Continua a ballare, 88 minuti, Ma che ci faccio qui, Il Patriota, La legge del più forte, Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi, Se mi lasci ti cancello, Sangue facile, Bronco Billy, stasera in tv

Un martedì degno di nota, ricco di ottimi film d’autore. L’ideale per trascorrere due ore di sano relax davanti alla tv. Alle ore 21.12 Rai 4 trasmette “88 minuti“, con Al Pacino per la regia di Jon Avnet. La storia riguarda un assassino che emula le gesta di un serial killer che sta per essere giustiziato e si dichiara innocente, questo mette in crisi lo psichiatra che lo ha analizzato e contribuito alla sua condanna. Nel cast del thriller anche Alicia Witt, Leelee Sobieski, Amy Brenneman, William Forsythe e Deborah Kara Unger.

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Griff the Invisible, recensione in anteprima

Griff (Ryan Kwanten) è un giovane ed introverso impiegato di un call center di assistenza clienti la cui vita si svolge su due piani paralleli, di giorno c’è la routine in ufficio fatta di conversazioni telefoniche e di continue vessazioni da parte di un collega (Toby Schmitz) che non manca occasione di trasformarlo nello zimbello dell’ufficio, ma al calar del sole però le cose cambiano perchè Griff indossata una super-tuta vigila sulla città e interviene ogni qual volta qualcuno abbia bisogno del suo aiuto. Il problema è che in realtà Griff sembra non avere alcun superpotere e a ricordarglielo c’è suo fratello maggiore Tim (Patrick Brammall) che sempre più preoccupato ha paura che questo mondo immaginario creato da Griff come una sorta di protezione prenda una deriva pericolosa.

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Cannes 2011, Michel Gondry presidente di giuria per i cortometraggi

Dall’11 al 22 maggio 2011 si svolgerà la sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes che ha già un suo film d’apertura, la comedy-romance di Woody Allen Midnight in Paris e altra comunicazione di queste ultime ore anche un presidente di giuria per la sezione cortometraggi, che quest’anno sarà presieduta dal francese Michel Gondry di recente approdato nelle nostre sale con la rutilante action-comedy The Green Hornet, ma famoso ai più per il surreale romance d’autore Se mi lasci ti cancello.

Gondry torna a Cannes dopo il suo debutto Human Nature selezionato nel 2001 per la prestigiosa rassegna francese, poi negli anni successivi altre due tappe della sua istrionica filmografia l’hanno visto transitare sulla Croisette, nel 2008 con Tokio! presentato in concorso proprio nella sezione cortometraggi e nel 2009,  stavolta fuori concorso e in formato documentario con il biografico The Thorn in the Heart.

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The Green Hornet 3D, recensione

Britt Reid (Seth Rogen) è il tipico prodotto di un padre ricco, severo ed anaffettivo che sin da piccolo sviluppa un rancore verso una figura paterna incapace di dimostragli il minimo sindacale di comprensione, trasformandolo di conseguenza in un adulto immaturo che tra una sbronza e l’altra cerca attenzione finendo di continuo sulle pagine dello stesso quotidiano di proprietà del genitore, diventando protagonista di imbarazzanti articoli scandalistici.

La morte del padre però innescherà in Britt l’inizio di un cambiamento che condividerà con uno degli impiegati del padre, il meccanico campione di kung-fu e cappuccino Kato (Jay Chou) che dimostrerà oltre ad un talento per le arti marziali, anche sorprendenti doti tecniche che gli permettono di progettare e costruire strepitosi optional che trasformano il parco macchine di casa Reid in letali meraviglie su quattro ruote.

Dopo l’ennesima sbronza, stavolta in compagnia di Kato, Reid decide di vendicarsi del padre sfogandosi sulla statua eretta in memoria del genitore proprio in occasione della sua morte ed è proprio in quel parco, in piena notte che i due salvano una coppia aggredita da un gruppo di teppisti, salvataggio che farà balenare l’idea a Reid di trasformarsi, insieme all’amico e spalla Kato, in una coppia di vigilantes mascherati.

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The Green Hornet, nuovi poster internazionali

Per la gallery quotidiana oggi vi proponiamo una nuova serie di intriganti  poster internazionali dell’action The Green Hornet, pellicola ispirata al Calabrone Verde, vigilantes mascherato protagonista di una famosa serie tv anni ’60, un serial cinematografico e una serie di albi a fumetti.

Dopo il salto troverete sei nuovi poster promozionali di questa nuovo adattamento diretto dal francese Michel Gondry regista delle comedy Se mi lasci ti cancello e Be kind rewind e con protagonisti Seth Rogen, Jay Chou, Cameron Diaz e l’attore austriaco premio Oscar Christoph Waltz.

Il film che verrà rilasciato nelle sale americane il 14 gennaio 2011 arriverà nei cinema italiani il 28 dello stesso mese.

