Da Priest a Machete: 10 “religiosi” sui generis al cinema

Il prossimo 15 giugno approda nelle sale italiane Priest-Il prete, fanta-action con vampiri dall’intrigante ambientazione post-apocalittica basato su una famosa serie di fumetti coreani, che ci propone un’originale setta di preti-guerrieri addestrati dalla chiesa come letali cacciatori di vampiri, una sorta di via di mezzo tra i Cavalieri Templari e i letali ninja del Giappone feudale.

Per l’occasione eccoci pronti a stilare una classifica ad hoc che comprende dieci sacerdoti formato grande schermo piuttosto originali nel loro approccio alla religione e soprattutto all’abito talare, quindi per la nostra Top 10 abbiamo preso in considerazione solo religiosi molto particolari che rappresentino il cinema di genere e la commedia in un’intrigante veste alternativa, vedi l’eccentrico Don Camillo di Fernandel piuttosto che il tormentato  Silas, religioso-killer de Il codice da Vinci, senza dimenticare il monaco investigatore de Il nome della rosa o quello tibetano e immortale dell’action Il monaco.

Dopo il salto trovate la nostra classifica di oggi.


10 “religiosi” al cinema

1-DON CAMILLO interpretato da FERNANDEL in Don Camillo di  Julien Duvivier (1952).

2-GUGLIELMO DA BASKERVILLE interpretato da SEAN CONNERY ne Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud (1986).

3-PADRE LUCAS TREVANT interpretato da ANTHONY HOPKINS ne Il Rito di Mikael Hafstrom.

4-IL PRETE-GUERRIERO interpretato da PAUL BETTANY in Priest-Il Prete di Scott Stewart (2011).

5-SILAS interpretato da PAUL BETTANY ne Il codice da Vinci di Ron Howard (2006).

6-PADRE JACOB FUELLER interpretato da HARVEY KEITEL in Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez (1996).

7-PADRE CORTEZ interpretato da CHEECH MARIN in Machete di Robert Rodriguez 2010).

8-PADRE BROWN E PADRE REILLY interpretati da ROBERT DE NIRO e SEAN PENN in Non siamo angeli di Neal Jordan (1989).

9-IL MONACO interpretato da CHOW YUN-FAT ne Il monaco di Paul Hunter (2003)

10-PADRE MARIO interpretato da JEAN-MARIE BIGARD ne Il missionario di Roger Delattre (2005).