Fà la cosa sbagliata-The Wackness, recensione

la-locandina-italiana-di-fa-la-cosa-sbagliata-the-wackness-125337 []

New york 1994, Luke Shapiro( Josh Peck)  è un ragazzo introverso e solitario che ha trovato nello spaccio un modo per tirare su qualche soldo, risparmiare per il college e aiutare i propri genitori in difficoltà economiche e che stanno attraversando un grave crisi coniugale.

La vita privata di Shapiro non va bene come gli affari, e non è certamente uno spasso, un pò il suo carattere, un pò un certo atteggiamento negativo verso il prossimo più una carenza cronica di autostima non gli permettono di avere ne una ragazza ne un amico degno di questo nome.

E’ in questa cornice, stiamo parlando di un periodo di vero proibizionismo, il sindaco Giuliani ha appena dato il via ad una vera e propria crociata approvando severissime legge restrittive contro alcol, droghe e graffiti, che Shapiro incontra il dottor Squires (Ben Kingsley), psicologo sessantenne con una bella figlia, un passato da figlio dei fiori e una vera passione per la cannabis.

Shapiro scambierà dosi di droga per alcune sedute di psicanalisi che serviranno ai due per conoscersi meglio, a Shapiro per guardarsi un pò dentro, a Squires per sballarsi alla grande e ad una intrigante New York di raccontarsi.

Il regista Jonathan Levine sforna una discreta dark-comedy che si poggia letteralmente sulle performance dei due protagonisti, un Josh Peck che  sfoggia un empatia innata con lo spettatore e un grandissimo Ben Kingsley un pò fuori di testa e con una spassosa e anacronistica aura hippie.

Il film non è immune da qualche pecca, alcuni momenti non particolarmente vivaci vengono comunque bilanciati da uno script pungente e a tratti esilarante. Il film premiato dal pubblico all’ultimo Sundance Film Festival è una Comedy-drama da non sottovalutare, un peccato averlo fatto uscire in un periodo così parco di spettatori, ma si potrebbe rivelare un’ottima scusa per scoprire la tendenza del nuovo cinema indipendente americano.