Festival di Cannes: 10 italiani da Palma d’oro

Ormai il Festival di Cannes 2011 è entrato nel vivo dopo la cerimonia d’apertura con la proiezione di Midnight in Paris di Woody Allen, il red carpet si è già popolato di star con Angelina Jolie e Dustin Hoffman doppiatori d’eccezione per il cartoon Kung Fu Panda 2 e il divo Johnny Depp accompagnato da una splendida Penelope Cruz che ha portato sulla Croisette il quarto capitolo della saga Disney Pirati dei Caraibi.

Oggi cogliamo l’occasione per celebrare il ritorno a Cannes del cinema italiano in veste di protagonista, quest’anno due i registi italiani in concorso, Nanni Moretti con Habemus Papam e Paolo Sorrentino con This must be a place oltre naturalmente all’assegnazione della speciale Palma d’oro alla carriera a Bernardo Bertolucci che celebra un vero monumento del cinema.

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E’ morto l’attore Farley Granger

Si e’ aspento in quel di New York all’età di 85 anni l’attore Farley Granger famoso per aver interpretato due classici di Alfred Hitchcok, Nodo alla gola (1948) e L’altro uomo (1951), ma anche per il ruolo dell’ambiguo tenente austriaco Franz Mahler nel film di Luchino Visconti Senso (1954) in cui recitava al fianco di Alida Valli.

Granger classe 1925 nasce nella popolosa cittadina californiana di San Josè, la sua famiglia piuttosto agiata nel ’29 subisce i nefasti effetti della Grande depressione, in seguito si trasferisce ad Hollywood dove il padre grazie ad un impiego presso un ufficio di collocamento conosce attori ed agenti che contribuiranno a dare il primo impulso alla carriera dell’attore in erba.

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E’ morta l’attrice Annie Girardot

Si è spenta ieri in un’ospedale di Parigi all’età di settantanove anni l’attrice Annie Girardot protagonista e testimone di un cinema italiano non poco rimpianto che l’ha impressa a fuoco nella memoria di tanti cinefili, ma anche di un’intera generazione di spettatori che la ricorderanno accanto ad Alain Delon in Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, set dove la Girardot conoscerà il suo futuro marito, l’attore Renato Salvatori.

A portare via l’attrice una malattia terribile e impietosa come l’Alzheimer che trasforma i ricordi  in scritte sbiadite, ma in qualche modo conservate nella memoria collettiva grazie ad una carriera intensa e luminosa che l’ha vista esordire in patria nel 1955 con Tredici a tavola di André Hunebelle, per poi affiancare Jean Gabin nel suo primo Commissario Maigret (1958) e recitare poi per gli italiani Visconti (Le streghe), Corbucci (Il giorno più corto), Monicelli (I compagni), Ferreri (La donna scimmia) e i fratelli Taviani (Il fuorilegge del matrimonio), senza dimenticare tanti maestri d’oltralpe come Lelouch (Vivere per vivere).

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Machan , recensione

In Sri Lanka Manoj e l’amico Stanley cercano di sopravvivere sbarcando il lunario con qualche lavoretto e nel contempo tentando di ottenere un Visto per trasferirsi a lavorare in Germania, Visto che puntualmente gli viene negato facendo cadere entrambi ogni volta nello sconforto più nero.

Stanley però ha un motivo in più per cercar fortuna in Europa, il senso di colpa per aver messo il cognato e la sorella nelle mani di uno strozzino quando questi ultimi gli hanno prestato una somma di denaro che sarebbe servita a Stanley per lasciare il paese e che invece è finita dritta nelle tasche di un truffatore.

Nel frattempo il cognato Suresh perde il lavoro e la sorella si trova costretta ad accettare un lavoro da domestica oltreconfine che la porterà per tre lunghi anni lontana da marito e prole, ma Stanley una sera come tante passata sulla spiaggia si trova tra le mani uno stropicciato volantino che invita squadre internazionali di pallamano ad un torneo in Baviera e al giovane gli balena in testa l’idea di formare una squadra e iscriversi guadagnadosi così l’agognato Visto.

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Vittorio Gassman, ricordando ‘Il Mattatore’

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Oggi ricorre il decimo anniversario della morte di Vittorio Gassman (1922-2000) grande attore e vero mattatore della commedia all’italiana che fu, Gassman ha rappresentato per più d’una generazione il cinema nella sua forma più fascinosa, popolare e carismatica.

Grande professionista, attore impegnato ed istrionico guitto, Gassman come ogni attore che proviene dal teatro era capace dosare a piacimento le proprie performance grazie al registro drammatico affinato sul palcoscenico, esperienza che gli permetterà di indossare di volta in volta maschere ciniche, spassose e malinconiche che come il collega Alberto Sordi raccontavano di un Italia un pò cialtrona e strafottente, ma ancora capace di una vitalità contagiosa, tanto genuina quanto lontana anni luce da quella italiota rappresentata negli odierni cinepanettoni.

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Boccaccio ’70, recensione

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Boccaccio si fa fonte ispiratrice per una produzione firmata Carlo Ponti, le  suggestioni del famoso novellista rilette, rivisitate e utilizzate per descrivere con sarcasmo una società, quella degli anni ’60, in pieno boom economico.

Pronta ad una trasformazione dei costumi ma fondamentalmente ancora schiava della censura e di un puritanesimo condominiale che si scontra con la voglia di trasgredire e di raccontare un Italia in piena evoluzione/rivoluzione sessuale.

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Charlotte Rampling: il sottile fascino dell’erotismo

Charlotte Rampling nasce a Sturmer, Inghilterra, il 5 Febbraio 1946, figlia di un colonnello dell’esercito britannico e di una pittrice, la vita militare del padre la costringe a viaggiare spesso in tutta Europa, ma ne guadagna in cultura e conoscenza linguistica.

I primi passi sono sulle passerelle di moda e  nei sevizi fotografici, il sogno è la recitazione, ma la tragica morte della sorella suicida minerà le sue ambizioni, un trauma che non supererà mai completamente, ma il suo desiderio di fare l’attrice è forte e decide di iscriversi alla Royal Court of London.

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Annecy Cinema Italiano

Dal 30 Settembre all’8 Ottobre non prendete impegni: dobbiamo infatti recarci ad Annecy, all’Annecy Cinema Italiano, il festival di cinema di casa nostra che si tiene annualmente ad Annecy.

Non ci sono scuse per non parteciparvi, per molte ragioni. Per prima cosa, verrà proiettato il meglio della produzione italiana contemporanea. I film sono suddivisi in varie sezioni, che si sono sviluppate e affinate a partire dalla prima edizione, nel relativamente recente 1983.

Siamo adesso alla ventiseiesima edizione, e di cose da vedere ce ne sono parecchie; si inizia con un bel ripasso di quello che abbiamo già visto l’anno scorso; un pò per chi non l’ha visto per niente, un pò per non pedere la continuità tra un’edizione e l’altra.

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