I Want to Be a Soldier, recensione

Alex (Fergus Riordan) è un ragazzino di dieci anni che sogna di fare l’astronauta, ha una famiglia che lo ama e due fratellini in arrivo, ma per Alex sarà proprio la nascita dei due fratellini il culmine di un disagio che verrà amplificato da una fisiologica mancanza d’attenzione dei due genitori, troppo impegnati con i due gemellini, mancanza d’attenzione che Alex colmerà con il suo amico immaginario, l’astronauta Henry che lo supporterà nei momenti di solitudine e sconforto. Purtroppo i genitori di Alex, avvertito il disagio del figlio cercheranno di compensarlo con qualche concessione come un televisore in camera, scelta quest’ultima che non farà che peggiorare le cose, perchè ad Alex sarà permesso di guardare di tutto e di più e verrà influenzato a tal punto da immagini violente e messaggi ambigui, che la sua personalità subirà un radicale cambiamento. Così il mite astronauta Henry si trasformerà nel violento e sboccato generale John Cluster e a scuola Alex comincerà a dare preoccupanti segni di una deriva violenta ed aggressiva, che costringerà insegnanti e famiglia ad affidarlo alle cure di uno psicologo.

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Al cinema dal 14 ottobre 2011: Amici di letto, Cowboys & Aliens, This Must Be The Place, I tre moschettieri, I want to be a soldier, Arrietty

Questo weekend escono in sala sei film pronti a rimpolpare gli incassi post estate 2011, fino ad oggi disastrosi. I titoli sono molto appetibili, anche se c’è il rischio che alcuni di loro si pestino i piedi. E’ il caso de I tre moschettieri 3D e di Cowboys & Aliens, film che per genere e spettacolarità potrebbero rubarsi pubblico a vicenda. Dovrebbe aver vita facile Amici di letto, che richiamerà in sala tutti coloro (in particolare il pubblico femminile) che cercano una commedia romantica. Gli amanti d’animazione giapponese non si perderanno Arrietty, quelli che cercano una storia forte I want to be a soldier. E non dimentichiamoci This must be the place, il film del nostro Paolo Sorrentino interpretato da Sean Penn …

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Festival di Roma 3 novembre: oggi Toni Servillo, Miyazaki e Waiting for Superman

Festival Internazionale del Film di Roma settima giornata, ieri red carpet per la splendida Julianne Moore giunta a Roma per ritirare un Marc’aurelio speciale per la sua carriera d’attrice e presentare fuori concorso I ragazzi stanno bene (The kids all right) di Lisa Cholodenko, in cui insieme ad Annette Bening interpreta una madre lesbica con due figli avuti da un donatore di sperma, a proposito delle famiglie gay l’attrice in conferenza stampa ha ribadito:

Ormai negli States è assolutamente normale che sia così, i miei figli vanno a scuola e hanno compagni con due mamme, altri che hanno due papà. La cosa veramente importante non è questa: ciò che conta davvero è che i figli siano amati, seguiti nel loro percorso di vita e aiutati ad affrontare il momento in cui dovranno andare via.

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Cannes 2010 Giovedì 20: ieri Mick Jagger e Bellocchio oggi Luchetti e Liman

cannes 2010

Ottavo giorno sulla croisette, ieri giornata senza scossoni per il Festival di Cannes, positiva l’anteprima stampa de La nostra vita di Luchetti e un pò di pepe grazie all’americano Blue Valentine, una coppia con matrimonio alla deriva cerca di salvare il salvabile, il film di Derek Cianfrance reduce dal Sundance scodella una corposa serie di trasgressive scene di sesso eplicito che lasciano il segno.

Tra le pellicole che hanno diviso la stampa My Joy del documentarista ucraino Sergei Loznitsa, un camionista si perde nella Russia rurale finendo in uno sperduto villaggio. Il ritmo rarefatto della pellicola non ha convinto tutti, qualcuno accusa il regista di un eccesso di formalità, altri ne sottolineano invece il grande potenziale e il talento visivo eccezionale. My Joy è in assoluto il primo lungometraggio ucraino selezionato per il concorso ufficiale.

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