Lo stravagante mondo di Greenberg, recensione in anteprima

Roger Greenberg (Ben Stiller) da New York approda in quel di Los Angeles con il suo bel carico di paranoie e un periodo passato in una clinica psichiatrica in seguito ad una forte depressione. Roger è un falegname, ex-musicista in una band che al college ha perso la grande occasione e che nel corso degli anni ha coltivato ben poche amicizie, su tutte l’unico che sembra essergli rimasto veramente amico è l’ex-compagno di college Ivan (Rhys Ifans), anche se in cuor suo serba ancora del  rancore verso Roger per quell’occasione che gli ha fatto perdere un contratto discografico che avrebbe potuto cambiargli la vita.

Roger tra antidepressivi e una serie di manie compulsive che vanno amplificandosi, approda in casa del fratello dopo che quest’ultimo è partito per una vancanza in Vietnam con famiglia al seguito ed ha lasciato a Roger il compito di costruire una cuccia per il cane di famiglia Mahler, che purtroppo si ammalerà improvvisamente diventando una grossa responsabilità per Roger, troppo fragile per accudire anche solo se stesso.

Ad aiutare Roger in questo difficile momento di transizione ci sarà Florence (Greta Gerwig), l’assistente del fratello che inaspettatamente si innamorerà delle sue mille bizzarie, dei suoi continui alti e bassi emotivi e finirà per essere l’unica a rimanergli vicino quando tutti si saranno allontanati Ivan compreso e l’unica con la quale Roger proverà ad essere almeno per una volta veramente se stesso.

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Festival di Berlino 2010, quarto giorno

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Quarto giorno e primo week-end per il Festival di Berlino 2010, anche oggi il cartellone è decisamente ricco, quindi dovremo fare la consueta cernita scegliendo  nella vasta e ricca programmazione quotidiana. Odierno titolo di punta l’ultima fatica di Zhang Yimou naturalmente in concorso, e per le sezioni collaterali quattro pellicole italiane, tra queste Io sono l’amore di Luca Guadagnino.

Cominciamo con la competizione ufficiale, sei le pellicole proiettate tra queste A Woman, a gun and a noodle shop del regista cinese Zhang Yimou, remake della famosa pellicola dei fratelli Coen Blood simple, il film racconta le vicissitudini di una sorta di Scrooge orientale proprietario di un ristorante nei pressi della Grande Muraglia, che scoperto che la moglie lo tradisce, architetta un piano per ucciderla procurandosi una pistola, sarà l’inizio della fine.

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L’ultima eclissi, recensione

dolores_claiborne_ver1 []La morte in circostanze sospette dell’anziana Vera Donovan precipitata da una rampa di scala, fa si che i sospetti si concentrino sulla scontrosa e solitaria governante della donna Dolores Clayborne (Kathy Bates).

A causa delle accuse e della successiva inchiesta che vede coinvolta Dolores in città torna Selena, la figlia con cui Dolores ha interrotto ogni rapporto dopo la morte del padre di lei e e l’insinuarsi dell’atroce sospetto che anche in quel caso nell’incidente in cui perse la vita il padre fosse implicata la madre.

Il confronto tra le due donne si fa duro, si scava nel doloroso passato, si rievocano ricordi volontariamente sepolti, il rivangare quella terribile esperienza riavvicinerà inevitabilmente madre e figlia, svelerà ambigue verità e farà chiarezza sugli avvenimenti più recenti.

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