Regole d’onore, recensione

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Durante un prologo ambientato durante la guerra in Vietnam assistiamo allo sterminio dell’intera squadra guidata dai tenenti Hays Hodges (Tommy Lee Jones) e Terry Childers (Samuel L. Jackson) e alla cattura subito dopo di due soldati vietnamiti, un ufficiale e un marconista, che verranno prima tentati con la libertà in cambio della posizione del plotone responsabile della morte della squadra americana, e poi minacciati di morte dallo stesso Childers, che una volta ottenuta la collaborazione sotto la minaccia di una pistola manterrà la parola liberando l’ufficiale.

28 anni dopo il colonnello Hodges per una ferita di guerra ora è dietro una scrivania, mentre nello Yemen il colonnello Childers è impegnato a proteggere un’ambasciata americana dall’assalto di una folla di manifestanti inferociti, che stanno mettendo a rischio la vita dell’ambasciatore e della moglie.

Childers scorgerà tra la folla individui armati e dopo aver perso tre uomini ordinerà di far fuoco causando la morte di oltre ottanta manifestanti tra cui molte donne e bambini. Questa sua azione lo porterà davanti alla corte marziale con l’accusa di strage, ma Childers sa di non aver violato le regole d’ingaggio vista la morte dei suoi uomini e il pericolo corso dall’ambasciatore.

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Edward Zwick: dalla parte degli eroi

Edward Zwick, cineasta classe 1952, nasce a Chicago e studia ad Harvard dove negli anni ’70 si laurea in letteratura, ma la sua carriera sembra indirizzarsi da subito verso il mondo dello spettacolo. Scrive per le riviste Rolling stone e The new republic, per poi trasferirsi in Europa per studiare teatro sperimentale.

A Parigi durante gli studi incontra Woody Allen che lo inizia alla regia utilizzandolo come suo assistente per il film Amore e guerra (1975). L’esperienza segna profondamente Zwick che appena tornato in patria si iscrive ai corsi di regia dell’American Film Institute.

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Meg Ryan, un’attrice acqua e sapone

Ha un nome lunghissimo e difficile da ricordare: Margaret Mary Emily Anne Hyra. Ma ne ha preferito uno più adatto al suo viso acqua e sapone, al suo look essenziale e ai suoi modi naturali, ed è per tutti semplicemente Meg Ryan, che rivedremo il 17 ottobre nelle sale italiane con il film The Women, remake del grande classico targato 1939 di George Cukor.

Nata a Fairfield nel Connecticut il 19 novembre 1961, Meg frequenta la Bhethel High School nella sua città e poi si trasferisce a New York per studiare giornalismo. Per pagarsi l’iscrizione all’università, inizia a lavorare in qualche serie televisiva minore, grazie all’aiuto della madre che di lavoro fa l’agente di casting.

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