C’Mon C’Mon il nuovo film con Joaquin Phoenix

C'Mon C'Mon

Diretto da Mike Mills, premio Oscar per la regia, “C’Mon C’Mon”, è un film delicato, profondo, emozionante. E’ un’analisi della società post-moderna, continuamente proiettata al cambiamento, alla fluidità, e all’essere in ogni luogo, in ogni momento, alla frenesia, che ingloba e influisce sugli stati d’animo, e sulle relazioni. La pellicola di Mike Mills, vuole essere una sorta di esortazione a scrollarsi di dosso le convenzioni imposte dalla società, per ritrovare il proprio io, l’essenza più vera e profonda della propria anima. Le relazioni, rappresentano lo snodo attraverso il quale il film si snoda: esse rappresentano una sorta di riscoperta, quella dei legami familiari, intimi e forti, che sono uno specchio di somiglianze e bellezza infinita.

 

C’Mon C’Mon, racconta di Johnny, un giornalista radiofonico che vive a New York, -interpretato da Joaquin Phoenix, candidato al premio Oscar come miglior attore protagonista, e di suo nipote Jesse (Norman). I due non hanno mai vissuto il loro legame sanguigno, a causa di un allontanamento tra Johnny e sua sorella, madre di Jesse. Quest’ultima però, si trova costretta a chiedere aiuto a suo fratello, per un aggravamento dello stato di salute di suo marito, affetto da disturbi mentali. La reticenza causata dal silenzio, e dalla mancata conoscenza tra zio e nipote, è in realtà il trampolino di lancio per la nascita di un nuovo rapporto.

 

Il film di Mike Mills, non analizza le dinamiche dei rapporti familiari in modo articolato. Non esiste una scissione tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. La storia, fonde i personaggi in un unico liquido amniotico. E’ inizialmente il legame di sangue, e sarà poi la costruzione di un rapporto stabile e solido, quello tra un uomo e un bambino, tra zio e nipote. Il linguaggio tra i due, rappresenta una sorta di codice comune: il piccolo Jesse, sveglio, maturo ed intelligente, che è stato abituato da sua madre a comportarsi come un adulto e Johnny, che inizialmente cerca di creare una distanza, una sorta di barriera protettiva per suo nipote, che finirà irrimediabilmente per crollare.

 

C’Mon C’Mon è un film emozionante, che esplora i sentimenti dell’animo umano, li accarezza, li ingentilisce. La scelta del bianco e nero della pellicola, mette, ancor più in evidenza la necessità di comunicare in modo essenziale. E’ questo un film di grande empatia e di grande onestà intellettuale, candidato a diversi premi Oscar, e che sarà nelle sale cinematografiche dal 7 aprile 2022.

 

La figlia oscura, il film ispirato al bestseller di Elena Ferrante

Ispirato al bestseller di Elena Ferrante, “La figlia Oscura”, è una pellicola d’eccellenza: ha ricevuto un premio per la miglior Sceneggiatura alla settantottesima Mostra del Cinema di Venezia, e la candidatura a tre Oscar, per la miglior attrice protagonista, Olivia Colman, per la miglior attrice non protagonista, Jessie Buckley, e per la miglior sceneggiatura non originale. Film di spessore, tutto al femminile, magistralmente diretto da Maggie Gyllenhaaal.

 

La figlia oscura, è un film introspettivo, che si racconta e si snoda attraverso gli occhi della stessa protagonista, Leda (Olivia Colman), una donna di mezza età, separata da suo marito. Leda si ritrova improvvisamente proiettata in una solitudine forzata, le sue figlie, hanno deciso di trasferirsi in Canada dal padre, per cui Leda, si vedrà catapultata in un periodo di solitudine, che la spaventerà solo inizialmente. Leda infatti, si rende conto di quanto può vivere serena e leggera, in totale libertà e affronta un viaggio, che sarà un viaggio interiore, introspettivo e profondo. E’ durante la sua vacanza al mare, che la donna si imbatterà in una famiglia molto chiassosa; la sua attenzione, verrà attratta maggiormente dalla madre giovanissima -interpretata da Dakota Johnson- e dalla figlia. Sarà per l’appunto il loro rapporto ad attrarla e a farla proiettare indietro, in un passato in cui anche lei, Leda, era stata giovane.

In quel passato, la donna si ri-immerge per rivedersi nuovamente di fronte a delle scelte, quella di essere madre, quella di affrontare le sue paure e diverse altre difficoltà, che all’epoca, sembravano insormontabili. Il film dunque, crea un perfetto parallelismo di immedesimazione, tra la giovane madre della spiaggia e la giovane madre che era stata Leda. La pellicola è un vero e proprio viaggio, quello di Leda, che è nello spazio, ma anche interiore, che aprono la strada al viaggio dello spettatore, che è parte della storia di queste due donne, in modo totale.

