Manuale d’amore 3, recensione in anteprima

Tre nuovi capitoli all’insegna del vademecum sentimental-emotivo sulla tematica amorosa all’italiana, ironicamente snocciolata tra romanticismo, tentazione, abbandono e una buona dose di ottimismo che come si sa è il sale della vita.

Tre storie che affrontano tre età differenti, c’è la giovinezza quella che spesso è foriera di colpi di testa capricciosi, repentini ma facilmente metabolizzabili, poi c’è la maturità in cui il colpo di testa può causare danni irreparabili e cicatrici difficilmente rimarginabili e infine c’è l’infatuazione che arriva irrimediabilmente oltre il tempo limite, ma che colpisce con passionali affondi a cui difficilmente si può resistere.

Grazie ad un simpatico tassista romano, che come una sorta di Cupido (Emanuele Propizio) di nome e di fatto diventa romantica connessione tra i personaggi e le rispettive traversie amorose, faremo la conoscenza del bel Roberto (Riccardo Scamarcio) ambizioso e giovane avvocato che grida tutto il suo amore eterno alla promessa sposa Sara (Valeria Solarino), per poi tracollare di fronte ad un passionale colpo di fulmine scatenato dall’incontro con la fascinosa tentatrice Micol (Laura Chiatti).

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Giovanni Veronesi, crociata contro i film in 3D?

giovanni veronesi 2

In questi giorni sul web si trovano molti riferimenti ad alcune affermazioni fatte dal regista Giovanni Veronesi in un’intervista rilasciata al magazine Diva & Donna che attaccano frontalmente e senza mezzi termini il cinema 3D in toto, no non parliamo dei famigerati occhialini monouso o dei mal di testa, ma proprio di tutto il cinema 3D a prescindere se il film che utilizzi il formato in questione abbia o meno un valore artistico, affermando che pellicole  come Avatar e Alice in Woderland fanno solo male al cinema italiano e proponendo un’inquietante concentrazione forzata di questi film nel solo periodo estivo.

Questi due kolossal americani (Avatar e Alice, NdR), proposti in sala a un prezzo maggiore, hanno danneggiato non solo i film italiani ma anche gli altri americani e gli stranieri in genere. Secondo me, se i film evento in 3D fossero lanciati soltanto da maggio a settembre, raggiungerebbero comunque cifre ineguagliabili ma garantirebbero anche uno spazio equo nel mercato a tutti gli altri concorrenti. Il cinema italiano non è andato affatto male ma poteva andare molto meglio senza ‘Avatar’ e ‘Alice’.

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Box Office 5-7 marzo 2010: Alice in wonderland conquista l’Italia e il mondo

Alice in wonderland

Alice in Wonderland conquista l’Italia, l’America e il mondo intero: il film di Tim Burton con Johnny Depp ha letteralmente sbancato i botteghini. Cominciamo dalla situazione italiana: la storia di Alice nel paese delle meraviglie rivisitata in 3D nel weekend si porta a casa bene 8,1 milioni di euro (12.209€ di media a sala e secondo miglior weekend d’apertura della storia del nostro cinema, dopo Avatar) che, sommati agli oltre 2 milioni dei due giorni precedenti portano il totale a 10,5 milioni. Sul podio si piazzano Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso, secondo con 1,99 milioni di euro (5,8 totali), e Shutter Island terzo con 1,93 milioni di euro (e seconda miglior media per sala 4.469€). Alle loro spalle troviamo Invictus, quarto con 1,39 milioni di euro (4,1 totali) e l’intramontabile Avatar, quinto con 793mila euro (63,4 milioni totali) nonostante le copie distribuite siano diventate 184. Come era prevedibile gli altri film che hanno esordito venerdì hanno pagato l’uscita in contemporanea con il film di Burton e quello di Scorsese: L’amante inglese incassa 107mila euro, Revanche 25mila e Crazy Heart 19mila, penalizzato dalle poche copie distribuite.

