B-cult, Battle Royale

Oggi per i B-cult vi segnaliamo Battle Royale, intrigante quanto inquietante mix di fantascienza, thriller e azione made in Japan condito con corpose dosi di violenza e gore.

All’alba del nuovo millennio la nazione collassa. con la dissocupazione al quindici per cento, dieci milioni di cittadini rimangono senza lavoro e 800.000 studenti boicottano le scuole. Gli adulti persa la fiducia e temendo i giovani, varano il Millennium Educational Reform Act, meglio noto come legge BR …

Il regista Kinji Fukasaku porta su schermo con il supporto del figlio sceneggiatore un romanzo del 1999 di Koushun Takami divenuto in seguito un manga, in cui si narrano le vicende di un gruppo di studenti che armati e messi a confronto su un’isola deserta dovranno scontrarsi in una battaglia all’ultimo sangue da cui soltanto uno ne potrà uscire vincitore.

Spettacolare e iperviolento il film di Fukasaku ironizza sul sistema scolastico, la violenza giovanile e la guerra attraverso la visione di un inquietante futuro sull’orlo del collasso sociale. La violenza è eccessiva e fumettosa, i personaggi sopra le righe, la regia solida, gli interpreti talentuosi, nel cast figura anche il grande Takeshi Kitano nel ruolo di un violento professore da incubo.

Il film naturalmente ha creato non pochi problemi in fatto di censura, tagliato e rimaneggiato in molti paesi europei da noi è uscito in versione direct-to-video per l’etichetta Shin Vision, mentre negli States nonostante abbia transitato in svariati festival non ha mai trovato una distribuzione nelle sale.

Da rivalutare perchè: per scoprire un film che sfrutta la violenza in maniera non solo coreografica, ma anche intelligente.