 più belli del decennio, se la prima classifica era ardita questa diventa un’avventura, visto che si parla di una moltitudine di pellicole ed è difficile non rischiare di lasciare fuori qualche pezzo grosso, magari per inserire qualche scelta molto personale e un tantinello discutibile, non quanto per qualità, quanto nel volergli affibbiare l’etichetta di memorabile.

Così visionata la lista promossi sicuramente The Dark Knight, La 25° Ora, La città incantata, Kill Bill vol.1, Wall-E, Il signore degli anelli-Le due torri e Il labirinto del fauno, qualche perplessità su Audition, A.I.  intelligenza artificiale, United 93 e pollice verso invece per American psicho, Zodiac, A History of violence, Almost Famous e I figli degli uomini, questi ultimi film notevoli, ma da qui ad eleggerli tra i migliori del decennio.

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Meg Ryan e Kevin Bacon in Admission, Mr. T rinuncia a The A-Team, si progettano Night & FOg e The First Avenger: Captain America

Meg Ryan

Meg Ryan e Kevin Bacon saranno protagonisti di Admission, la commedia romantica diretta da Adam Rodgers, che racconta la storia di due genitori John e Sarah, che si conoscono, si odiano e si amano, dopo aver portato i rispettivi figli al college.

Mr. T non parteciperà a The A-Team nemmeno in un cammeo (cosa che faranno Dwight Schultz e Dirk Benedict), perché non è disposto, per questione di principio a partecipare al progetto se non nel suo ruolo originale.

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I dieci trailer più visti del 2009: New Moon primo secondo Yahoo

New Moon

Quali sono i trailer più visti del 2009? Per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso Yahoo che ha formulato la classifica dei 10 più visti di quest’anno.

Il trailer più visto è stato, manco a dirlo, New Moon, il secondo capitolo della Twilight Saga con Robert Pattinson, Kristen Stewart e Taylor Lautner, a dimostrazione che il pubblico più giovane è anche quello che usufruisce di più del web. Alle spalle di vampiri e lupi mannari troviamo Transformers  La vendetta del caduto, secondo e il catastrofico 2012, terzo.

Dopo il salto potete visionare la classifica completa:

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Christian De Sica difende Natale a Beverly Hills, ma è contrario alla qualifica di Cinema d’essai

Christian De Sica Natale a Beverly Hills

Christian De Sica, intervistato da Aldo Cazzullo de Il Corriere della sera, interviene sulla polemica nata dalla possibile assegnazione della qualifica di Cinema D’Essai a Natale a Beverly Hills:

A parte che il ministro Bondi ha chiarito che non è proprio così, è evidente che definire “Natale a Beverly Hills” un film d’essai è una sciocchezza. Se il produttore ha chiesto soldi presentandolo come tale, ha sbagliato. I film di cassetta non hanno bisogno di finanziamenti pubblici. Se ho capito bene, però, non si tratta di aiuti ma di un credito d’imposta sugli incassi, da reinvestire in film artisticamente più complessi. Perché, vede, il famigerato cinepanettone mantiene l’intero cinema italiano.

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