Niko-Una renna per amico, recensione

la-locandina-di-niko-una-renna-per-amico-132194 []Il piccolo Niko è un cucciolo di renna con una grande aspirazione, diventare una delle renne ufficiali di Babbo Natale e trainare la mitica slitta che la notte della vigilia porterà tanta gioia ai bambini di tutto il mondo, come a suo tempo fece il padre membro delle leggendarie forze volanti di Babbo Natale.

Niko però ha qualche problema con il volo, soffre di vertigini e viene spesso deriso dai membri del suo branco che mettono in dubbio sia l’esistenza di questo fantomatico e leggendario padre, che la sua capacità di far qualcosa di buono nella vita.

Niko ha dalla sua un paio di amici che credono in lui, e contro un nemico silenzioso e letale, il famelico Lupo nero che con il suo branco sta escogitando un piano per pasteggiare con le renne delle forze volanti. NiKo intraprenderà così un viaggio verso la casa di Babbo Natale per avvisarlo del pericolo e al contempo conoscere la verità su suo padre.

Gradevole sorpresa questo delizioso cartoon tutto europeo, mentre il Natale si avvicina i più piccini potranno cominciare a fantasticare sulla Vigilia di Natale con questa coproduzione nata grazie agli sforzi di Danimarca, Finlandia, Germania e Irlanda, e che sfoggia una’ottima tecnica e una cura per messinscena e caratterizzazioni davvero sorprendente.

Ammiccando ai blasonati prodotti Disney e mettendo famiglia, crescita ed amicizia al centro del plot,  Niko-una renna per amico ci mostra una renna in cerca di un papà di cui vorrebbe calcare le orme, un branco di cattivissimi capeggiati dallo spietato villain lupo nero, un paio di amici/spalle che sostengono il piccolo protagonista  intraprendendo con lui un periglioso viaggio, viaggio che oltre a salvaguardare la vigilia i Natale di milioni di bambini servirà alla piccola renna Niko per ritrovare il padre.

Assolutamente indicato per una fredda domenica pomeriggio dedicata ai più piccini, azzeccata la decisione della distribuzione in sala vista l’indubbia qualità del prodotto finale, il resto è a misura di bambino, merce sempre più  rara di questi tempi.