Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero, gli effetti visivi

Anche Il viaggio del veliero, terzo capitolo de Le cronache di Narnia è archiviato, sembra che fan e lettori siano stati accontentati, gli incassi sono stati soddisfacenti e il passaggio dalla Disney alla 20th Century Fox praticamente indolore e quindi come di consueto eccoci pronti a dare un’occhiata in una sorta di virtuale dietro le quinte dedicato agli effetti visivi che anche in queto terzo episodio sono stati usati in dose massiccia, si parla di oltre 1400 inquadrature e amplificati da un 3D non sempre all’altezza, ma in alcune sequenze strategiche decisamente funzionale.

I corposi inserti di CGI che costellano l’intera pellicola sono stati opportunamente suddivisi tra cinque diverse aziende specializzate, tra queste la Framestone che si è anche occupata della parte marittima della messinscena e che ha curato nei minimi dettagli il passaggio dall’acqua ritratta nel dipinto in una delle sequenze d’apertura, dal 2D del ritratto al 3D in CGI dotandolo di una sorprendente profondità come afferma Jonathan Fawkner uno dei supervisori agli effetti visivi della società.

Fawkner parla anche del nuovo Aslan che dall’aspetto più fumettoso del secondo capitolo Il principe Caspian, passa ad un aspetto decisamente più realistico come chiesto dal regista Michael Apted, quindi in fase di colorazione si è provveduto ad utilizzare una tavolozza di colori più realistici scurendo la criniera, lavorando sull’illuminazione e aggiornando lo shader, il software che si occupa del movimento di Aslan, con un nuovo sistema di muscolatura e parametri singoli per la pelliccia suddivisi tra muso, corpo, criniera e coda.

Per quanto riguarda gli Sciapodi, sorta di folletti con una gigantesca gamba sola che compaiono su una delle isole visitate dal veliero di Caspian, sembra sia stato impossibile realizzarli totalmente in CGI perchè si sarebbe trattato di creare 16 diversi personaggi abbigliati e pettinati in maniera differente per una mole di lavoro improba, cosi Fawkner racconta di aver optato per una via di mezzo con la parte superiore interpretata da attori in carne ed ossa e la gigantesca mono-gamba salterina realizzata al computer, dimezzando in questo modo i tempi di realizzazione.

Per quanto riguarda invece la Moving Picture Company che si è occupata del veliero, il supervisore Adam Valdez racconta di aver miscelato CGI con una replica in scala del veliero semovente costruita in australia, capace di ruotare di 150° in corrispondenza del sole, Valdez racconta di aver creato un equipaggio interamente digitale e aggiunge che ogni volta che si assiste ad un’inquadratura dello scafo immerso nell’oceano è tutta opera della CGI, visto che lo scafo in realtà non è mai stato in acqua.

La società di Valdez si è occupata anche del prode topo spadaccino Ripicì invecchiandolo un tantinello, infoltendogli le sopracciglia e ingrandendogli le orecchie, tutti piccoli cambiamenti che insieme ad un sistema di controllo di bocca ed occhi più accurato lo ha reso più articolato nelle sue performance, idem per la new entry il drago Eustace, per lui si è puntato a colori poco appariscenti, tracce di oro per collegare la trasformazione dell’odioso cugino al furto dell’oro maledetto dell’isola e ad un coccodrillo come fonte d’ispirazione per la coriacea corazza.

Valdez racconta anche la difficoltà nel ricreare la tempesta e l’attacco del serpente marino, circa 150 le persone addette a questa sequenza, per fortuna nel frattempo si erano girate alcune riprese live-action della scena che sono state di supporto per miscelare a dovere le due lavorazioni creando un amalgama omogeneo.

Concludiamo con le altre tre società che hanno contribuito a questa sinergia creativa, la Cinesite responsabile di alcune location, la nebbia verde che ha richiesto 15 passaggi per avere l’effetto che vediamo sullo schermo e la Strega bianca, per quest’ultima si è utilizzata una foto dell’attrice Tilda Swinton su green screen, lavorandone busto e testa con il software di modellazione e animazione 3D Maya rendendola eterea, inquietante e facendola interagire con la nebbia.

La The Senate Visual Effects che si è occupata della mappa magica e del cielo stellato e infine The Mill che ha creato le Naiadi, le ninfe dell’acqua che precedono come spesso fanno i delfini il veliero di Caspian, per queste ultime si è preferito modellare un corpo femmile con coda di pesce in stile sirena per renderne più armoniosi i movimenti in acqua.

In coda al post trovate una galleria fotografica con alcuni esempi di riprese live-action ritoccate successivamente in CGI con uno strabiliante effetto prima e dopo. (fonte FXGuide)