
In questi giorni è nelle sale italiane l’horror in 3D di Joe Dante The Hole, in cui da una misteriosa botola situata nella cantina di una casa si materializzano inquietanti presenze oscure pronte a terrorizzare un terzetto di ragazzi troppo curiosi.
Il film di Dante è un vero compedio di citazioni da cinema horror e fantastico anni’80 che ci riporta alla mente Non aprite quel cancello aka The Gate, un piccolo horror datato 1987 anche questo ricco di suggestioni horror e fantasy, che sfoggiava un esercito di creature animate in stop-motion omaggio al grande Ray Harryhausen e una voragine in giardino coacervo di mostruosità demoniache.
					
						
L’astronave da trasporto Nostromo durante il suo viaggio di ritorno per la Terra, viene attirata sull’inospitale planetoide LV-426 da una misteriosa rischiesta di soccorso. Risvegliato l’equipaggio in sospensione l’astronave atterrerà sul pianeta scoprendo un relitto di fattura aliena, e durante una ricognizione al suo interno, una sorta di coltura di uova xenomorfe infetterà Kane (John Hurt) un membro dell’equipaggio.
						
Cronenberg ci accompagna nel nuovo millennio e lo fa modo suo, raccontandoci le inquietudini fatte di carne e tecnologia di Videodrome, e aggiornandole al concept odierno dell’intrattenimento videoludico e dei computer, aprendo la strada alle future incursioni action-filosofiche di Matrix.