 

La figlia oscura, è un film profondo, sulla riscoperta, sull’abisso interiore, perfettamente aderente alla storia del romanzo di Elena Ferrante, scrittrice, che ha scritto “I giorni dell’abbandono”, “Amore molesto” che sono stati seguiti negli anni successivi, lancia la saga dell’Amica Geniale, Storia del nuovo cognome e Storia di chi fugge e di chi resta. L’Amica Geniale, è diventata poi una serie, di notevole successo per la Rai. La figlia oscura, è già un romanzo di successo, e si preannuncia un film di successo, in uscita nei cinema, da aprile 2022.

“Corro da te” il nuovo film con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

Corro da te
Corro da te

Corro da te è una commedia romantica che tratta due tematiche importantissime, l’amore e la disabilità. Pierfrancesco Favino, interpreta Gianni, il protagonista della pellicola, cinquantenne di bell’aspetto, latin lover d’eccellenza, proprietario di un noto brand di scarpe. Gianni è un uomo che dalla vita ha avuto tutto e che ha scelto di vivere da single, circondato da donne più giovani di lui, belle e disponibili. Non cerca legami, amando la sua vita esattamente cosi com’è. La morte della madre, rappresenta la rottura dell’equilibrio. Durante i funerali, Gianni riceverà le chiavi dell’appartamento della defunta, nel quale si recherà per raccogliere le sue cose.

E’ in quell’occasione che conoscerà Alessia, la sua vicina di casa, una donna bellissima che di professione fa la caregiver. Alessia, entrerà in casa all’improvviso, e vedrà Gianni seduto sulla carrozzina: credendolo disabile, si offrirà di aiutarlo e di prestargli assistenza. Lui, per conquistare l’ennesima sua preda, sceglierà di non rivelargli la verità.

E’qui che si evidenzia un aspetto particolare di questo personaggio, disposto a mentire su una cosa cosi importante, pur di raggiungere il suo obbiettivo, ovvero quello di conquistare la donna che rientra nel circuito del suo interesse, ma non solo. Gianni agisce in questo modo, perché è completamente privo di empatia, quindi incapace di comprendere che l’amore non cammina di pari passo con la pietà. La situazione si ribalterà completamente quando Alessia, lo inviterà ad un pranzo insieme alla sua famiglia, in campagna, dove Gianni conoscerà la sorella della sua bella vicina Chiara, paraplegica e costretta su una sedia a rotelle.

Tra i due nascerà immediatamente un feeling: la disabilità è il loro punto in comune, e questo li fa sentire uguali. Gianni non rivelerà la verità a Chiara, stavolta però, per un motivo ben diverso, per amore. Un sentimento che il cinquantenne non ha mai pronto prima d’ora e che gli è nuovo e lo scombussola del tutto.

Corro da te, è una commedia romantica attualissima, che fa sorridere, fa riflettere e sognare allo stesso tempo. E’ un film che tratta una tematica importante, da un punto di vista modernissimo, e che per questo si preannuncia come un successo. Delicato, nei dialoghi, ma anche ilare, per diversi tratti. Corro da te, vede comparire anche per l’ultima volta sul grande schermo, l’attrice Piera degli Esposti, scomparsa per una patologia polmonare. Altri attori del cast, sono Michele Placido, Pietro Sermonti e Giulio Base. Un cast tutto italiano, per un film che certamente affascinerà il grande pubblico.

Assassinio sul Nilo: il remake, presto nelle sale cinematografiche italiane

Assassinio sul Nilo
Assassinio sul Nilo

Uscirà in tutte le sale cinematografiche italiane, il 10 febbraio 2022 il film “Assassinio sul Nilo”, remake del film “Assassinio sull’Orient Express” del 2017, film ispirato al lavoro della nota autrice di gialli, Agatha Christie, Poirot sul Nilo. Il romanzo, pubblicato nel lontano 1937 rappresenta il sigillo di una trilogia, che ha come protagonista il detective Poirot, nel suo viaggio.

Il film, “Assassinio sul Nilo”, costituisce il sequel del film del 2017 e racconta del viaggio dell’investigatore Poirot, a bordo di un lussuoso battello nel mare d’Egitto. Scenari meravigliosi, passeggeri elegantissimi e un’atmosfera da sogno. A rompere l’equilibrio, è la morte di uno dei passeggeri, una donna, sulla cui morte indaga il noto investigatore. Costei era a bordo del battello in viaggio di nozze: l’idillio d’amore, finisce improvvisamente e sempre improvvisamente, tutti diventano sospettati.

