Lilo & Stitch, recensione

lilo_and_stitch_ver3La Federazione Galattica ha deciso di arrestare e processare il folle dottor Jumba  Jookiba per aver creato mostruosità genetiche, ideando tra queste il pericoloso esperimento 626, un piccolo, intelligente  e davastante koala alieno creato ad arte per portare caos e distruzione.

Purtroppo per la Federazione l’esperimento 626 riesce a fuggire e impadronitosi di una navicella finisce per schiantarsi sull’ignaro e popoloso pianeta Terra, e più precisamente su un’isola delle esotiche Hawaii.

626 finirà in un canile dove la dolcissima Lilo, una ragazzina orfana che vive con la sorella maggiore Nani, nonostante il suo strambo aspetto lo adotterà inconsapevole della reale pericoosità del piccolo alieno.

Cosi 626 avrà un nome, Stitch, conoscerà l’amore di una famiglia e la musica di Elvis, ma lo stesso professore pazzo che lo ha creato e la Federazione galattica ben presto scopriranno dove si trova, e daranno il via ad un piano che prevede l’eliminazione della minaccia geneticamente modificata.

Ancora il tema della diversità e la famiglia al centro di questo cartoon Disney, dopo l’amore impossibile tra La bella e la bestia e la tristezza del romantico Gobbo di Notre Dame, stavolta si sceglie l’alieno per antonomasia con un’indole distruttiva alla Critters per parlare di comprensione, tolleranza e accettazione del diverso con la canonica sequela di irresistibili gag, ed un look davvero intrigante e oltremodo coraggioso nell’era della computer animation.

Si perchè quello che colpisce di più in questo classico Disney è la caratterizzazione dei personaggi adorabilmente imperfetti e proprio per questo degni di nota, un protagonista davvero bruttarello e monosillabico, altro esempio di originalità del concept, ma soprattutto la tenerezza che riesce ad esprimere grazie alla sua dolcissima controparte umana.

In Lilo & Stitch troverete nn disegno oltremodo tradizionale e dalle forme avvolgenti e una scelta cromatica che utilizza i toni caldi e garbati dell’acquerello per gli sfondi, amalgamandoli alla perfezione con i pastellosi protagonisti.

Lilo & Stitch ci mostra un mondo graficamente alternativo dei classici Disney figlio della meraviglie cromatiche e fumettose di Atlantis-L’impero perduto e precursore del sottovalutato Il pianeta del tesoro, gioiello di tecnica e rito di passaggio, che porterà la Disney ad optare per un percorso parallelo come dimostreranno i lavori successivi della major americana, la computer animation di Bolt, I Robinson e Chicken Little accanto alla tradizione di Mucche alla riscossa, Koda fratello orso e La principessa e il ranocchio.