Negli States Alice in Wonderland domina con ben 116 milioni di dollari e fa incetta di record: quello per un film uscito a marzo, quello per un film di Tim Burton, quello per un film 3D e per i cinema IMAX 3D (battuto Avatar), nonché più grande release non sequel di tutti i tempi e maggior esordio per un film invernale. Se hai soldi incassati in patria si aggiungono quelli guadagnati all’estero il totale di milioni di dollari diventa 210,3, cifra che già copre totalmente la spesa per produrlo (circa 200 milioni). La classifica: alle sue spalle si piazza Brooklyn’s Finest, secondo con 13,5 milioni di dollari, Shutter Island di Martin Scorsese, terzo con 13,3 milioni di dollari (95,8 totali), Poliziotti fuori, quarto con 9,1 milioni di dollari (32,3 totali) e Avatar, quinto con 7,7 milioni di dollari (720 milioni totali negli States, 2,6 miliardi in tutto il mondo).

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Al cinema dal 26 febbraio: Afterschool, Alta Infedeltà, Codice Genesi, Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso, Invictus, Nord, Sentirsidire, Senza apparente motivo

Invictus

Questo weekend escono al cinema ben otto nuovi film. I più interessanti per i botteghini sono certamente la commedia di Giovanni Veronesi Genitori e Figli – Agitare bene prima dell’uso, il biopic su Nelson Mandela Invictus e l’apocalittico Codice Genesi, con i primi due in particolare che potrebbero essere capaci di battere dopo sei settimane di dominio Avatar.

Interessanti, ma poco distribuiti, le altre cinque release, l’americano Afterschool, la commedia di Claudio Insegno con Pino Insegno Altà infedeltà, il norvegese Nord, l’italiano Sentirsidire e il drammatico inglese con Michelle Williams e Ewan McGregor Senza apparente motivo.

Come di consueto dopo il salto potete trovare interpreti, trame e locandine dei nuovi film che esordiscono oggi in sala.

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Genitori & Figli-Agitare bene prima dell’uso, recensione in anteprima

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Alberto (Michele Placido) professore di italiano sposato con l’ansiogena Rossana (Margherita Buy) e in conflitto perenne con il figlio Gigio (Andrea Fachinetti)  che vorrebbe fare l’attore ed aspira ad entrare nella casa del Grande Fratello, dopo l’ennesima sfuriata decide di dare un tema alla sua classe dal provocatorio titolo Genitori e Figli: istruzioni per l’uso.

Sarà l’occasione per la quattordicenne Nina (Chiara Passarelli) di parlare un pò dei suoi genitori divorziati, Luisa (Lucian Littizzetto) infermiera che da moglie è diventata l’amante del suo collega Mario (Max Tortora) sposato e con tre figli, e Gianni (Silvio Orlando) che dopo il divorzio prosegue una relazione semi-clandestina con Clara (Elena Sofia Ricci) un’amica dell’ex- moglie, e che ha deciso di realizzare il suo sogno di vivere su una barca.

Ai problemi di Nina impegnata a barcamenarsi tra i due genitori, si aggiunge  l’irrequieto fratellino Ettore (Matteo Amata) che dopo il divorzio dei suoi sembra diventato un piccolo membro del  Klu Klux Klan, con disegni e affermazioni razziste, culminate in un’aggressione ad un compagno di scuola Rom.

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Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso, lunedì iniziano le riprese

Giovanni Veronesi

Lunedì inizieranno a Roma (e dureranno per otto settimane) le riprese di Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso, la nuova commedia diretta da Giovanni Veronesi, prodotta da Aurelio e Luigi De Laurentiis che arriverà nelle nostre sale il 26 febbraio del prossimo anno.

Ricco il cast del film, che annovera Michele Placido, Luciana Littizzetto, Silvio Orlando, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Pietra Degli Esposti, Emanuele Propizio, Chiara Passarelli, Andrea Fachinetti, Matteo Amata e Neva Leoni.

Il film è dedicato alle famiglie e al valore dei ruoli nella società contemporanea e racconterà il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani attraverso lo sguardo della quattordicenne Nina.

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