 

Il film è in perfetto stile con il romanzo di Agatha Christie: l’idillio iniziale viene brutalmente stroncato da una morte improvvisa, poi il sospetto, la tensione, la suspence, la ricerca delle prove e dell’assassino, le ipotesi, la risoluzione del caso. Tutti hanno qualcosa da nascondere e tutti hanno un movente: una matassa aggrovigliata, che solo Poirot, con il suo fiuto e la sua intelligenza potranno sbrogliare. Un film classico, ma costruito ad arte per tenere col fiato sospeso lo spettatore, che in pellicole come questa, resta completamente coinvolto dalla trama, dai personaggi, dai particolari del racconto, diventando un tutt’uno con la storia.

 

Assassinio sul Nilo, è un film rimasto fermo alla produzione per circa due anni. Le riprese, sono state rimandate più volte a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Inizialmente il progetto prevedeva che sarebbe stato girato nel 2019, per poi uscire nelle sale nel 2021. La scorsa primavera, fu annunciato un nuovo slittamento del film al 2022, a causa di una pesante accusa, caduta su Harmie Hammer, uno degli attori.

Il film, in uscita a febbraio, apre importanti prospettive: un ritorno agli anni ’30, alle sale, ai banchetti, ai paesaggi, alla bellezza, al terrore di un’inimmaginabile scoperta. Un film restaurato, d cui si prevede già il paragone con il suo antenato degli anni ’70, ma che si presenterà in una versione totalmente restaurata, nel cast, ma anche nelle scene e nella modalità di approccio cinematografica.

Gli attori saranno Rose Leslie, Emma Mackey, Gal Godot, Armie Hammer. Il regista è Kenneth Branagh, mentre le musiche che accompagneranno la pellicola saranno di Patrick Doyle.

 

Pazzo per lei: una commedia romantica disponibile su Netflix

Pazzo per lei
Pazzo per lei, è su Netflix

Disponibile su Netflix da febbraio 2021, “Pazzo per lei”, è un film romantico e agrodolce, che tratta tematiche estremamente forti, in modo intelligente e delicato allo stesso tempo. Il tocco registico di Natalia Duran ed Eric Navarro, vuole essere differente: si raccontano le malattie mentali, il desiderio di esistere al di là della propria condizione, il bisogno di accettazione e disagio, di verità e di dolore. E’ un mondo parallelo quello della mente, un mondo infinito spesso estremamente fragile e delicato, che in alcuni momenti, si mescola a quello reale.

 

Pazzo di lei, è un film molto particolare, autentico, profondo e veritiero sotto diversi aspetti: una trama significativa e di spessore, raccontata attraverso un escamotage classico, la storia d’amore, che inizialmente è una relazione effimera e leggera, e che si trasforma, cambiando i suoi connotati, attraverso la scoperta di un mondo nuovo, quello dal quale si desidera uscire, senza mai poterlo fare veramente, il mondo della mente.

 

Il film racconta un bisogno, quello di amare senza condizioni e allo stesso tempo, quello di essere al di là del proprio stato: i due protagonisti sono due perfetti sconosciuti, Adrì e Carla, si incontrano e trascorrono la notte insieme. Nella fase iniziale del racconto, si mostrano le loro personalità in modo evidente: lui egocentrico e autocentrato, lei sfuggente e misteriosa. I due, scelgono di comune accordo di non vedersi, fino a quando, Adrì, che è un giornalista molto acuto, scopre le la sfuggevolezza di Carla, è dovuta ad una patologia, il bipolarismo.

Adrì decide di andare a cercare Carla, e cosi, con il supporto di un medico corrotto e fingendosi molto depresso, entra nella clinica dove lei è ricoverata. Qui, il film si spalanca su una nuova realtà, che è poi il fulcro centrale della storia, il bisogno di raccontare una verità, che quella dei malati di mente, degli schizofrenici, depressi, bipolari, che vivono prigionieri in quella clinica, ma soprattutto sono prigionieri della loro patologia. Il bisogno di essere, al di là della loro condizione, è ciò che viene raccontato nel film. Un bisogno forte, che si lega, in ogni caso all’amore.

 

Il film accende una speranza e mostra una realtà, racconta in modo ora forte, ora delicato, una storia, che non è scontata, che è un invito alla riflessione e all’analisi, che spinge a pensare, in modo assolutamente romantico, che l’amore, è l’unico strumento in grado di abbattere ogni barriera.