Dante’s Peak-La furia della montagna recensione

5ce7738014cdc791d3d7ca3e7eb56524 []Nella cittadina di Dante’s Peak la vita scorre tranquilla sotto lo sguardo vigile del Sindaco Rachel Wando (Linda Hamilton), la peculiarità di questa cittadina montana non è solo il nome, ma la montagna che la sovrasta e che in realtà è un vulcano attivo in fase dormiente.

Quando il vulcanologo Harry Dalton (Pierce Brosnan), la sua equipe e la loro attrezzatura all’avanguardia arriveranno in città, si avvertiranno i primi sintomi di un prossimo risveglio del gigantesco vulcano, purtroppo alcuni precedenti di Dalton ne mineranno la credibilità, e il suo grido d’allarme rimarrà inascoltato.

Ad ascoltare il bel vulconologo vedovo ci penserà il Sindaco single Rachel, tra i due il feeling è immediato, così saranno loro due a scoprire le prime avvisaglie, nonchè le prime vittime collaterali, purtroppo l’approssimarsi della stagione turistica sarà motivo plausibile per il consiglio cittadino per perdere tempo prezioso.

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Terminator 2-Il giorno del giudizio, recensione

Siamo nel presente, l’anno è il 1994, a circa dieci anni dalla morte di Kyle Reese (Michael Biehn), che dopo aver distrutto il micidiale Terminator arrivato dal futuro per uccidere Sarah Connor, ha con quest’ultima concepito John Connor, il futuro leader della resistenza contro le macchine ribelli di Skynet.

La Connor ( Linda Hamilton) è finita in un manicomio criminale e il figlio John (Edward Furlong), ormai adolescente, viene sballottato da una famiglia affidataria all’altra. John ha un caratteraccio impulsivo e ribelle, la polizia lo conosce fin troppo bene, il ragazzo sfoggia un bel curriculum di furtarelli e malefatte varie.

Dal futuro però ecco rispuntare il vecchio T-800 (Arnold Shwarzenegger), stavolta per Connor non sembra esserci scampo, ma in realtà il cyborg è stato inviato nel passato, dalla resistenza e dalla versione adulta dello stesso Connor per evitare che un micidiale T-1000 (Robert Patrick), ultramoderno e letale prototipo di terminator con poteri mutaforma, possa elimibare il regazzo e cambiare radicalmente le sorti della guerra contro le macchine.

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Action figures: Terminator-FILE 1.0

In attesa dell’uscita del quarto capitolo della saga, Terminator Salvation, che è stato concepito come un nuovo inizio della serie, serie che dopo il terzo capitolo, Terminator3: le macchine ribelli, aveva dato qualche segno di stanchezza, eccoci affrontare il cupo e futuristico mondo di John Connor in cui le macchine regnano sui pochi esseri umani sopravvissuti.

In questo primo capitolo ci occuperemo del primo terminator, il T-800 in versione endoscheletro ci sono degli strepitosi busti e alcuni teschi veramente impressionanti (foto in alto), la grandezza è al naturale, esiste inoltre una replica del braccio cibernetico del T-800, dal film Terminator 2-Il giorno del giudizio in un teca di vetro e con piedistallo scala 1:2, di questo pezzo esiste anche una versione più piccola da 61 cm, entrambe queste versioni sono scannerizzazioni laser delle sculture originali.

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B-cult: Classe 1999

Oggi per i B-movie da rivalutare abbiamo scelto Classe 1999, del regista Mark L. Lester, veterano degli action annI ’80 suoi Commando con Arnold Schwarzenegger e Resa dei conti a Little Tokio, nonchè sua anche una delle prime trasposizioni su pellicola di Stephen King, Fenomeni pararnormali incontrollabili con una giovanissima Drew Barrymore.

Qualcuno ha definito rozzo e reazionario lo stile di Lester, noi preferiamo definirlo viscerale ed efficace, Lester usa la violenza in modo iperrealistico smorzandone alla fine il lato voyeuristico con una sottile ironia, poco percettibile, ma sempre presente in ogni suo lavoro, cataste di cadaveri, sparatorie ed esplosioni sempre sul filo del nonsense.

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Scusate: una visita inaspettata

Un terzetto di loschi figuri armeggia in un magazzino, l’arrivo di una vettura li mette in allarme, spuntano le armi, un uomo sfonda la porta ed irrompe nel locale brandendo un mitra, sembra decisamente sul piede di guerra, ma non sembra affatto un poliziotto, l’uomo fa fuoco e scoppia l’inferno.

Scusate è un cortometraggi diretto da Francesco Turlà, dal punto di vista tecnico riguardo montaggio, inquadrature e ritmo tutto risulta pulito e funziona al meglio, si vede la passione per l’action del regista e per il film Matrix in particolare, anche se il protagonista sembra più il Terminator Schwarzenegger che il Neo di Keanu Reeves.

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