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I dieci migliori film del decennio per la LAFCA: Mulholland Drive vince, in classifica anche Il divo e La meglio gioventù

Mulholland drive

La Los Angeles Film Critics Association (LAFCA) ha stilato la classifica dei film più belli del decennio (189 film): secondo i critici americani il più bello del periodo 2000-2009 è Mulholland Drive. Il film di David Lynch ha battuto Il petroliere di Paul Thomas Anderson, secondo e Se mi lasci ti cancello di Michael Gondry.

In classifica si piazzano anche due italiani, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ventesimo, e Il divo di Paolo Sorrentino, quarantasettesimo (a parimerito); bene Eastwood che ha quattro film in classifica (Mystic River, Million Dollary Baby, Gran Torino e Lettere da Iwo Jima) e Ang Lee che si trova al quarto posto con I segreti di Brokeback Mountain e al dodicesimo con La tigre e il dragone.

Di seguito potete leggere la top 20 dei migliori film del decennio:

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I 50 migliori film del decennio secondo AV Club

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Dopo la classifica dei peggiori 19 film del 2009, AVClub alza il tiro e ci propone i 50 più belli del decennio, se la prima classifica era ardita questa diventa un’avventura, visto che si parla di una moltitudine di pellicole ed è difficile non rischiare di lasciare fuori qualche pezzo grosso, magari per inserire qualche scelta molto personale e un tantinello discutibile, non quanto per qualità, quanto nel volergli affibbiare l’etichetta di memorabile.

Così visionata la lista promossi sicuramente The Dark Knight, La 25° Ora, La città incantata, Kill Bill vol.1, Wall-E, Il signore degli anelli-Le due torri e Il labirinto del fauno, qualche perplessità su Audition, A.I.  intelligenza artificiale, United 93 e pollice verso invece per American psicho, Zodiac, A History of violence, Almost Famous e I figli degli uomini, questi ultimi film notevoli, ma da qui ad eleggerli tra i migliori del decennio.

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Il film più bello del nuovo millennio è Il Cavaliere Oscuro

Il cavaliere oscuro

Quale è il film più bello del nuovo millennio? Secondo la classifica stilata da IMDB, che si basa sui voti dati dai propri utenti, a trionfare è Il Cavaliere Oscuro. Nella lista dei primi quindici troviamo poi, sul podio Il signore degli Anelli, Il ritorno del re, secondo, e City of god terzo.

Prima di lasciarvi alla classifica completa, qualche curiosità: tra i primi dieci film ci sono tutti e tre gli episodi de Il signore degli anelli; il più recente è Up (ancora inedito in Italia) del 2009, il più vecchio Requiem for a Dream del 2000; in classifica ci sono quattro pellicole straniere e tre film d’animazione.

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Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare

Tutto ebbe inizio nei lontani anni ’80 quando una serie di traduttori spinti da alcuni produttori in preda ad una sorta di follia mistico-commerciale ebbero la malaugurata idea di rendere più appetibili le pellicole internazionali che approdavano nelle nostre sale modificandone di sana pianta i titoli che come tutti ben sanno sono l’anima e la summa del pensiero e del contenuto del film stesso, ma a loro la cosa parve non essere vitale.

Si cominciò col massacrare gli horror, dopo che il successo di cassetta Evil Dead di Sam Raimi era diventato La casa, qualsiasi film che seguì divenne una sorta di brochure immobiliare, La casa 2,3, fino al thrillerThe horror show diventato La casa 7, ma non dimentichiamo The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper divenuto Non aprite quella porta che scatenò la fantasia dei produttori sfornando una sequela di risibili e minacciosi avvertimenti come Non entrate in quella scuola (Prom Night), Non aprite quell’armadio (Monster in the closet), ormai si sfiorava veramente il ridicolo.

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Kate Winslet: istinto d’attrice

Attrice dalla sensuale fisicità, naturalmente ed istintivamente donna, dall’acerba eroina di Titanic alla sensuale maturità di The reader, l’abbiamo ammirata, vista crescere e maturare, scolpire il talento su di un un grezzo ma spiazzante fascino d’interprete, ed ora all’apice della maturità artistica può finalmente sfoggiare tutto il carisma e la bravura faticosamente conquistati negli anni.

Kate Elizabeth Winslet nasce a Reading (Inghilterra) il 5 Ottobre 1975, entrambi i genitori attori di teatro, così come i nonni, Kate ha tre fratelli, a soli sette anni comincia a studiare recitazione e ad undici recita nello spot Sugar puffs.

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Jim Carrey: cuore di clown

Vulcanico e irriverente, Jim Carrey è una creatura partorita dal cinema e dalla televisione, come il folle e disturbato uomo del cavo de il rompiscatole, è nato tra i miti della comicità slapstick come Jerry Lewis e nutrito a pane e imitazioni, ma il suo non è stato un percorso semplice, la lunga gavetta ne ha fatto l’attore completo che è oggi, un attore che tra dramma, thriller e commedia strabilia per professionalità ed istrionico talento.

James Eugene Redmond Carrey nasce a Newmarket (Canada), il 17 gennaio 1962, da kathleen casalinga e Percy, contabile con l’hobby della musica, cresce con tre fratelli più grandi, John, Patricia e Rita.

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