C’eravamo tanto amati, recensione

Tre amici, fratelli d’armi con i partigiani italiani durante la guerra di liberazione, al termine del conflitto si dividono intraprendendo ognuno il proprio percorso di vita personale e professionale, Antonio (Nino Manfredi) torna al suo lavoro di portantino in un ospedale romano, Gianni (Vittorio Gassman) riprende gli studi per diventare avvocato in quel di Pavia e Nicola (Stefano Satta Flores) torna in Campania dove riprende il suo ruolo d’insegnante. Dei tre Gianni è quello più egocentrico, ambizioso e poco leale, la sua natura ambigua si paleserà grazie a diversi eventi che lo vedranno ritrovare per caso l’amico Antonio per tradirne la fiducia di li a breve, portandogli via la sua fidanzata (Stefania Sandrelli) aspirante attrice, ma Gianni è un’arrampicatore sociale nato e mollata l’ex-fidanzata dell’amico diventerà avvocato del losco palazzinaro, intrallazzatore ed ex-fascista Romolo Catenacci (Aldo Fabrizi) di cui, da cacciatore di dote senza scrupoli, circuirà anche la figlia Elide (Giovanna Ralli).

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Mario Scaccia è morto

La notte tra il 25 e il 26 gennaio si è spento a novantuno anni presso l’ospedale Policlinico Gemelli di Roma l’attore Mario Scaccia, un altro veterano del cinema e del teatro italiano ci lascia dopo aver dimostrato con la sua lunga carriera un’amore viscerale e incondizionato per il palcoscenico.

Gli esordi dell’attore romano classe 1919, dopo il diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica si Roma conseguito nel 1948, lo vedono cimentarsi con la prosa calcando palcoscenici teatrali e televisivi, nel ’51 porta in scena al fianco di Vittorio Gassman La vedova scaltra di Goldoni, mentre per la RAI reciterà Shakespeare e Petrolini, apparirà nel Pinocchio di Comencini e si esibirà al fianco di Gastone Moschin, Eros Pagni, Miranda Martino e Carlo Ninchi.

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Belle ma povere, recensione

Seguiamo le peripezie amorose di una coppia di giovani ragazze romane Anna Maria (Alessandra Panaro) e Marisa (Lorella De Luca) fidanzate rispettivamente con Romolo (Maurizio Arena) che è anche il fratello di Marisa e  Salvatore (Renato Salvatori) fratello di Anna Maria.

Le due ragazze cercano di far mettere al testa a posto alla coppia di fidanzati scansafatiche che non hanno nessuna voglia ne di accasarsi ne tantomeno di lavorare e così tra promesse non mantenute e farfalloneggiamenti vari Anna Maria e Marisa provano a far impegnare i due rispettivi fidanzati in qualche attività seria, ma con scarsi risultati.

A complicare le cose rispunterà la bella Giovanna (Marisa Allasio) corteggiata a suo tempo da entrambi i futuri cognati che ora lavora in una gioielleria e diventerà motivo di scontro tra i due galletti, che non si renderanno conto che a causa del loro comportamento da immaturi sfaccendati rischiano di perdere le due innamorate, ma stremate fidanzate.

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Le avventure di Pinocchio, recensione

Le avventure di Pinocchio - 2ver []

Il falegname Geppetto (Nino Manfredi) povero in canna con un ciocco parlante regalatogli da Mastro Ciliegia (Ugo D’Alessio) scolpisce il figlio mai avuto che dovrebbe confortarlo nella vecchiaia, ne nasce il burattino Pinocchio (Andrea Balestri) che in una notte verrà, grazie alla magia della Fata Turchina (Gina Lollobrigida), tramutato in un bambino.

Pinocchio però si rivelererà per Geppetto una fonte inesauribile di preoccupazioni e guai, svogliato, ribelle e inguaribile bugiardo, Il ragazzino venderà i libri di scuola per finire nel teatro di burattini gestito da Mangiafuoco (Lionel Stander), verrà derubato dalla coppia di ladri e truffatori il Gatto e la Volpe (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia) e finirà trasformato in un ciuchino grazie all’amico e cattiva compagnia Lucignolo (Domenico Santoro).

Dopo essere stato inghiottito da una balena nella cui pancia incontrerà il suo Babbino Geppetto con il quale fuggirà dall’insolita prigione, Pinocchio tornerà finalmente a casa pronto a comportarsi da bravo figlio e scolaro, confortato dall’amore del padre e della Fata Turchina.

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Operazione San Gennaro, recensione

san gennaro []Un terzetto di criminali americani sbarca a Napoli con la ferma intenzione di fare il colpo grosso, non conoscendo bene il posto decidono di servirsi di un consulente locale, il leggendario Don Vincenzo (Totò) conosciuto nell’ambiente come Il fenomeno.

Purtroppo il fenomeno in questione è finito dietro le sbarre dove sinceramente non se la passa affatto male e grazie alla sua fama è considerato una celebrità tra i detenuti. Don Vincenzo impossibilitato ad aiutare fisicamente la banda degli  americani gli consigla di rivolgersi al collega Dudù (Nino Manfredi) capo di una scalcinata banda di ladruncoli.

Dudù saputo che il colpo in questione riguarda il tesoro miliardario di San Gennaro è titubante nell’accettare, poi un pò alcuni segni divini interpretati ad arte, un pò l’intenzione una volta fatto il colpo di tenersi tutto il malloppo e devolverne metà ai poveri di Napoli, gli permettono di quietare la coscienza e accettare il lavoro.

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Totò il comico più popolare per gli italiani, Jessica Rabbit la più sexy dell’animazione

Totò è il comico italiano più popolare di sempre, mentre Jessica Rabbit è la figura femminile più sexy dell’animazione: questi sono i risultati di due sondaggi, il primo fatto dal sito italiano Qui News, il secondo dall’azienda inglese Cadbury Dairy Milk. Diamo uno sguardo un po’ più approfondito.

Su 1000 intervistati equamente divisi per fascia d’età, sesso e collocazione geografica, l’indagine di Quinews sul comico italiano più amato di sempre vede trionfare, con il 50,5% delle preferenze, il principe della risata Antonio De Curtis, che precede Alberto Sordi, secondo con il 21,5% e Massimo Troisi, terzo con il 10%. Il restante 18% si distribuisce tra Roberto Benigni (5%), Aldo Fabrizi (4%), Nino Manfredi e Peppino De Filippo (3%), Walter Chiari, Carlo Verdone e Franco Franchi (1%).

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